Il percorso è stato realizzato nell’ambito di una collaborazione tra il GAL Ogliastra e l’Agenzia FoReSTAS, con l'obiettivo di offrire al camminatore un’esperienza immersiva nelle bellezze paesaggistiche e ambientali del territorio ogliastrino. L’itinerario presenta punti di interesse in tutte le tratte. Si può scegliere la tappa di partenza e costruire il proprio percorso personalizzato, procedendo da nord verso sud o da sud verso nord. Il senso di marcia può cambiare, la qualità del paesaggio rimane immutata.
Il territorio
Questa parte del cammino attraversa il Supramonte di Urzulei e Baunei, tra altopiani solitari, profonde gole e falesie che scendono a picco verso il mare. È un territorio in cui la natura calcarea ha scolpito paesaggi grandiosi: doline, canyon, codule e guglie rocciose si alternano a boschi secolari e angoli nascosti, dove l’uomo ha lasciato tracce discrete e antiche. Qui, la biodiversità è sorprendente e l’ambiente conserva un’autenticità rara, tra siti archeologici e ovili tradizionali, tra silenzi profondi e scorci spettacolari sul Mediterraneo.
Il percorso
Queste ultime tappe conducono dal cuore del Supramonte orientale fino al mare, attraversando paesaggi tra i più spettacolari e incontaminati della Sardegna.
Si parte dal Supramonte di Urzulei, camminando tra creste panoramiche, doline e boschi secolari, con la possibilità di visitare il celebre canyon di Gorropu o deviare, per i più esperti, verso la scenografica Punta Cucuttos . Da qui, in discesa, si raggiunge il passo di Ghenna Silana, che si affaccia sul Supramonte marino, condiviso dai territori di Baunei, Dorgali e Urzulei.
Prima di proseguire, è consigliata una sosta per esplorare alcune delle meraviglie della zona: Cala Goloritzé, Cala Sisine, Cala Biriala. Il cammino riprende tra pinete e leccete, attraversando le Piscine Naturali di Mamutorco e risalendo verso Genna Salbene, in un ambiente di grande suggestione tra affioramenti granitici e ampie vedute.
L’ultima tappa, tra le più emozionanti dell’intero itinerario, scende dal passo di Silana fino alla spiaggia di Cala Luna, seguendo il canyon della Codula Elune, lungo 20 km. Lungo il percorso si incontrano il villaggio nuragico di Or Murales, antichi ovili, e gole calcaree modellate dal tempo. L’arrivo al mare è un finale spettacolare, tra oleandri, grotte e pareti a picco sul blu del Mediterraneo.
Pur non attraversando direttamente i centri abitati principali, il tracciato offre comunque la possibilità di deviare per visitarli e scoprirne le tradizioni. È un viaggio immersivo che invita a camminare con lo sguardo aperto e il passo consapevole.
Da Baunei a Genna Salbene
Per chi decide di percorrere l’ultimo tratto dell’itinerario partendo da Baunei, vale la pena prendersi il tempo per esplorare alcune delle meraviglie naturali che il territorio del Supramonte marino, nel Comune di Baunei, ha da offrire. Questa zona custodisce alcune delle cale più celebri e spettacolari della costa orientale sarda, tra cui Cala Goloritzé, Cala Biriola e Cala Sisine, gioielli incastonati tra le scogliere calcaree e il blu intenso del mare. Con brevi spostamenti è possibile raggiungere anche altri luoghi di grande interesse paesaggistico e culturale. Dopo questa pausa dedicata alla scoperta del territorio, il cammino può riprendere con rinnovata consapevolezza.
a tappa inizia in discesa, tra scenari che già dal centro abitato di Baunei avevano incantato lo sguardo. Dopo un breve tratto si raggiunge il Nuraghe Loppelie: piccolo ma suggestivo, regala una splendida visuale che si apre verso la vallata di Triei.
Il percorso prosegue quindi lungo sentieri e strade immerse tra pinete e leccete, fino a giungere nuovamente alle Piscine Naturali di Mamutorco. Per chi ha già percorso la tappa da Su Carcinargiu verso Triei, questo luogo sarà familiare, ma resta sempre una sosta piacevole, perfetta per un bagno rigenerante se la stagione lo permette.
Dopo questo momento di quiete, immersi nel silenzio della natura, ha inizio la risalita verso Genna Salbene. Il tracciato si snoda tra macchia mediterranea, boschi di leccio e pinete, offrendo un’immersione profonda in un ambiente che conserva il fascino autentico del passato. Il bosco lascia via via spazio a imponenti affioramenti granitici, scolpiti dal tempo in forme suggestive. I punti panoramici si moltiplicano: il verde intenso dei boschi si fonde con i toni caldi della roccia e il cielo terso, regalando un paesaggio che appaga a ogni passo. Che si percorra questo tratto in solitudine o in compagnia, si è naturalmente portati a entrare in sintonia con l’ambiente. I suoni del bosco — il canto della cincia nera, della cinciarella, della ghiandaia e delle sue sorprendenti imitazioni — accompagnano il cammino, rendendo l’esperienza ancora più coinvolgente e profonda.