Tu sei qui

Museo del Cervo – Arcu sa Spina C-815

bivio per maidopis.jpg

Bivio Maidopis
Bivio Maidopis
Foto di
Alessio Saba

(815) Arcu sa Spina, fine del sentiero.jpg

Arcu sa Spina, fine del sentiero
Arcu sa Spina, fine del sentiero
Foto di
Matteo Cara

(815) Sul sentiero, tra le querce.jpg

Sul sentiero, tra le querce
Sul sentiero, tra le querce
Foto di
Matteo Cara

(815) La carrareccia in salita.jpg

La carrareccia in salita
La carrareccia in salita
Foto di
Matteo Cara

(815) Caserma Noci, sede dell'Agenzia Forestas e partenza.jpg

Caserma Noci, sede dell'Agenzia Forestas e partenza
Caserma Noci, sede dell'Agenzia Forestas e partenza
Foto di
Matteo Cara

DSC_5080.JPG

Sentiero 815, guado sul rio M.Cresia
Sentiero 815, guado sul rio M.Cresia
Foto di
Rossetti Ivo

P_20170412_102640.jpg

panorama verso SS 125, primo tratto in salita sul sentiero 815
panorama verso SS 125, primo tratto in salita sul sentiero 815
Foto di
Saba Alessio

DSC_5035.JPG

Lungo il sentiero 815
Lungo il sentiero 815
segnaletica orizzontale lungo il tracciato "ex verde"
Foto di
Rossetti Ivo

Il percorso arriva, dopo circa due ore a piedi, ad Arcu de Sa Spina al centro di una fascia para-fuoco dove si potrà scegliere se rientrare alla partenza oppure, utilizzando l'ultimo tratto (segnalato) del sentiero n.814 (ex "sentiero arancione") si potrà discendere verso una accogliente area di sosta presso il giardino botanico di Maidopis (sono richiesti altri 15' di percorso in discesa).

Dai pressi della Caserma dell’Agenzia Forestas dedicata ad Umberto Noci, si percorre un tratto parallelo alla strada asfaltata (quella che sale in direzione Monte Cresia) senza mai metter piede sulla carreggiata percorsa dalle auto. Quindi si prosegue in salita mantenendo la strada asfaltata sulla destra, per poi incrociarla nuovamente in prossimità di un secondo parcheggio (che può essere usato per accorciare il tracciato). Si prosegue inoltrandosi nel bosco e salendo verso Sedda de sa Scova. Lungo questi passaggi sono presenti due piccoli raccordi che permette di passare al tracciato del quasi tangente sentiero 814A (presso Arcu Mastinargius) ed 814 (raggiunta e superata Sedda de sa Scova).

Da Sedda Sa Scova in poi (superato il terzo chilometro del tracciato) la mulattiera percorre tratti di bosco e macchia mediterranea, che in primavera si colorano di splendide fioriture a prevalenza di cisto e ciclamini.

I successivi mille metri di percorso, fino ad arrivare in località Mitza su Accili si snodano lungo un falsopiano da cui, su strada sterrata, si giunge ad Arcu sa Spina: da qui si potrà discendere per Maidopis (lungo l'ultimo tratto del quasi-parallelo sentero 814 noto anche come  "percorso arancione" che arriva dal vicino Monte Arrubiu e conduce all'area di sosta vicino al recinto dei cervi.

Presso la stessa fascia parafuoco (ad Arcu sa Spina) si segnala la presenza di punti panoramici sulle cime granitiche del SetteFratelli e con panorami verso la vicina Castiadas ed il mare oltre Arcu Curadori, Arcu Su Crabiolu­­­­­ (da qui, lungo un percorso non segnalato ma che segue la pista forestale, si potrà proseguire lungo il sentiero 811 verso Maidopis e raggiungere il raccordo (800A) che conduce al Sentiero Italia (800) attraverso Arcu su Crabiolu.

Informazioni utili

Questo sentiero non presenta particolari difficoltà, ma occorre prestare molta attenzione in caso di NEBBIA: ogni riferimento scompare, e diventa difficile ritrovare la via per il ritorno.

Questo sentiero, se percorso in senso inverso alla descrizione, presenta un dislivello totale in salita pari a 130m

Il percorso
Roadbook

Questo tracciato parte da Campu Omu (nelle vicinanze della caserma U.Noci, presso il bivio dello sterrato che conduce a Maidopis): da qui è ben visibile la sede del sentiero, che inizialmente scorre parallelo alla strada asfaltata per Monte Cresia, ma su sede sopraelevata e ben separata dalla carrabile.

