Montarbu - San Sebastiano
Il Percorso parte dal Centro Servizi della Foresta Demaniale di Montarbu dove è possibile il pernottamento in foresteria e nel campeggio montano in fase di realizzazione.
Nel primo tratto il tracciato ricalca il vecchio e bellissimo "sentiero Ermolinus” lungo l’omonima valle, per poi attraversare per alcuni chilometri l'antica foresta di leccio. Lungo questo cammino è possibile ammirare il leccio monumentale, detto s'Ilixi 'e Canali, che con i suoi 6 m di circonferenza e 18 metri d’altezza domina l’area di sosta e la fontana situate nelle vicinanze.
Il primo tratto del Sentiero, dalla caserma Ula e lungo il rio Ermolinos, sino al leccio monumentale, può essere facilmente percorso dalle famiglie e con i bambini: questo primo tratto di pochi km del sentiero è suggestivo, costeggia il rio ermolinos, ed è adatto per i bambini. Si consiglia tuttavia di ripercorrerlo a ritroso per non prolungare il tragitto oltre i primi 2 km, se accompagnati dai bambini.
Il primo tratto del sentiero (primi 1600 metri) ripercorre l'antico sentiero lungo il Rio Ermolinos, costeggiandolo: qui il percorso è sempre ombreggiato, e reso gradevole dalla presenza dell'acqua. La pendenza è notevole, specie al termine di questo tratto, e si passa da quota 870metri s.l.m. (casema Ula) sin oltre i mille metri.
Il successivo tratto, rimanendo nel perimetro di Montarbu, assai boscato, percorre ulteriori 7 km del tracciato, raggiungendo dapprima quota 1130 metri s.l.m. per poi ridiscendere verso quota 950 ed intraprendere infine una ulteriore salita con pendenze significative verso il finale del tratto, che conduce al passo di Sa scala e sa Marra.
Attraverso il passo di Sa scala e sa Marra il sentiero supera l’imponente falesia calcarea del Tonneri per attraversare un particolare tratto di bosco (raro in Sardegna) caratterizzato dalla massiccia presenza del carpino nero.
Uscito ormai dal comprensorio di Montarbu, il sentiero assume una connotazione archeologica attraversando il vasto parco archeologico di Ardasai dotato della propria interessante rete di sentieri.
Dopo aver attraversato la spettacolare area di Monte Taddì il sentiero si dirige nella discesa verso Seui raggiungendo, attraverso un antico selciato, le miniere abbandonate di Corongiu.
In prossimità della chiesa campestre dedicata a San Sebastiano il percorso termina incrociando il sentiero che da Seui porta a Seulo.
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