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Trekking

70 pathways

Trekking is universally defined as walking along paths and routes immersed in Nature. It is not just walking for the sake of it, nor merely reaching a distant goal: the trekker first and foremost discovers the territory by staying in direct contact with the most human dimension of the journey. The beauty of trekking is then to breathe the silence, to test oneself, but above all to rediscover oneself and the pleasure of adventure...

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Results

Sorgono, l’altopiano dei Nuraghes. Tra storia e natura

Accesso 

Si percorre la SS 128 che costituisce la via principale del centro abitato di Sorgono. All’altezza della Cantina Sociale del Mandrolisai, sul lato opposto della strada, si individuano i cartelli in legno che indicano alcuni siti archeologici. Si percorre quindi la Via Emilia, prendendo poi a sinistra ad un grosso bivio dove si incontra un altro cartello che indica “Sentiero Escursionistico”. 

Si prosegue su strada asfaltata per circa 4 km, fino ad incontrare, sulla destra, il cartello che indica il nuraghe Lò

Qui si posteggia. 

Nuraghe Lò 

Si prende a destra in salita per una stradina bianca, immersi nel bosco di querce. Dopo un breve tratto, sulla sinistra, spicca la bella torre nuragica, costruita su uno spuntone roccioso e posto in posizione rilevata. La pianta del monumento è leggermente ellittica ed ha la particolarità di possedere una finestra architravata, posta al termine di un corridoio leggermente curvo che si trova in posizione speculare rispetto all’entrata. 

Santu Loisu 

Si ridiscende alla strada asfaltata, incontrando in breve un cartello che segna l’ingresso del cantiere forestale che ospita anche un bel vivaio. Si è in località Santu Loisu e si entra in un terreno alla sinistra della strada, dove si trovano due edifici appartenenti ad una colonia montana ed una sorgente. Sulla destra, un piccolo sentierino porta alle Domus de Janas di Santu Loisu, costituite da due piccole celle all’altezza del terreno ed immerse in un bel bosco. Si ritorna alla strada asfaltata, proseguendo per poche centinaia di metri fino ad incontrare una impercettibile curva a sinistra. Sulla sinistra della strada, immersa nel bosco, si trova la bella torre di Nuraghe Bardacolo, posta in posizione dominante. Anche se svettata, dalla sua cima si gode di un ampio panorama. 

Nuraghe Orrubiu 

Si riprende ancora sulla strada principale che va a sterrarsi, ora leggermente in discesa. Sulla destra della strada, dopo un lungo tratto nel bel querceto. Poco prima di una cabina di trasformazione elettrica si incontra il segnale per Nuraghe Orrubiu, sulla destra. Il bel mono-torre è leggermente rilevato su un campo arato e deve il suo nome ai muschi rossicci che ne hanno colonizzato le belle pietre granitiche. Continuando sulla strada principale si incontra un’altra indicazione, sempre sulla destra, che permetterebbe di visitare una tomba dei giganti

S’Incodine 

A sinistra della strada, prima di tornare indietro, si incontra uno scalandrino che permette di accedere a un vasto pascolo. Alle sue spalle, presso un risalto roccioso, si trova il monumento noto come S’Incodine, per la sua forma caratteristica. Non lontane, ma di difficile reperimento, si trovano le Domus de Janas di Perdonigheddu ed il nuraghe Cherbos. Si ritorna all’auto per la strada seguita all’andata

Lenght 17.000 m

Sorgono.gpx

Total elevation gain 485 metri

Carta 1. Baronie e Montalbo

About the territory

The territory of the Baronie runs from the limestone chain of Montalbo to the massif of Tuttavista, an area marked by streams and rivers such as the Isalle and the Cedrino and wide alluvial plains.

Map No. 1 (Baronie) suggests an itinerary in the Baronie territory, based on three trails.

