Tiscali – Donianigoro (B-480)
Questo sentiero storico unisce due tra le località più simboliche del Supramonte, tra vedute spettacolari e siti di estremo interesse storico e paesaggistico.
Si parte nel maestoso anfiteatro roccioso rotto dalla spaccatura che conduce a Tiscali, nota come Sa Carpidura. Si procede in salita sulla destra, costeggiando le pareti fino a portarsi sul filo di cresta su sentiero, con sporadici panorami sul territorio circostante. Una lieve discesa tra grossi ginepri e campi solcati permette di raggiungere il valico di Arcu ‘e Doronè.
Nel valico ci si riunisce al sentiero 480A che permette di riportarsi a Doloverre aggirando Monte Tiscali. Al valico si incontra anche una mulattiera di carbonai, seguendola in discesa in direzione sud per ampi tornanti.
Si oltrepassa il greto di Badde Doronè, ricominciando ripidamente a salire sotto un bosco giovane, per tracce di mulattiera. Si esce dal bosco in località Praiche ‘e Antonette, con vista splendida sui monti circostanti e la lontana Lanaitho. Ancora in salita, su campi solcati, si procede in direzione Sud tenendosi poco sotto della linea di cresta, fino a oltrepassarla in direzione est aggirando un piccolo impluvio. Il sentiero vira nuovamente a sud, scendendo gradualmente, fino ad arrivare nella vasta piana di Donianigoro (Doinanicoro nella parlata dorgalese) nei pressi di un boschetto di aceri minori. Questi sono cresciuti in mezzo ai resti di un vasto villaggio protostorico che insiste sul margine settentrionale della bella piana, una sorta di miraggio nel Supramonte.
Ormai sul vasto pianoro, si lascia a destra la deviazione per il sentiero 482 procedendo a Sudovest, costeggiando il bordo del campo. Dall’alto di una rupe si riconosce la sagoma di Nuragheddu Doinanicoro. Si prosegue fino al margine della piana, dove si incontra il bivio con i sentieri 440C e 440.
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