Horse
Ippovia è un itinerario percorribile a cavallo, raramente asfaltato, che attraversa riserve naturali, boschi, colline e vallate, talvolta costeggiando corsi d'acqua e spiagge, attraversando evidenze storiche-culturali o borghi. L'ippovia consente la pratica dell'equiturismo ma può anche essere percorsa a piedi. Lungo il percorso si prevedono tappe, distanti non più di 20 km, dove cavaliere e cavallo possano trovare assistenza, ristoro ed eventuale pernottamento...

Results
Villasalto Caboni Punto di partenza (C-402)
Il punto di partenza del sentiero Villasalto Caboni si trova nell'area sud-est del paese, in direzione della sorgente Caboni.
Su Pardu Viewpoint (arrivo C-401A)
From the Viewpoint, you can admire the ridges of the town of Armungia, the prominence of Monte Genis, the Flumendosa river's incisions, the plateau landscape, and Monte Lora.
Belvedere Su Pardu (C-401A arrivo)
Dal Belvedere è possibile ammirare i crinali dell’abitato di Armungia, l’emergenza di Monte Genis, le incisioni del Flumendosa, il paesaggio dell’altopiano e Monte Lora.
Peri-urban gardens (C-401B)
The path ascends towards the peri-urban gardens of Su Pardu, bordered by old dry stone walls, now mainly used as livestock enclosures.
Orti periurbani (C-401B)
Il sentiero sale verso gli orti periurbani di Su Pardu, delimitati da vecchi muretti a secco, oggi utilizzati prevalentemente come recinti per bestiame.
Su Pardu - Sa gruta 'e scusi (Arrival point C 401B)
Arrival point of the Su Pardu - Sa gruta 'e scusi trail on the Villasalto - San Vito provincial road.
Su Pardu - Sa gruta 'e scusi (Punto di arrivo C 401B)
Punto di arrivo del sentiero Su Pardu - Sa gruta 'e scusi sulla Strada provinciale Villasalto - San Vito
Edifici minerari La Fonderia - Miniera Su Suergiu
La fonderia e alcuni edifici minerari della miniera de Su Suergiu.
Attiva fra 1880 e 1987, anno della definitiva dismissione, è stato il più importante sito di estrazione e lavorazione dell’antimonio in Italia: durante i conflitti mondiali la sua fonderia ne ha prodotto il 90 per cento del totale nazionale. Oggi la miniera di su Suergiu è un ‘pezzo’ pregiato di archeologia industriale all’interno del parco geominerario della Sardegna.
Il nome deriva dalle querce da sughero (suergiu) che contribuiscono a rendere rigogliosa la valle del rio Sessini, immersa nell’aspro contesto roccioso del Gerrei, dove risiedono borgo minerario e impianti di estrazione. Il ruscello scorre sotto l’altopiano dalle forme sinuose e dai pendii scoscesi, dove si distende Villasalto, paese che deve all’attività estrattiva – comprese le miniere minori di sa Lilla e Parredis, fama e prosperità del XX secolo.
I giacimenti di antimonio furono individuati a metà XIX secolo e portarono all’apertura della miniera qualche decennio dopo. Il metallo trattato a su Suergiu era esportato in tutto il mondo e destinato all’industria bellica, farmaceutica e cosmetica. L’andamento della miniera è sempre stato condizionato dai conflitti: la Grande Guerra assorbì completamente la produzione, la ‘campagna’ d’Etiopia le diede nuovo impulso, la seconda guerra mondiale produsse profitti ma ne congelò lo sviluppo. Nel dopoguerra arrivò l’inesorabile crisi dell’attività, che ebbe un ultimo sussulto di crescita negli anni Sessanta, poi il definitivo declino.
Fonte: https://www.sardegnaturismo.it/it/esplora/miniera-di-su-suergiu