Da Laveria Vecchia a Is Guardianus (D-514)
Il sentiero
Informazioni utili
Descrizione tappe (roadbook)
Il percorso parte virtualmente dalla vicina Laveria Vecchia della miniera di San Giovanni, raggiungibile a piedi dal sentiero 511 o dalla variante 513/A. Il sentiero può essere intercettato anche parcheggiando l’auto subito dopo il cartello Normann, lungo la strada asfaltata che conduce al villaggio e proseguendo a piedi.
Si parte subito in salita staccandosi dal carreggio a quota 120 e immettendosi nel bosco: la salita sbocca nella strada comunale che conduce a Normann dove subito ci appare ciò che resta della chiesetta dedicata a San Giovanni Battista e la galleria “de sa cresia” o “della macchina”. Quest’ultimo nome deriva dalla macchina a vapore che, fino all’avvento dell’elettricità, fornì forza motrice ai meccanismi d'estrazione del pozzo Carolina, installati nella galleria Vittorio Emanuele.
Risalendo verso il villaggio si susseguono i segni della sua storia: a sinistra alcune gallerie chiuse con gli immancabili carrelli, a destra i resti di quelli che erano i campi da tennis e le strutture del cinema all’aperto, riservati ai dirigenti e agli impiegati. Dopo circa 100 metri d’ asfalto, imbocchiamo un sentiero nel bosco che sale ai ruderi delle scuderie dove ancora resistono gli anelli su cui venivano legati gli animali sfruttati per le attività della miniera.
Da qui riprende il sentiero che si inerpica sotto il bosco di lecci e dopo poche decine di metri sbocca sulla strada mineraria che collega internamente Normann alla miniera di San Giovanni. In questo punto si tocca il sentiero 512 che collega Normann a Seddas Moddizzis e Gonnesa, attraverso un percorso molto panoramico.
Proseguiamo sul nostro sentiero (514) attraversando la strada mineraria in direzione est facendo attenzione ai segnavia che, dopo poche centinaia di metri, ci indirizzeranno su una strada di cantiere. Anche questa verrà presto abbandonata per seguire un sentiero appena visibile che aggira in senso orario la punta Is Ollastus passando sotto il grande scavo denominato “Massa Pozzo 4”. L’attività mineraria ottocentesca è subito testimoniata da un grande basamento in pietra su cui si intestano due diverse teleferiche che trasportavano il minerale fino alla laveria della miniera di San Giovanni. Il fatto che siano due lascia intuire che , nel tempo, abbiano servito diverse laverie. Tutto qua intorno ci ricorda che si tratta di zone minerarie fortemente sfruttate.
ATTENZIONE (EE): si raccomanda di non uscire dal tracciato o tenere animali liberi tra la vegetazione, per la presenza di gallerie e scavi aperti. Il percorso, tracciato minimamente per rispettare le caratteristiche del luogo, non è pericoloso ma comunque riservato a escursionisti esperti e in buone condizioni fisiche. La vista spazia ormai su un ampio raggio, mostrando in tutta la sua suggestione, la capacità dell’uomo di trasformare il paesaggio naturale. Si può apprezzare la sagoma della miniera di Monteponi e buona parte di quella di San Giovanni.
Aggirata la punta Is Ollastus il sentiero intercetta il fitto dedalo di stradelli minerari che si intersecano in località Is Guardianus a quota 340 m slm. Il nostro sentiero (514) termina proprio all’incrocio con il tracciato del sentiero 512. Tramite questo si potrà tornare indietro fino a Normann o proseguire verso il pozzo Santa Barbara (Sa Macchina Beccia), Seddas Moddizzis (Villaggio Asproni), Monte Onixeddu e Gonnesa.
Dati catastali e altimetrici
Galleria fotografica
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