Attraversando i primi 500 metri del percorso il sentiero ritornerà tangente alla strada asfaltata per ben tre volte, in corrispondenza a tre diverse, piccole aree di sosta ("parcheggi" per una o più auto) che rappresentano, all'occasione, punti di accesso al sentiero utili ad accorciare il tragitto.

Il percorso continua, lungo una leggera salita, su fondo assai sconnesso e pietroso, con roccia affiorante tipica di tutto il massiccio dei Settefratelli (granito arenizzato). Qui il percorso è abbastanza ombreggiato dal bosco a prevalenza di Sughera e Corbezzolo: in questo tratto il sentiero offre scorci sulla Statale 125 e verso Punta Serpeddì e Burcei.

Si supera, dopo i primi 600 m di questo sentiero, la quota di 500metri s.l.m. Il fondo torna sabbioso e con la conformazione del tratturo, per poi ripresentarsi pietroso.
La pendenza si attenua: in località Arcu Mastinargius si incontra - salendo sulla sinistra - il primo dei due brevi sentieri-raccordo per il vicino (e parallelo) sentiero 814 (itinerario "arancione" per Monte Arrubiu).   Qui, non di rado, è presente una fitta nebbia, specie nelle giornate nuvolose o nelle prime ore del mattino.

Dopo il primo chilometro del percorso, si giunge ad un tratto leggermente in salita che condurrà al primo guado: si inizia a sentire il rumore del ruscello, e bisogna abbandonare la carrareccia che continua pietrosa la discesa sulla destra, per dirigersi leggermente a sinistra in discesa verso il guado in prosssimità di Sedda 'e sa Scova, su una via più stretta e tipica del sentiero.

Alcuni sassi consentiranno agevolmente di guadare il piccolo corso d'acqua: qui si raccomanda prudenza durante la stagione delle piogge, dove la corrente ed il flusso del corso d'acqua può essere importante. Dopo il guado, il sentiero prosegue stretto ma agevole lungo un tratto in salita, che conduce alla tappa successiva (Sedda 'e sa Scova). Prima di raggiungere questa tappa, si incontreranno i resti di alcune aie carbonili ed un punto panoramico su Bruncu Mastinargius.

Al termine della salita arriva un altro guado, con piccolo o nullo flusso d'acqua (ad eccezione dei casi di piogge torrenziali). Sedda 'e sa Scova dista ora pochi minuti.

Raggiunta e superata Sedda 'e sa Scova si incontra il secondo raccordino che, in poche centinaia di metri, riporta sul parallelo sentiero 814. Da qui inizia un tratto in discesa, carrabile, che nel giro di altri 20' condurrà a S'arcu e su Cabriolu. In questo tratto, è assai vicina e parallela al sentiero la strada asfaltata per Monte Cresia, dalla quale ci si era separati all'inizio del percorso.

Quest'ultimo tratto finale, comodo ed ombreggiato da Leccio, Pini, Erica e Corbezzolo condurrà alla fascia parafuoco da cui si potrà proseguire per l'area di sosta di Maidopis (utilizzando l'ultimo tratto del sentiero 814) oppure rientrare al punto di partenza.

Sei già stato qui? Com'era?

Valuta l'impegno richiesto: 1. Per tutti; 2. Semplice; 3. Fisicamente impegnativo; 4. Fisicamente e tecnicamente impegnativo, guida consigliata; 5. Per esperti.
Average: 3.5 (32 votes)

Commenta

Dati

Attività
Da fare in famiglia
Passeggiate e Nordic Walk
Trekking
Difficoltà: 
Nordic Walking
TrekkingEscursionistico
Tipo di fondo: 
Carrereccia/Mulattiera
Sentiero
Tratturo
4.780 m
2 ore 30 min a piedi

Stato di Validazione

Dettagli Tecnici

Soggetto rilevatore
Complesso Forestale Settefratelli, Ente foreste della Sardegna, Servizio Territoriale di Cagliari
Codice CAI
815
Quota minima
449 metri
Quota massima
685 metri
Dislivello totale in salita
320 metri

Scarica GPX

Progetto cofinanziato con il Fondo Europeo per lo Sviluppo RegionaleLa Cooperazione al cuore del MediterraneoLogo progetto IntenseLogo Agenzia Forestas (italiano/sardo)Logo Regione Sardegna