I toponimi sardi accompagnano l'escursionista e gli raccontano dei luoghi...
In questo articolo si tratta una questione complessa in modo semplice e discorsivo, cedendo un po’ al rigore scientifico per avvicinare a tutti un tema interessante, che riguarda i TOPONIMI (dal greco τόπος, tòpos, "luogo", e ὄνομα, ònoma, "nome") ossia il nome proprio di un luogo geografico. Precisamente, si parla dei Toponimi Sardi.
Benchè attualmente la lingua sarda non goda di ottima salute, è ancora viva e parla anche attraverso i toponimi, nonostante una certa "italianizzazione" introdotta dai cartografi militari e del Regno d'Italia. Non di rado le carte venivano rimaneggiate da cartografi senza adeguate conoscenze della cultura e della lingua sarda - per non parlare della difficoltà intrinseca a trascrivere un nome.
Un nome (comunque lo si scriva) ci racconta del luogo...
Il recupero dei toponimi originali, capace di "trasportare" dalla notte dei tempi al presente i significati e il senso dei nomi e dei luoghi, è un lavoro arduo col quale l'Agenzia Forestas e il CAI sono costretti a cimentarsi ad ogni sentiero recuperato e ad ogni freccia segnavia realizzata. Ma è con la cartografia che i nomi dei luoghi possono trasferire informazioni non solo su cosa incontreremo camminando, ma anche sul paesaggio e sulla conformazione, e sulla storia di ogni punto di interesse lungo il cammino.
Un sistema di nomi misterioso e variegato, sicuramente affascinante
La Sardegna ha una toponomastica affascinante e multiforme: gran parte dei luoghi ha perso il suo significato originario ma alcuni, che hanno superato più o meno indenni le tante trascrizioni della storia, tipicamente rievocano ancora qualche particolare geografico legato all’OROGRAFIA (monte, bruncu, nodu, sedda, conca, vadde, costa, troccu, janna) o all' IDROGRAFIA (rivu, badu, untana, ena) e persino alla VEGETAZIONE (magari non pià rinvenibile) nella zona (calarighe, murdegu, elighes, murta...) o al NOME-COGNOME dei proprietari o dei protagonisti di qualche storia: in questi casi la denominazione è preceduta dall’articolo plurale Sos o Is (Casa Is Pauceris, Is Antiogus) o dal femminile Sa, dove può immaginarsi sottinteso il sostantivo tanca (es. Sa 'e sos Frores, Sa ‘e don Agostinu>> Sa tanca de don Agostinu)...
Una breve lista, non esaustiva, di toponimi sardi è riportata di seguito. Conoscerla o familiarizzarci può essere utile, insieme ad una carta escursionistica e/o una traccia GPS, per acquisire una conoscenza dei luoghi da visitare. Ricordarsi il significato dei nomi è come accettarne l'aiuto per capire e interpretare il territorio.
I termini riportati sotto trascendono dalle distinzioni linguistiche fra Logudorese-Campidanese-Gallurese, e sono raggruppati per il solo scopo di illustrare il senso dei toponimi, quindi per guidarci attraverso la lettura delle mappe.
Per un approfondimento maggiore
Si consiglia, tra gli altri, di approfondire attraverso i seguenti:
- vari trattati e dizionari sulla Limba, come quello qui allegato dello Spano (distribuito on-line a questo link dalla Provincia)
- o, ancora, il Glossario toponomastico del Libro Sentiero Sardegna di Tore Dedola (disponibile anche su SardegnaForeste a questo link)
- le ulteriori risorse disponibili sul sito della provincia sud Sardegna
- il dizionario on-line della Regione Sardegna (SardegnaCultura.it)
- il dizionario Corografico della Sardegna (1857) reso disponibile sul sito del Ministero della cultura
- assolutamente da tener presente il servizio "RICERCA TOPONIMI" messo a disposizione dal Geoportale della Regione
Breve glossario toponomastico
- ABILE-Acchili: Aquila [esempio: Mitza accili - la sorgente dell'aquila]. Va notato che spesso questo toponio presenta contorni che si confondono con i toponimi derivati da >> BACCILE - 'Accile - Accili:= luogo di custodia delle vacche. Le due possibilità vanno sempre tenute presente, e più in generale questo valo per tutti i termini simili-assonanti offerti dai toponimi sardi.
