Cava S. Antonio - Sa Funtana (E 205A)

Credits immagine Sardegna Digital Library
Il sentiero
Descrizione tappe (roadbook)
L’attacco del sentiero si raggiunge nella parte alta del borgo medioevale di Monteleone, presso la cava abbandonata di S. Antonio che oggi ospita un parco avventura. Si individua un piccolo sentiero scendere sulla sinistra in leggera discesa, con il piano di calpestio gradonato, affiancato da una balaustra in legno.
Subito il sentiero si porta alla base delle pareti calcaree: per tutto il percorso, osservando con attenzione la roccia, si noteranno interessanti fossili che testimoniano l’ambiente di bassi fondali dove si sono costituite nel Miocene le rocce che formano la rocca su cui sorge oggi Monteleone.
Sulla destra si trova l’accesso alla Cava di Su Giardinu che, saltuariamente, ospita oggi eventi culturali. Si perde ancora quota e poi, per una comoda cengia, si traversa in direzione nordovest, raggiungendo un ampio grottone. Sulla sinistra un piccolo incavo artificiale su un isolato macigno ha dato origine alla leggenda secondo cui sa Sennora, la giudicessa Eleonora, dispensasse seduta qui i suoi comandamenti.
Si prosegue sempre alla base delle pareti che ora si alzano, con viste splendide sul lago del Temo. Le pareti ospitano, sulla destra, numerosi itinerari di arrampicata. La loro morfologia cambia continuamente: ai muri verticali si alternano onde sinuose e profondi grottoni dove l’acqua colora il calcare lungo il suo passaggio. In una zona particolarmente umida si trova una sorgente che, in epoca antica, è stata imbrigliata con due abbeveratoi scavati letteralmente nella roccia.
Si prosegue nel tragitto passando accanto alla base della Ferrata della Regina: qui il sentiero si stringe e passa accanto a grossi roccioni, addirittura incuneandosi in uno stretto passaggio naturale prima di raggiungere un’ampia cengia ormai in direzione est - sudest. Uno stretto passaggio scivoloso in discesa permette di perdere quota e raggiungere una cengia più ampia e sottostante, proseguendo in direzione di un enorme fico sotto cui si passa. Nella parete rocciosa, a destra, è ora possibile notare la discontinuità geologica tra i calcari e le più antiche rocce ignimbritiche, di colore verdastro.
L’ultimo tratto del sentiero porta a ricongiungersi al sentiero 205 passando accanto ai ruderi di un ovile moderno che ha, purtroppo, parzialmente deturpato quest’angolo della montagna. Pochi passi e si scende verso Sa Funtana, nota anche come Funtana de Binza ‘e Susu: qui si incontra il sentiero 205 e qui, prendendo a destra, sin raggiunge rapidamente il centro di Monteleone, chiudendo uno splendido anello.
Dati catastali e altimetrici
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