In this aera, the Montalbo range is especially important for its natural heritage. Thanks to its environmental characteristics and good conservation status, it is home to a number of rare and endemic animal and plant species, including the Santolina corsica, the Lactuca longidentata, the Monte Albo cave salamander, the red-billed chough, the golden eagle and the mouflon.

Along the walking routes proposed in this itinerary, you can also find ancient charcoal pits and make a stop at the old sheepfolds (pinnettos). You will also enjoy the stunning views offered by the numerous stretches at altitudes above 900m a.s.l. on the ridges of the Montalbo massif.


 The Pinnetos

The Pinnettos are original stone and wood huts which for many centuries were the solitary shelters of the Sardinian shepherds, around which they raised their goats, sheep and pigs. These huts are a testimonial to the old life of the shepherds, governed by the rhythms of nature and the seasons. The main building, called Su Pinnettu or Su Barracu, according to the area, consists of a dry-stone circular wall surmounted by a cone-shaped roof made of holm oak and juniper planks and branches, lined with smaller branches and leaves. Inside, it has a central fireplace, probably very similar to the fireplaces of the ancient nNuragic huts, called Su Foghile, while a series of shelves along the wall served to store the shepherds’ tools and the products of their work, such as wheels of cheese and hams. Su Pinnettu is often flanked by a smaller hut used as a toolshed, surrounded by a dry stone pen for holding the sheep, called Sa corte; the pen also included smaller enclosures, called Cherinas, used to hold baby goats. The pigsty, on the other hand, consisted of a low rectangular hut with an enclosure.

 

Montalbo

A limestone bastion about 20 km long, Monte Albo with its distinctive long and imposing profile, overlooks the historical territory of the Baronie. This limestone massif dates back to the Mesozoic and is rich in white stone ravines and caves. Characterised by steep slopes, cut by deep ravines, it reaches its maximum height with the peaks of Punta Catirina and Punta Turuddò, which exceed 1050 m. a.s.l. The entire area preserves and maintains significant examples of the Mediterranean maquis and local endemic flora. The area is inhabited by many animal species such as the Montalbo cave salamander, the mouflon, the red-billed chough, the common raven, the wildcat and the marten. At certain times of the year, the golden eagle nests there. An impressive sight is  the sinkhole of Tumba ’e Nurrai, located between Punta Catirina and Punta Turuddò. In the imposing summit of Punta Catirina opens the cave of Janna Manna, about 200 m long, which lies at a short distance from that of Omines Agrestes. On the Monte Albo, human presence has been documented since the Neolithic period, with the domus de janas of Mannu ‘e Gruris, rock-cut chamber tombs with a carved door frame and four cells.  Throughout the massif there are many caves that were used in prehistoric times as natural shelters. One of these is the cave of Bona Fraule, in the municipality of Siniscola, where valuable objects such as swords and iron daggers have been found, suggesting that it was used as a place of worship. Monte Albo falls mainly within the municipalities of Siniscola and Lula, which can be reached via State Road 131 D.C.N. and following the road signs from there.

Itinerary roadbook

Lenght 17.000 m

itinerario MOntalbo Carta 1 anno 2010.gpx

Total elevation gain 1 325 metri

Geographical area Baronie e Montalbo

Carta 1. Baronie e Montalbo

Premessa

Questo percorso rappresenta la concatenazione di 3 vecchi sentieri realizzati nel 2010, per i quali l'iscrizione nel catasto sentieri della R.E.S. potrebbe produrre delle variazioni al tracciato, che sono in corso. Resta tuttavia un discreto itinerario, impegnativo e lungo, per visitare il Montalbo

Inquadramento territoriale

Il territorio delle Baronie spazia dalla catena calcarea del Montalbo sino al massiccio del Tuttavista, in un’area caratterizzata da corsi d’acqua come l’Isalle e il Cedrino e vaste pianure alluvionali.

Nella carta n.1 (Baronie) è proposto un itinerario sul territorio delle Baronie, basato su tre sentieri.