- ABIS: api [esempio: Báccu ábis, valle delle api]
- ABBA, S'abba: indica presenza o affioramento d'acqua, anche nel senso di fonte o foce a mare [es: S'abba Druche sul mare di Bosa, s’Abba pudia a Orani etc...]
- ACCU-Bacu-Baccu: vallone incassato, 'forra’ (da vacuum, vuoto)
- ADULU-Bàdulu: gobbo, curvo [es: Baccu su Adulu]
- Agnata: semanticamente identico a Cuggiu, cuzzòlu, Cuzzola, cugghjòlu - angolo nascosto, sito segreto, sperduto.
- AIDU-Aitu: passo, forcella montana
- ALAVERRU-Aladerru-Aliterru-aliderru-Laderru-Alerru-Aradellu-Arradellu: fillirea, località ricca di piante del genere Ph.latifolia
- ALBO-Alvu-Arvu-Arbu: bianco
- ALINU-Alineddu-Alineddus: Ontano (ontani)
- ANGUTIDORGIU-Ingutidorgiu: inghiottitoio
- AQUEDDAS: piccole quantità d'acqua, anche in pozze e, in senso lato, palude, acquitrino, piccolo affioramento [es: Aqueddas è il pianoro che si percorre lungo il sentiero 814 verso le cime di Settefratelli]
- ARBACCAS: vacche [es: Sedda Arbaccas, il valico dove pascolano le vacche]
- ARCU: arco, sella, passo montano o valico.
- ARENA: rena, sabbia [es: Arcu s'arena - il passo sabbioso]
- ARMIDDA: timo [es: monte Armidda, il rilievo montuoso in Ogliastra, forse chiamato così per ricordare la presenza di timo]
- ARROJA - Arroga - Roja - Arroju - Arròglia, Orroa: sito basso ed acquoso, anche palude, luogo allagato >>>Riu, Arriu -- ma c'è anche un secondo senso (arroju) "luogo ben individuabile" come sinonimo del sardo logudorese "Giassu" [es: la grande duna di Buggerru lungo il sentiero 304B denominata S'arroja de si baraccas presso le dune di Portixeddu]
- ARRUBIU: ‘rosso’ [es: monte Arrubiu, toponimo ricorrente, forse rievoca terre rosse o vegetazione scarlatta]
- ASCUSORGIU-iscusorgiu, ischisorgiu: tesoro nascosto [esempi: arcu su Schisorgiu]
- AZZA, Atta, Atha, Atza: pendice aspra, tagliente
- BACCILE - 'Accile - Accili: luogo di custodia delle vacche, spesso con contorni che si confondono con i toponimi derivati da >>ABILE-Acchili= Aquila
- Baccu > vedi Accu
- BADDE: valle
- BADU-Adu-Bau: guado [la famosa cascata di Bau Mela, a Villagrande, o Badu 'e Carros, nel Nuorese...in generale indica luoghi dove c'è o c'è stato un attraversamento o passaggio sull'acqua]. Va annotato che “badu” in molti casi ha perso la seconda sillaba per apocope, fondendosi col nome successivo per formare un unico toponimo [es: Bacarru (guado del carro) e Ba’‘e Pili, Ba’ Sarule che sono toponimi usati a Mamoiada, tra gli altri]
- BARGIU - Vargiu: vario (dal lat.varius a chiazze (riferito spesso ai pascoli arborati con prati-pascoli) [famoso il toponimo del Supramonte, Campos Bargios]
- BARIGAU - Barigadu - Abarigàu - Arigàdu: oltrepassato, trapassato, trasandato [famosa la regione geografica storica, il Barigadu, chiamato così per la conformazione d'altipiano]
- BOLOSTIU - Golostiu: agrifoglio
- BREBEXILI - Brebei: luogo di frequentazione delle pecore
- BRECCA: grotta, caverna, buco, fessura tra rocce
- BRUNCU, Brunku: indica letteralmente "arbusto secco e spinoso, ceppaia morta" ma è molto più diffuso nei toponimi con il senso di "cima" [es: Bruncu Spina, Bruncu nieddu=la cima nera]
- CALARIGHE,Calarigiu: Biancospino
- CALLENTI: caldo, bollente [es: S'acqua Callenti, vicino a Castiadas]
- CAMPU: ‘campo, pianoro, pianura, pascolo arborato’ [es: Campos bargios, Campu Spicatoglia dal gallurere ‘campo di lavanda]
- CARáVIUS, Iscarávius: ipoteticamete, gli scarabei stercorari (dal lat. carabus «granchio, gambero» e «*scarabeo»)
- CARROS, Carrus: indica i carri, carri a buoi, spesso nei toponimi compare composto con altri termini per indicare "punti di pasaggio" [es: Sa sedda 'e sos carros, presso Lanaitho, Oliena, indica un possibile punto di passaggio dei carri]
