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Accessible trails

1 pathway

Sentieri per tutti...in questa categoria rientrano i sentieri progettati o riadattati perchè il contatto con l'ambiente naturale sia sempre di stimolo al miglioramento della vita personale di chiunque, con attenzione alle condizioni di disabilità motoria, sensoriale o della sfera psichica e relazionale...

Rio Ermolinos.jpg

Results

CMSB – Tappa 15: DA MARGANAI A DOMUSNOVAS-MUSEI

Questa tappa attraversa un'area in cui le attività minerarie del passato hanno lasciato,  immerse in una natura bellissima, importanti testimonianze architettoniche.

Una parte del percorso, quasi 800 m,  si sviluppa sottoterra in quanto attraversa, da nord a sud, la grotta di San Giovanni  la seconda cavità carsica europea un tempo transitabile dalle auto e dai camion ed oggi percorribile solo a piedi, a cavallo e in bicicletta.

Notevole anche il sito nuragico di Sa Domu ‘e S’Orku a Domusnovas.

Il percorso è relativamente facile, tuttavia le ripide discese lungo i tornanti delle mulattiere nella prima parte della tappa richiedono una particolare attenzione.

ATTENZIONE: Per attraversare la Grotta di San Giovanni è necessario presentarsi all'ingresso nord, suonare il campanello e qualificarsi come pellegrini del CMSB, un operatore arriverà ad aprire. La grotta è aperta dalle 9:00 alle 18:00, altrimenti è presente una variante  che consente di passare dall'esterno della grotta.

Informazioni utili

La tappa presenta una difficoltà media a causa  delle ripide discese lungo i tornanti delle mulattiere nella prima parte della tappa. Il percorso ha una lunghezza di 16,6 km, percorribili in 5 ore e 30 minuti e un  dislivello  in salita di 596 m e in discesa  di 1187 m.
PER LE INFORMAZIONI AGGIORNATE, CONSULTA LA SCHEDA DELLA TAPPA, SUL SITO UFFICIALE 

Il Cammino Minerario di Santa Barbara

Si tratta del primo, tra i cammini sardi, ad essere stato iscritto al registro istituito dalla Regione Sarda nel 2012 con DGR48/9 ("Registro dei cammini di Sardegna, degli itinerari religiosi e dello spirito"). Attualmente è gestito dall'omonima Fondazione.

LA STORIA DEL PROGETTO

L’idea di costruire un itinerario nell’area più estesa e rappresentativa del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, il Sulcis-Iglesiente-Guspinese, riscoprendo gli antichi cammini minerari oggi in gran parte abbandonati, è nata dai volontari dell’Associazione ONLUS Pozzo Sella Per il Parco Geominerario a seguito della grande partecipazione dei cittadini alle escursioni organizzate dalla stessa associazione dopo aver reso fruibili numerosi percorsi minerari.

Con il Cammino Minerario di Santa Barbara si vuole perseguire l’obiettivo di tramandare la memoria degli uomini che nei secoli e nei millenni passati hanno realizzato e percorso gli antichi cammini minerari con il piacere di riscoprire a passo lento la bellezza del territorio.

Un Protocollo d’intesa è stato sottoscritto tra i Comuni di Iglesias, Buggerru, Fluminimaggiore, Arbus, Guspini, Gonnosfanadiga, Villacidro, Domusnovas, Musei, Villamassargia. Narcao, Nuxis, Santadi, Piscinas, Giba, Masainas, San Giovanni Suergiu, Sant’Antioco, Carbonia e Gonnesa, le Diocesi di Iglesias e di Ales Terralba, le Province di Carbonia Iglesias e del Medio Campidano, il Consorzio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, l’ANCI SARDEGNA e l’Associazione Pozzo Sella: si tratta di un  partenariato per la costruzione e la gestione dell’itinerario storico, culturale, ambientale e religioso denominato “Cammino Minerario di Santa Barbara”.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI, DETTAGLI E INFO AGGIORNATE SULLE TAPPE

Si consiglia di consultare il sito ufficiale del cammino: www.camminominerariodisantabarbara.org/

Lenght 16.600 m

Links

CMSB tappa-15-da-marganai-musei.gpx

Total elevation gain 433 metri

Roadbook

La prima parte del  percorso è contrassegnato da ripide discese lungo i tornanti delle mulattiere che richiedono una particolare attenzione.  Alla fine della discesa si arriva alla grotta di San Giovanni. 

