Il percorso è stato realizzato nell’ambito di una collaborazione tra il GAL Ogliastra e l’Agenzia FoReSTAS, con l'obiettivo di offrire al camminatore un’esperienza immersiva nelle bellezze paesaggistiche e ambientali del territorio ogliastrino. L’itinerario presenta punti di interesse in tutte le tratte. Si può scegliere la tappa di partenza e costruire il proprio percorso personalizzato, procedendo da nord verso sud o da sud verso nord. Il senso di marcia può cambiare, la qualità del paesaggio rimane immutata.
Il percorso
Il percorso alterna tappe di diversa difficoltà, combinando tratti rilassanti e accessibili con salite più impegnative e panoramiche. Si attraversano ambienti naturali diversificati, tra boschi fitti, creste montuose, altopiani calcarei e aree rimboschite, in un continuo saliscendi che stimola il cammino e la scoperta.
Il tracciato si snoda in un paesaggio modellato dall’incontro tra natura e attività umane tradizionali, con testimonianze archeologiche e tracce di una gestione collettiva del territorio legata alla pastorizia e alla vita rurale.
La vista del mare, la presenza di corsi d’acqua, radure silenziose e formazioni rocciose scolpite dal tempo arricchiscono l’esperienza, offrendo scorci suggestivi e una gradevole sensazione di connessione totale con l’ambiente naturale.
Pur non attraversando direttamente i centri abitati principali, il tracciato offre comunque la possibilità di deviare per visitarli e scoprirne le tradizioni. È un viaggio immersivo che invita a camminare con lo sguardo aperto e il passo consapevole.
Dal Monte Olinie al Rifugio Lampathu di Urzulei
Questa tappa, in continuità con la parte finale della precedente, si sviluppa sul versante del Gennargentu che si affaccia sulla costa ogliastrina e sulla piana sottostante. Con i suoi 1372 metri di altitudine, Monte Olinie rappresenta il punto più elevato dell’intero percorso.
Nella prima parte, il cammino segue una cresta panoramica che si estende da sud verso nord-est, offrendo ampie vedute sull’abitato di Talana. Lungo il tragitto si incontrano il Nuraghe Bau ‘e Tanca e il Monte di Pisu Cerbu (1348 m) (6), prima di addentrarsi nel cantiere forestale Monte Genziana, dove è possibile visitare anche il vivaio forestal, testimone delle attività di tutela ambientale del territorio.
Proseguendo, si entra nel territorio di Urzulei, raggiungendo la piana di Fennau (9), punto d’incontro con il percorso di San Giorgio. Una breve deviazione consente di visitare le suggestive Tombe dei Giganti di S’Arena (10), importanti testimonianze archeologiche della civiltà nuragica.
A questo punto, il tracciato si apre verso il Supramonte, l’imponente massiccio calcareo che domina il paesaggio. Lo si raggiunge risalendo le alture che sovrastano il paese di Urzulei, fino all’ampio e suggestivo altopiano di Campu Oddeu (11), il più esteso della Sardegna. Da qui, si può scegliere se proseguire verso Urzulei, uno dei paesi della celebre Blue Zone, adagiato ai piedi della montagna, oppure fermarsi al rifugio CAI di Lampathu, immerso nella quiete dell’altopiano.
Suggerimenti
Se scegliete di visitare Urzulei o pernottarvi, non perdete l’occasione di esplorare il percorso muralistico del paese. Realizzato nell’ambito del progetto Memoria e Identidade, questo itinerario artistico riporta in vita il passato attraverso murales ispirati a fotografie d’epoca, dipinti in un evocativo bianco e nero che ne esalta l’impatto visivo e il valore storico.
Tra le esperienze culturali da non perdere c’è anche la visita al Museo Etnografico Andalas de Memoria e ai laboratori tessili del paese, dove l’antica tradizione sarda della tessitura si rinnova con linguaggi contemporanei. Qui il filo diventa racconto, intrecciando memoria e innovazione.
A completare l’itinerario, le chiese di San Giorgio e Sant’Antonio, custodi di ritualità secolari che ancora oggi segnano il ritmo della comunità.