- CASSADORI, is Cassadoris: cacciatori [es: toponimo molto frequente nel sud Sardegna, come a Gutturu Mannu "Arcu de is Cassadoris")
- CASTEDDU: castello, baluardo, presidio [es: punta Casteddu de su dinai, presso Settefratelli, o Palas de Casteddu, nel nuorese: entrambi indicano che anticamente erano presenti presidi antropici fortificati, di cui talvolta si trovano i resti nelle zone con questo toponimo]
- CEA, Keya, Kea: pianoro tra fiancate di montagna o anche aia carbonile
- CERAXA, Ceressia: Ciliegio, ciliegi, ciliegie [es: punta Ceraxa, presso Settefratelli, vicino a Baccu Malu]
- CERBU, Xerbu, Correxerbu: cervo, corno di cervo [indica luoghi dove era comune incontrare i grandi ungulati, es: Correxerbu è un toponimo del territorio di Sinnai]
- CIRRA, Chirra>>QUIRRA: mandra degli agnelli e dei capretti, recinto coperto di frasche [es: Salto di Quirra]
- CODULA, Codulu: ciottolo, sasso (da accodulare: lanciar sassi); nei toponimi è frequente il senso di "gola incisa profondamente nel calcare dolomitico, con fondo pieno di sassi lisci per lo scorrere dell'acqua"
- CONCA: grotta, caverna ma anche (specie in Gallurese) tafone, grotta scavata dal vento (o aereosol marino) nel granito; più comunemente, si può incontrare "conca" con l'accezione di "piccola collina, cucuzzolo tondeggiante, in rilievo" oppure anche come grosso masso o protuberanza rocciosa in cima [es: Sa Conca Manna, "La Testa Grande", particolarissima roccia cava a forma di fungo sull'Ortobene, e altre sono sul sentiero D-221 di Gutturu Mannu, quale Conca carrogas e Conca su murigau]
- CONCALI, CONCALE: simile a "Conca" ma meritevole di un'analisi separata; il significato letterale in limba è "testone", ma anche "caverna" [es1: Cuile sos concales a Villagrande Strisaili - es2: il vero nome dell'isolotto di Pan di Zucchero, già da fine '700 ha sostituito il toponimo originario, che era Concali su Terrainu, letteralmente "grande testa, isolotto vicino alla terra", da TERRÀINU, agg. "che rasenta la terra"].
- CORONGIU: grosso masso, macigno, cima pietrosa di un colle. [es: Su Coròngiu de Fanari” celebre megapillow del Monte Arci - Su Corongiu de Sitzoua presso Marrubiu]
- CORRU: corno, asta, ma anche (nel senso derivato da accorru) ritiro, riparo, recinto per le vacche o altri animali [es: il valico o il passo di Arcu Corr'e Boi]
- COSTA: costone di monte, anche con l'accezione di precipizio
- CUILE - còili - Attapadorzu: ovile, luogo di ricovero di piccoli gruppi di bestiamo (tipicamente capre o pecore, ma anche lepri >>"leporajos"); altra accezione possibile è legato a cuiletta che può indicare "quantità di cose nascoste" e toponimo legato a particolari luoghi dove si nascondeva qualcosa.
- CUVADORGIU: nascondiglio
- DISPENSA: Deposito di commestibili, magazzino, ma anche deposito di carbone o materiali per/da sfruttamento del bosco..."dispensa" indica quindi il sito ove sorgeva – ed in alcuni casi se ne individuano ancora i ruderi – la costruzione in muratura centro dell’attività forestale, e tappa obbligata del trasporto a dorso di mulo o di cavallo, ove veniva concentrato il carbone vegetale prima di lasciare la foresta su carri trainati da buoi o, in qualche caso, su piccoli convogli ferroviari. Il nome proprio che si accompagna talvolta al sostantivo indica invece il nome degli industriali boschivi che procedettero alle utilizzazioni forestali [es: Dispensa Tonietti, a Gutturu Mannu, e vedere qui per ulteriori approfondimenti]...
- ECCA, Eca, Jaca, Giaga, Jaga: cancello di legno.