In questo contesto il Montalbo riveste un ruolo di fondamentale importanza dal punto di vista naturalistico. Per le sue caratteristiche ambientali e per il suo buono stato di conservazione ospita numerose specie di flora e fauna rare ed endemiche tra cui la Santolina corsica, la Lactuca longidentata, il geotritone del Montalbo, il gracchio corallino, l’aquila reale e il muflone.

Lungo i sentieri proposti in questo itinerario, è possibile inoltre osservare i segni della presenza dei carbonai e sostare presso gli antichi ovili (pinnettos). Da segnalare, infine, le viste mozzafiato offerte dai numerosi tratti oltre quota 900m s.l.m. sulle creste del Montalbo.
 

I PINNETTOS

I Pinnettos sono originali costruzioni in pietra e legno che per secoli sono state le dimore solitarie dei pastori della Sardegna, attorno alle quali venivano allevati capre, pecore e maiali. Queste strutture ricordano quella che un tempo era la vita dei pastori, governata dal ritmo della natura e delle stagioni. 

La struttura principale, chiamata Su Pinnettu o Su Barraccu, in base alla variante linguistica, era composta da un muro perimetrale a secco e sormontata da un tetto a cono rovesciato composto da travi, rami di leccio e ginepro, foderato con frasche e foglie. L'interno del Pinnettos è costituito da un focolare centrale, probabilmente su esempio del focolare delle capanne nuragiche, chiamato Su foghile, mentre alcuni ripiani laterali, servivano al pastore per riporre gli strumenti di lavoro e i prodotti tipici lavorati, come le forme di pecorino e il prosciutto. I Pinnettos sono spesso affiancati ad una piccola costruzione, utilizzata come ripostiglio per gli attrezzi più ingombranti, e da un recinto per il gregge chiamato Sa corte, a sua volta affiancato da piccoli spazi, chiamati Cherinas, utilizzati per il ricovero dei capretti. La porcilaia, invece, aveva la forma di una casetta rettangolare dotata di un recinto.

 

IL MONTALBO

Bastione calcareo lungo una ventina di chilometri, il Monte Albo ha una tipica forma allungata e imponente che domina il territorio storico delle Baronie. Il rilievo calcareo risale al mesozoico ed è ricco di bianche gole e grotte. Caratterizzato da versanti verticali, tagliato da burroni profondi, raggiunge la massima altezza con le vette di Punta Catirina e Punta Turuddò che superano i 1050 metri. Tutta la zona conserva e mantiene esempi significativi della macchia mediterranea ed endemismi tipici. Il territorio è abitato da diverse specie faunistiche come, il geotritone del Montalbo il muflone, il gracchio corallino, il corvo imperiale, il gatto selvatico e la martora. In alcuni periodi dell'anno vi nidifica anche l'aquila reale. Notevole è l'inghiottitoio di Tumba ‘e Nurrai che si trova fra Punta Catirina e Punta Turuddò. 

Nell'imponente rilievo di Punta Catirina si apre la grotta di Janna Manna, lunga circa 200 m, che si trova a poca distanza da quella di Omines Agrestes. Nel Monte Albo è documentata la presenza umana a partire dal neolitico, con la domus de janas di Mannu 'e Gruris che presenta una porta scalpellata con quattro celle interne. Diverse sono le grotte presenti in tutto il massiccio che sono state utilizzate dall'uomo come rifugi naturali. Una di queste è la grotta di Bona Fraule nel comune di Siniscola, dove il ritrovamento di materiale pregiato come spade e pugnali di ferro fa pensare ad una sua utilizzazione come luogo di culto. Il Monte Albo ricade principalmente nei comuni di Siniscola e Lula, questi sono raggiungibili percorrendo la Strada statale n. 131 D.C.N. e seguendo le relative indicazioni.

Itinerary roadbook

Lenght 17.000 m

Carta 1. Baronie e Montalbo (unita 2).gpx

Total elevation gain 1 325 metri

Geographical area Baronie e Montalbo

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