Geographical area Iglesiente

Elevation gain 596 metri

Negative elevation 1187 metri

CMSB – STAGE 16 - FROM DOMUSNOVAS-MUSEI TO ORBAI

While crossing the Cixerri valley, you walk through the agro-pastoral farms of this fertile plain to reach the S'Ortu Mannu natural park, where you can admire some majestic centuries-old olive trees.

The climb up the hills takes you to the Monte Cadelano forest complex, which houses the mining village of Orbai and the abandoned plants of the old mining activity.

Safety and useful tips

After you go past Musei and arrive at the Station of Villamassargia, you need to cross the SP87 road after the overpass to the SS 130. Pay attention to vehicular traffic.

As you arrive in Villamassargia, you have to walk through the residential area, therefore make sure to pay attention to urban traffic.

The route then proceeds to Orbai without any particular difficulties.

If it is not possible to spend the night in Orbai (the Posada is still being set up), you can proceed towards Rosas (arrival of the next stage) by taking the alternative route, which considerably shortens the route of Stage 17.

If you are willing to take this alternative route, it should be remembered that, if you start from Musei, it becomes challenging in any case, given the length to be covered in order to arrive directly in Rosas (24.4 Km), therefore it is advisable to prepare adequately or decide to stay overnight and start from Villamassargia.

HOSPITALITY INFORMATION

The mining village of Orbai has been restored and the old miners' houses will soon be used to host hikers-pilgrims.

For updates on the availability of the structure, contact the Santa Barbara Mining Path Foundation (0781 24132).

While waiting for this service to be activated, two possibilities are suggested:

  • continue on the same day for the next stage, which can be reached in about 5 hours, finding hospitality in the mining village of Rosas;
  • interrupt the stage in S'Ortu Mannu dedicating the afternoon to a stop in the homonymous Natural Park.
Informazioni utili

The stage presents a medium difficulty due to its mainly uphill development. The route has a length of 16.8 km which can be covered in 5 hours and 30 minutes and an uphill difference in height of 530 m and a downhill difference of 323 m.

FOR UPDATED INFORMATION, CONSULT THE STAGE SHEET ON THE OFFICIAL WEBSITE

Lenght 16.800 m

Links

CMSB tappa-16-da-musei-orbai.gpx

Total elevation gain 514 metri

Geographical area Iglesiente

Elevation gain 530 metri

Negative elevation 323 metri

CMSB – TAPPA 16: DA DOMUSNOVAS-MUSEI A ORBAI

La tappa si sviluppa attraverso la valle del Cixerri dove si procede in una fertile pianura, nella quale sono presenti numerose aziende agropastorali, fino ad arrivare al parco naturale di S’Ortu Mannu, dove si possono ammirare maestosi ulivi secolari.

Attraversata la zona in pianura si risale verso  le colline e il complesso forestale di Monte Cadelano, che ospita il villaggio minerario di Orbai con i suoi impianti abbandonati testimoni della passata attività estrattiva mineraria.

INFORMAZIONI OSPITALITA'

Il villaggio minerario di Orbai è stato restaurato e le antiche abitazioni dei minatori saranno presto destinate all’ospitalità degli escursionisti-pellegrini.

Per aggiornamenti sulla disponibilità della struttura contattare la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara (0781 24132).

In attesa che questo servizio sia attivato, si suggeriscono due possibilità:

  • proseguire nella stessa giornata per la tappa successiva, che è possibile raggiungere in circa 5 ore, trovando ospitalità nel villaggio minerario di Rosas;
  • interrompere la tappa in località S’Ortu Mannu dedicando il pomeriggio alla sosta nell’omonimo Parco Naturale.
Informazioni utili

La tappa presenta una difficoltà media a causa del suo sviluppo in prevalenza in salita. Il percorso ha una lunghezza di 16,8  km percorribili in 5 ore e 30 minuti e un  dislivello  in salita di 530 m e in discesa  di 323 m.
PER LE INFORMAZIONI AGGIORNATE, CONSULTA LA SCHEDA DELLA TAPPA, SUL SITO UFFICIALE 

Il Cammino Minerario di Santa Barbara

Si tratta del primo, tra i cammini sardi, ad essere stato iscritto al registro istituito dalla Regione Sarda nel 2012 con DGR48/9 ("Registro dei cammini di Sardegna, degli itinerari religiosi e dello spirito"). Attualmente è gestito dall'omonima Fondazione.