- ELIGHE - Ilixi: l'albero più comune e tipico nei boschi dell’isola: il leccio. [es: S’Elighe ‘e Tureddu”, nel Supramonte di Orgosolo, sede del celebre leccio scresciuto spaccando il masso che lo ospitava, o la località Elighes ‘uttiosos nel Montiferru, o il comunissimo toponimo Genna s’Ilixi presente ovunque in Sardegna]
- ENA - Bena: sorgente [es: Bena majore, presso Ozieri[
- FERULARGIU - Feurraxiu: feruleto, campo dove cresce la ferula, quindi sterile e incolto.
- FILIXI: felce [es: Genna Filixi, "valico delle felci" presso Perda Liana, Gairo]
- FOGADROXIU: carbonaia, luogo dove si produceva il carbone
- FOGU: fuoco [es: Bruncu Poni Fogu ‘cima dove metti il fuoco' - presso Settefratelli...luogo che forse era strategico per gli incendi]
- FUNTANA, Untana: fontana, sorgente [es: 'Untana ona, Funtana ona nel Supramonte di Orgosolo, Untana vuddia a Nuoro]
- GENNA - Enna- Janna-Gianna: significa 'porta' ma può anche essere inteso come “passo/valico” [es: Genna Silana, il passo sito sull'Orientale Sarda sopra la Codula Ilune, Gennarellia = Valico di Elia]
- GENTURZU - Gurtuju - Unturzu -Antruxu -Gutturgioni-Gutturgiu-Ingurtosu: graficamente assume moltissime differenti altre forme (frutto delle tante varianti locali, ma anche del fatto che il Grifone fosse diffusissimo in passato in Sardegna). Questo lemma è emblematico della capacità dei nomi testimoniare quanto il prezioso avvoltoio popolasse duffusamente i cieli dell’isola [es: Punta de S’Untulzu - Punta Gurturgius - Iscala Antruxoni]
- GIARA, Jara: luogo pietroso [es: il toponimo Gerrei, Giarrei...territorio pietroso]
- GODDETORGIU - Guddettorgiu - Goddittorzu - Goddeu, (B)Oddeu, Uddè: luogo di riunione, raggruppamento, raccoglimento [es: il pianoro di Campu Oddeu], dal verbo sardo Boddìre (raccogliere)
- GONNERI
- GORROPU-Carropu: forra, canalone, gola, crepaccio [es: la gola di Gorropu dove però viene impropriamente usato il termine sardo come nome proprio specifico, mentre ha lo stesso senso di "gola" e quindi è una ripetizione inutile. il luogo dovrebbe chiamarsi "Gorrupu" senza "gola di" e tantomeno senza "su" che spesso si sente usare in chi chiama erroneamente l'area "su Gorropu". Analoghe considerazioni merita la locuzione “cascata di S’Istrampu”...]
- GUTTURU: gola, canalone [es: Gutturu Mannu la grande gola attraversata da un torrente; Gutturu Cardaxius]
- ILIXI, Liccia (gallurese) - Licciola: elce, leccio
- ISCA - Iskra - Iscia: golena, parte allagabile d’un fiume, valle, palude, sito acquitrinoso o terreno umido tra due colli, o a piè di montagna...
- ISCALA, Scala. via montana scoscesa, da scalare, pendio, salita in genere ripida e difficoltosa... [es: Scala Baccas = Scala delle vacche, percorso per portare su le vacche]
- LACCHèDDU - Laccheddos - Lacchittu: truogolo, vaso per dar da mangiare ai porci, ma anche, in senso lato, luoghi tendenti al fangoso; interessante anche il possibile legame con il verbo ALLACCÀRE, allaccheddàre, che ha il senso di "farsi a pila (lacu,laccheddu) e si riferisce al legno accatastato, quindi luoghi dove veniva accatastato il legname...
- LEUNAXI - Leonaxi - Lionàrxu: Oleandro
- LIONE - Lidone - Lioni-Olidone, Olioni: Corbezzolo
- LITTU: grande estensione di terreno boschivo, bosco fitto
- MARGHINE - Mragini - Màrgini: margine, limite territoriale
- MARGIANI = nome della volpe [es: Margiani pubusa, la vetta presso la foresta di Montarbu]
- MARMURI: marmo
- MEDAU - Medassa - Madassa - Madau: questo toponimo indica l'antica (talvolta persistente) presenza di ovili, mandre o (grandi) recinti per bestiame, secondo alcune interessanti teorie, deriverebe da magdal "torreggiante", dalla forma che ebbero le prime case dei pastori.
