Tuppa Granella - Medau Monte Nieddu D-207
Il sentiero inizia a S’Arcu ‘e Giomaria (928 m s.l.m.) che è un’ampia sella, in parte boscata ed in parte occupata dal Campu omonimo, posta ai piedi dell’altura in carta riportata con il toponimo Tuppa Granella. Attualmente è assai difficoltoso raggiungere questo punto di partenza in auto: sono estramemente dissestate sia la pista che (in 5 km) arriva dalla foresta demaniale di Is Cannoneris, sia quella che arriva dalla F.D. di Pantaleo.
Anche questo è un sentiero che si inoltra nella parte più intima del bosco di Monte Nieddu, percorrendo antiche mulattiere e transitando di frequente su piste forestali, fino a sfiorare la cima panoramica di Monte Maxia (cui si arriva, in effetti, con il sentiero 210). In vari punti del percorso sarà possibile ricongiungersi al 210, che si incontra o si sfiora varie volte:
- al punto di arrivo del 210, meta che sulle carte è indicata come Is Alineddus (sotto punta Acqua Callenti). In questo luogo si incrocia anche il sentiero 200, di lunga percorrenza, (che porta da Pixinamanna a Pantaleo passando per Is Cannoneris);
- prima di raggiungere Punta Maxia, dove i due tracciati scorrono paralleli distanti meno di 50 metri;
- poco dopo Punta Maxia, in in prossimità di un valico (collegamento non segnalato);
- alla partenza del 210, che si trova lungo la sterrata finale che porta a Medau Monte Nieddu, percorsa nel tratto finale dal sentiero 207. Il tracciato del 210 parte, in effetti, nell'incrocio tra due piste che si trova a circa 900 m dalla sede di Medau Monte Nieddu.
Alla partenza del 207, presso Tuppa Granella si incrocia anche il sentiero 218 (che collega Riu Maxias a Is Cannoneris): da qui, utilizzando questo tracciato, si potrà raggiungere Punta Sèbera (circa 2 km) e Is Cannoneris (circa 7,5 km a piedi) costeggiando il nuraghe Gangiu.
I tempi di percorrenza e il profilo altimetrico cambiano significativamente nei due sensi di percorrenza: in direzione opposta a quella principale (dunque partendo da Medau Monte Nieddu) il tempo di percorrenza aumenta di un'ora, e il dislivello in salita diventa significativamente più alto, totalizzando 1044 metri.
ATTENZIONE: PERCORSO IN MANUTENZIONE (alcuni tratti potrebbero risultare chiusi dalla vegetazione o percorribili con difficoltà, in particolare nell'area cacuminale di punta Maxia caratterizzata da vegetazione fitta e bassa). Tracciato e segnaletica in fase di verifica.
ATTENZIONE: PERCORSO CON ALCUNI PASSAGGI ESPOSTI, con piano di calpestio sufficientemente largo per il passaggio agevole, ma in brevi tratti su placche granitiche che, in caso di pioggie o in giornate particolarmente umide, possono risultare assai scivolose, aumentando il rischio di cadute su scarpate
Avvertenze e Consigli
Lungo il percorso, attraverso le valli, non sarà presente alcun segnale telefonico: meglio quindi non avventurarsi da soli, e farsi accompagnare da persone esperte.
In occasione di eventi meteo particolarmente intensi, la conformazione dell'area rende questi sentieri particolarmente rischiosi dal punto di vista idrogeologico.
Il cisto, e più in generale la vegetazione in ricrescita, in alcuni tratti potrebbe rendere difficoltoso individuare il passaggio: meglio dotarsi di carte dettagliate e/o traccia GPS accuratamente studiata prima dell'escursione!
Considerate le alte quote su cui si sviluppa il sentiero, non è remota la possibiltà che il versante sia interessato da nubi o nebbie, che possono sorprendere l'escursionista rendendo complicato individuare la traccia anche per gli escursionsiti più esperti!
Si parte dalla chiarìa di Arcu ‘e Giomaria, riportato nelle carte col nome di Tuppa Granella, ma conosciuto meglio con il primo dei due toponimi. Nello spiazzo tra i lecci è presente una abbandonata struttura forestale e un pozzo. Si prende la direzione nordest, su una sterrata chiusa inizialmente da una sbarra. La sterrata è in mediocri condizioni, si inoltra nella lecceta e poi in una macchia evoluta che concede saltuariamente delle belle vista in direzione est sul vallone di Riu Acqua Callenti e verso il mare.
La sterrata scende gradualmente aggirando Punta Is Alineddus e raggiunge Punta Is Alineddus (talvolta indicata come Arcu ‘e s’Arena, toponimo che però è possibile confondere con altro dello stesso nome nei pressi di punta Mascia verso Medau Monte Nieddu) dove incontra anche il sentiero 210 e il 200. Si prosegue ancora in direzione nord, sulla sterrata che sale leggermente proseguendo su un bel crinale panoramico, anche se spesso invaso dai corbezzoli. Si costeggia la punta di M.te Maxia, raggiunta dal sentiero 210 che qui dista pochi metri sulla sinistra e sarebbe facilmente raggiungibile (ma non segnalato in vicinanza).
La sterrata comincia a chiudersi e diviene una bella mulattiera di carbonai, che si segue in discesa con ampi tornanti, spesso panoramici. La pendenza si addolcisce in un lungo rettilineo sotto i corbezzoli, al termine del quale si prende a sinistra con una brusca deviazione, abbandonando la mulattiera e portandosi in un sentiero che fora la macchia.
Attenzione! Tratto di sentiero EE
Il sentiero segue la quota, traversando in una zona ingombra di grosse rocce granitiche. La vista è stupenda ed abbraccia tutto il comprensorio forestale di Medau Monte Nieddu, rendendo questo difficile tratto il più panoramico dell’intero itinerario. Superata la zona rocciosa si traversa sulla destra, forando la vegetazione a corbezzoli e cominciando a scendere decisamente. Si effettua una brusca deviazione verso sinistra, portandosi a costeggiare il fianco sinistro di Canale Sa Sugraxia e poi guadandolo tra difficili pietroni e i rovi invadenti.
Si è appena imboccata una mulattiera disastrata di carbonai e si procede in discesa, in direzione nordest, guadando di nuovo il rio sotto alcuni alti esemplari di leccio e proseguendo su quella che si rivela essere una vecchia pista forestale in disuso, ingombra della vegetazione che sta ricrescendo con vigore. La traccia prosegue in discesa, non sempre facile da percorrere a causa dei rovi e delle pietre che ingombrano il fondo. Man mano che la discesa prosegue, si entra in una bella lecceta e il fondo della carraia migliora, piegando gradualmente verso nord. Sotto un bel bosco aperto, il percorso si ricongiunge a una pista forestale.
Si segue la pista per pochi metri sulla destra per poi imboccare nuovamente una mulattiera in discesa nel bosco, con alcuni ampi tornanti. Il percorso prosegue rapidamente in discesa, prima sotto lecceta, poi sotto un’alta macchia evoluta e si ricongiunge alla pista forestale appena lasciata molto più in basso, nel punto in cui, sulla sinistra, ha inizio anche il sentiero 210.
Si prosegue sulla sterrata, tenendo la destra ormai in piano e tenendo la destra anche al bivio successivo, dove è presente una sbarra che impedisce il transito nella pista a veicoli non autorizzati. In breve si raggiungono gli edifici di Medau Monte Nieddu, sede dell’Agenzia Forestas.
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