LA STORIA DEL PROGETTO

L’idea di costruire un itinerario nell’area più estesa e rappresentativa del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, il Sulcis-Iglesiente-Guspinese, riscoprendo gli antichi cammini minerari oggi in gran parte abbandonati, è nata dai volontari dell’Associazione ONLUS Pozzo Sella Per il Parco Geominerario a seguito della grande partecipazione dei cittadini alle escursioni organizzate dalla stessa associazione dopo aver reso fruibili numerosi percorsi minerari.

Con il Cammino Minerario di Santa Barbara si vuole perseguire l’obiettivo di tramandare la memoria degli uomini che nei secoli e nei millenni passati hanno realizzato e percorso gli antichi cammini minerari con il piacere di riscoprire a passo lento la bellezza del territorio.

Un Protocollo d’intesa è stato sottoscritto tra i Comuni di Iglesias, Buggerru, Fluminimaggiore, Arbus, Guspini, Gonnosfanadiga, Villacidro, Domusnovas, Musei, Villamassargia. Narcao, Nuxis, Santadi, Piscinas, Giba, Masainas, San Giovanni Suergiu, Sant’Antioco, Carbonia e Gonnesa, le Diocesi di Iglesias e di Ales Terralba, le Province di Carbonia Iglesias e del Medio Campidano, il Consorzio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, l’ANCI SARDEGNA e l’Associazione Pozzo Sella: si tratta di un  partenariato per la costruzione e la gestione dell’itinerario storico, culturale, ambientale e religioso denominato “Cammino Minerario di Santa Barbara”.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI, DETTAGLI E INFO AGGIORNATE SULLE TAPPE

Si consiglia di consultare il sito ufficiale del cammino: www.camminominerariodisantabarbara.org/

Lenght 16.800 m

Links

CMSB tappa-16-da-musei-orbai.gpx

Total elevation gain 514 metri

Roadbook

Dalla valle del Cixerri dove si procede tra numerose aziende agropastorali presenti in questa fertile pianura, fino al parco naturale di S’Ortu Mannu, dove si possono ammirare maestosi ulivi secolari. Al centro del parco, all’interno di una staccionata circolare, si trova  sa Reina (la regina), un ulivo di circa 900 anni di dimensioni impressionanti con un fusto di 16 metri di circonferenza considerato uno tra gli ulivi più grandi del Mediterraneo.

Geographical area Iglesiente

Elevation gain 530 metri

Negative elevation 323 metri

Sorgono, the plateau of the Nuraghes. Between history and nature

Access 

Take the SS 128, which is the main road of the inhabited centre of Sorgono. At the same level of the Cantina Sociale del Mandrolisai, on the opposite side of the road, wooden signs indicate some archaeological sites. You then follow Via Emilia, turning left at a large fork where you come to another signpost indicating Sentiero Escursionistico (Hiking Trail). Continue along the asphalt road for about 4 km until you come to a sign on the right indicating the Nuraghe Lò. You can park the car here. 

Nuraghe Lò 

You turn right uphill along a small dirt road, immersed in an Oak forest. After a short stretch, on the left, the beautiful nuragic tower stands out, built on a rocky outcrop formation and placed in a n elevated position. The plan of the structure is slightly elliptical and has the peculiarity of having an architraved window placed at the end of a slightly curved corridor that is in a mirror-image position to the entrance. 

Santu Loisu 

You descend back to the asphalt road, soon encountering a sign marking the entrance to the forestry yard, which also houses a beautiful nursery. You are now in the locality of Santu Loisu and enter a plot of land to the left of the road, where there are two buildings belonging to a mountain colony and a natual spring. On the right, a small path leads to the domus de Janas of Santu Loisu, consisting of two small chambers at ground level and immersed in a beautiful wood. You return to the tarmac road, continuing for a few hundred metres until you come to an imperceptible bend to the left. On the left of the road, immersed in the woods, is the beautiful tower of Nuraghe Bardacolo, set in a dominant position. Although extremely high, from its summit you can enjoy a wide panorama. 