- MITZA - Mizza - Mizzadròxu: polla, pozza d’acqua, sorgente
- NODU - Nou: "ammasso di pietre" [es: Su Nou Orruendeche, il masso in equilibrio precario, punto panoramico di Austis(NU)]
- NURAGHE - Nuraxi(campid.) - Nurai - Nurattulu - Nurra, Nurre: cumulo, torre di pietre, qundi anche l'antica costruzione tronco-conica a forma di torre; in alcuni casi (Nurai) anche voragine carsica
- ORGOI -Orgosa: luogo umido dove trasuda, gocciola, sgorga l’acqua
- PABERILE, Pabarile, Pobarili: indica gli storici terreni destinati ad uso popolare o per i poveri, di cui resta traccia in alcuni toponimi [es: Pabarile a Santulussurgiu]
- PADENTE, Padenti - Patente: letteralmente “bosco/foresta” [es: Genn'e Padenti, la porta del bosco] e anche bosco comunale, di utilizzo comunitario
- PALA, Palai: falda, pendio [es: PALUMBROSA, Palumbrosu: costone ombreggiato]
- PAULI - Paùle, Pabude: palude, padule
- PERDA, Preda, Perdas - PEDROSU - Petrosu: di Pietra, pietre, pietrame [es: il nome originale della Punta Lamarmora era Perdas Crapias “pietre spaccate”, un toponimo quanto mai adatto per descrivere la conformazione scistosa delle cime del Gennnargenti che tendono a frantumarsi anche per effetto degli agenti atmosferici, specie del gelo] può indicare anche "ammasso roccioso" o una "sporgenza" o un "blocco" anche "scoglio sul mare" [es2: Perda liana, Pedra longa a Baunei, Perd'e cerbu a Domusnovas...]
- PISCHINA - Pixina - Pixinas: laghetto, piccolo stagno [es: Pixinamanna, presso Pula, o Pischina Urtaddala in Supramonte]
- PITZU o PIZZU, anche PUNTALI: sommità o vetta (deriva dall'avverbio "in alto" o dal nome "cima, parte alta") anche sporgente o che spicca alla vista [es: Pitzu margiani pubusa a Seui, la grotta di Pitz'e crobis a Iglesias, Pitz'e serra a Quartu, che letteralmente indica un luogo "sopra il crinale"]
- PRANU, Pianu, Planu: pianoro o pianura, anche altipiano [es: Pranu Laccus = Pianoro delle vasche, Pranu Sartu a Buggerru]
- PRESETHU - Prethu - Pret(t)u: conca, sifoncello roccioso dove le acque piovane si raccolgono
- PUNTA: nel senso Punta de monte indica la parte apicale, sommità, puntazzo di un'altura, coincidento in alcuni casi con il luogo più rappresentativo dell'intero luogo (la parte per il tutto) o uno dei toponimi di riferimento (anche visivo) dell'intera zona, spesso unito ad un'altro nome che ne definisce idealmente la caratteristica visiva o storica [es: Punta Tintillu, Punta Lamarmora, Punta Bandera, Punta Sa Campana...]
- RIU - Riigheddu - Arrìu - Roja: rivo, ruscello, fiumiciattolo
- RIXI, REXIN(i)-Arrexini: zecca [es: Bau arrexini, il guado pieno di zecche]
- SEDDA: sella, valico abbastanza largo tra valle e valle attraverso una dorsale montuosa
- SERRA: crinale, spartiacque roccioso [es: Serra Strumpu = il Crinale della cascata]
- SPENDULA - Spindula - Spindua: cascata
- SUERCONE, Sercone, Ercone: deriverebbe da suerca (ascella) pertanto "grande ascella" - per indicare un luogo sprofondato, depressione nel terreno, quindi dolina.
- TACCU: ‘tacco’, riferito alle forme del paesaggio a forma di tacco, molto presenti nell’Isola, prevalentemente rocce calcaree e dolomitiche
- TANCA. podere chiuso da siepi o muri a secco, tenuta di un certo valore.
- TASONI. corridoio, varco nella foresta, anche creato dagli uccellatori
- TIDU: colombaccio [es: valico Arcu 'e tidu, l'arco dei colombacci]
- TUPPA: macchia, boscaglia, gruppo di alberi