Nuraghe Orrubiu 

The route continues on the main road, now slightly downhill. On the right-hand side of the road after a long stretch through the beautiful oak forest. Just before an electrical transformer cabin you come to the sign for Nuraghe Orrubiu, on the right. The beautiful single tower is slightly raised on a ploughed field and owes its name to the reddish mosses that have colonised its beautiful granite stones. Continuing along the main road, you will come across another sign, also on the right, that would allow you to visit a giants' tomb. 

S’Incodine 

On the left-hand side of the road, before turning back, you will come across a ladder type style that provides access to a vast pastureland. Behind it, near a rocky prominence stands the monument known as S'Incodine (The Anvil), due to its characteristic shape. Not far away, but difficult to find, are the Domus de Janas of Perdonigheddu and the Cherbos nuraghe. You return to the car by the road followed on the outward journey.

Lenght 17.000 m

Sorgono.gpx

Total elevation gain 485 metri

Sorgono, l’altopiano dei Nuraghes. Tra storia e natura

Accesso 

Si percorre la SS 128 che costituisce la via principale del centro abitato di Sorgono. All’altezza della Cantina Sociale del Mandrolisai, sul lato opposto della strada, si individuano i cartelli in legno che indicano alcuni siti archeologici. Si percorre quindi la Via Emilia, prendendo poi a sinistra ad un grosso bivio dove si incontra un altro cartello che indica “Sentiero Escursionistico”. 

Si prosegue su strada asfaltata per circa 4 km, fino ad incontrare, sulla destra, il cartello che indica il nuraghe Lò

Qui si posteggia. 

Nuraghe Lò 

Si prende a destra in salita per una stradina bianca, immersi nel bosco di querce. Dopo un breve tratto, sulla sinistra, spicca la bella torre nuragica, costruita su uno spuntone roccioso e posto in posizione rilevata. La pianta del monumento è leggermente ellittica ed ha la particolarità di possedere una finestra architravata, posta al termine di un corridoio leggermente curvo che si trova in posizione speculare rispetto all’entrata. 

Santu Loisu 

Si ridiscende alla strada asfaltata, incontrando in breve un cartello che segna l’ingresso del cantiere forestale che ospita anche un bel vivaio. Si è in località Santu Loisu e si entra in un terreno alla sinistra della strada, dove si trovano due edifici appartenenti ad una colonia montana ed una sorgente. Sulla destra, un piccolo sentierino porta alle Domus de Janas di Santu Loisu, costituite da due piccole celle all’altezza del terreno ed immerse in un bel bosco. Si ritorna alla strada asfaltata, proseguendo per poche centinaia di metri fino ad incontrare una impercettibile curva a sinistra. Sulla sinistra della strada, immersa nel bosco, si trova la bella torre di Nuraghe Bardacolo, posta in posizione dominante. Anche se svettata, dalla sua cima si gode di un ampio panorama. 

Nuraghe Orrubiu 

Si riprende ancora sulla strada principale che va a sterrarsi, ora leggermente in discesa. Sulla destra della strada, dopo un lungo tratto nel bel querceto. Poco prima di una cabina di trasformazione elettrica si incontra il segnale per Nuraghe Orrubiu, sulla destra. Il bel mono-torre è leggermente rilevato su un campo arato e deve il suo nome ai muschi rossicci che ne hanno colonizzato le belle pietre granitiche. Continuando sulla strada principale si incontra un’altra indicazione, sempre sulla destra, che permetterebbe di visitare una tomba dei giganti

S’Incodine 

A sinistra della strada, prima di tornare indietro, si incontra uno scalandrino che permette di accedere a un vasto pascolo. Alle sue spalle, presso un risalto roccioso, si trova il monumento noto come S’Incodine, per la sua forma caratteristica. Non lontane, ma di difficile reperimento, si trovano le Domus de Janas di Perdonigheddu ed il nuraghe Cherbos. Si ritorna all’auto per la strada seguita all’andata

Lenght 17.000 m

Sorgono.gpx

Total elevation gain 485 metri

Carta 1. Baronie e Montalbo

About the territory

The territory of the Baronie runs from the limestone chain of Montalbo to the massif of Tuttavista, an area marked by streams and rivers such as the Isalle and the Cedrino and wide alluvial plains.

Map No. 1 (Baronie) suggests an itinerary in the Baronie territory, based on three trails.

In this aera, the Montalbo range is especially important for its natural heritage. Thanks to its environmental characteristics and good conservation status, it is home to a number of rare and endemic animal and plant species, including the Santolina corsica, the Lactuca longidentata, the Monte Albo cave salamander, the red-billed chough, the golden eagle and the mouflon.

Along the walking routes proposed in this itinerary, you can also find ancient charcoal pits and make a stop at the old sheepfolds (pinnettos). You will also enjoy the stunning views offered by the numerous stretches at altitudes above 900m a.s.l. on the ridges of the Montalbo massif.


 The Pinnetos

The Pinnettos are original stone and wood huts which for many centuries were the solitary shelters of the Sardinian shepherds, around which they raised their goats, sheep and pigs. These huts are a testimonial to the old life of the shepherds, governed by the rhythms of nature and the seasons. The main building, called Su Pinnettu or Su Barracu, according to the area, consists of a dry-stone circular wall surmounted by a cone-shaped roof made of holm oak and juniper planks and branches, lined with smaller branches and leaves. Inside, it has a central fireplace, probably very similar to the fireplaces of the ancient nNuragic huts, called Su Foghile, while a series of shelves along the wall served to store the shepherds’ tools and the products of their work, such as wheels of cheese and hams. Su Pinnettu is often flanked by a smaller hut used as a toolshed, surrounded by a dry stone pen for holding the sheep, called Sa corte; the pen also included smaller enclosures, called Cherinas, used to hold baby goats. The pigsty, on the other hand, consisted of a low rectangular hut with an enclosure.

 

Montalbo

A limestone bastion about 20 km long, Monte Albo with its distinctive long and imposing profile, overlooks the historical territory of the Baronie. This limestone massif dates back to the Mesozoic and is rich in white stone ravines and caves. Characterised by steep slopes, cut by deep ravines, it reaches its maximum height with the peaks of Punta Catirina and Punta Turuddò, which exceed 1050 m. a.s.l. The entire area preserves and maintains significant examples of the Mediterranean maquis and local endemic flora. The area is inhabited by many animal species such as the Montalbo cave salamander, the mouflon, the red-billed chough, the common raven, the wildcat and the marten. At certain times of the year, the golden eagle nests there. An impressive sight is  the sinkhole of Tumba ’e Nurrai, located between Punta Catirina and Punta Turuddò. In the imposing summit of Punta Catirina opens the cave of Janna Manna, about 200 m long, which lies at a short distance from that of Omines Agrestes. On the Monte Albo, human presence has been documented since the Neolithic period, with the domus de janas of Mannu ‘e Gruris, rock-cut chamber tombs with a carved door frame and four cells.  Throughout the massif there are many caves that were used in prehistoric times as natural shelters. One of these is the cave of Bona Fraule, in the municipality of Siniscola, where valuable objects such as swords and iron daggers have been found, suggesting that it was used as a place of worship. Monte Albo falls mainly within the municipalities of Siniscola and Lula, which can be reached via State Road 131 D.C.N. and following the road signs from there.

Itinerary roadbook

Lenght 17.000 m

itinerario MOntalbo Carta 1 anno 2010.gpx

Total elevation gain 1 325 metri

Geographical area Baronie e Montalbo

Carta 1. Baronie e Montalbo

Premessa

Questo percorso rappresenta la concatenazione di 3 vecchi sentieri realizzati nel 2010, per i quali l'iscrizione nel catasto sentieri della R.E.S. potrebbe produrre delle variazioni al tracciato, che sono in corso. Resta tuttavia un discreto itinerario, impegnativo e lungo, per visitare il Montalbo

Inquadramento territoriale

Il territorio delle Baronie spazia dalla catena calcarea del Montalbo sino al massiccio del Tuttavista, in un’area caratterizzata da corsi d’acqua come l’Isalle e il Cedrino e vaste pianure alluvionali.

Nella carta n.1 (Baronie) è proposto un itinerario sul territorio delle Baronie, basato su tre sentieri.

In questo contesto il Montalbo riveste un ruolo di fondamentale importanza dal punto di vista naturalistico. Per le sue caratteristiche ambientali e per il suo buono stato di conservazione ospita numerose specie di flora e fauna rare ed endemiche tra cui la Santolina corsica, la Lactuca longidentata, il geotritone del Montalbo, il gracchio corallino, l’aquila reale e il muflone.

Lungo i sentieri proposti in questo itinerario, è possibile inoltre osservare i segni della presenza dei carbonai e sostare presso gli antichi ovili (pinnettos). Da segnalare, infine, le viste mozzafiato offerte dai numerosi tratti oltre quota 900m s.l.m. sulle creste del Montalbo.
 

I PINNETTOS

I Pinnettos sono originali costruzioni in pietra e legno che per secoli sono state le dimore solitarie dei pastori della Sardegna, attorno alle quali venivano allevati capre, pecore e maiali. Queste strutture ricordano quella che un tempo era la vita dei pastori, governata dal ritmo della natura e delle stagioni. 

La struttura principale, chiamata Su Pinnettu o Su Barraccu, in base alla variante linguistica, era composta da un muro perimetrale a secco e sormontata da un tetto a cono rovesciato composto da travi, rami di leccio e ginepro, foderato con frasche e foglie. L'interno del Pinnettos è costituito da un focolare centrale, probabilmente su esempio del focolare delle capanne nuragiche, chiamato Su foghile, mentre alcuni ripiani laterali, servivano al pastore per riporre gli strumenti di lavoro e i prodotti tipici lavorati, come le forme di pecorino e il prosciutto. I Pinnettos sono spesso affiancati ad una piccola costruzione, utilizzata come ripostiglio per gli attrezzi più ingombranti, e da un recinto per il gregge chiamato Sa corte, a sua volta affiancato da piccoli spazi, chiamati Cherinas, utilizzati per il ricovero dei capretti. La porcilaia, invece, aveva la forma di una casetta rettangolare dotata di un recinto.

 

IL MONTALBO

Bastione calcareo lungo una ventina di chilometri, il Monte Albo ha una tipica forma allungata e imponente che domina il territorio storico delle Baronie. Il rilievo calcareo risale al mesozoico ed è ricco di bianche gole e grotte. Caratterizzato da versanti verticali, tagliato da burroni profondi, raggiunge la massima altezza con le vette di Punta Catirina e Punta Turuddò che superano i 1050 metri. Tutta la zona conserva e mantiene esempi significativi della macchia mediterranea ed endemismi tipici. Il territorio è abitato da diverse specie faunistiche come, il geotritone del Montalbo il muflone, il gracchio corallino, il corvo imperiale, il gatto selvatico e la martora. In alcuni periodi dell'anno vi nidifica anche l'aquila reale. Notevole è l'inghiottitoio di Tumba ‘e Nurrai che si trova fra Punta Catirina e Punta Turuddò. 

Nell'imponente rilievo di Punta Catirina si apre la grotta di Janna Manna, lunga circa 200 m, che si trova a poca distanza da quella di Omines Agrestes. Nel Monte Albo è documentata la presenza umana a partire dal neolitico, con la domus de janas di Mannu 'e Gruris che presenta una porta scalpellata con quattro celle interne. Diverse sono le grotte presenti in tutto il massiccio che sono state utilizzate dall'uomo come rifugi naturali. Una di queste è la grotta di Bona Fraule nel comune di Siniscola, dove il ritrovamento di materiale pregiato come spade e pugnali di ferro fa pensare ad una sua utilizzazione come luogo di culto. Il Monte Albo ricade principalmente nei comuni di Siniscola e Lula, questi sono raggiungibili percorrendo la Strada statale n. 131 D.C.N. e seguendo le relative indicazioni.

Itinerary roadbook

Lenght 17.000 m

Carta 1. Baronie e Montalbo (unita 2).gpx

Total elevation gain 1 325 metri

Geographical area Baronie e Montalbo

Contiene carte
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