CMSB – TAPPA 16: DA DOMUSNOVAS-MUSEI A ORBAI
La tappa si sviluppa attraverso la valle del Cixerri dove si procede in una fertile pianura, nella quale sono presenti numerose aziende agropastorali, fino ad arrivare al parco naturale di S’Ortu Mannu, dove si possono ammirare maestosi ulivi secolari.
Attraversata la zona in pianura si risale verso le colline e il complesso forestale di Monte Cadelano, che ospita il villaggio minerario di Orbai con i suoi impianti abbandonati testimoni della passata attività estrattiva mineraria.
INFORMAZIONI OSPITALITA'
Il villaggio minerario di Orbai è stato restaurato e le antiche abitazioni dei minatori saranno presto destinate all’ospitalità degli escursionisti-pellegrini.
Per aggiornamenti sulla disponibilità della struttura contattare la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara (0781 24132).
In attesa che questo servizio sia attivato, si suggeriscono due possibilità:
- proseguire nella stessa giornata per la tappa successiva, che è possibile raggiungere in circa 5 ore, trovando ospitalità nel villaggio minerario di Rosas;
- interrompere la tappa in località S’Ortu Mannu dedicando il pomeriggio alla sosta nell’omonimo Parco Naturale.
La tappa presenta una difficoltà media a causa del suo sviluppo in prevalenza in salita. Il percorso ha una lunghezza di 16,8 km percorribili in 5 ore e 30 minuti e un dislivello in salita di 530 m e in discesa di 323 m.
PER LE INFORMAZIONI AGGIORNATE, CONSULTA LA SCHEDA DELLA TAPPA, SUL SITO UFFICIALE
Il Cammino Minerario di Santa Barbara
Si tratta del primo, tra i cammini sardi, ad essere stato iscritto al registro istituito dalla Regione Sarda nel 2012 con DGR48/9 ("Registro dei cammini di Sardegna, degli itinerari religiosi e dello spirito"). Attualmente è gestito dall'omonima Fondazione.
LA STORIA DEL PROGETTO
L’idea di costruire un itinerario nell’area più estesa e rappresentativa del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, il Sulcis-Iglesiente-Guspinese, riscoprendo gli antichi cammini minerari oggi in gran parte abbandonati, è nata dai volontari dell’Associazione ONLUS Pozzo Sella Per il Parco Geominerario a seguito della grande partecipazione dei cittadini alle escursioni organizzate dalla stessa associazione dopo aver reso fruibili numerosi percorsi minerari.
Con il Cammino Minerario di Santa Barbara si vuole perseguire l’obiettivo di tramandare la memoria degli uomini che nei secoli e nei millenni passati hanno realizzato e percorso gli antichi cammini minerari con il piacere di riscoprire a passo lento la bellezza del territorio.
Un Protocollo d’intesa è stato sottoscritto tra i Comuni di Iglesias, Buggerru, Fluminimaggiore, Arbus, Guspini, Gonnosfanadiga, Villacidro, Domusnovas, Musei, Villamassargia. Narcao, Nuxis, Santadi, Piscinas, Giba, Masainas, San Giovanni Suergiu, Sant’Antioco, Carbonia e Gonnesa, le Diocesi di Iglesias e di Ales Terralba, le Province di Carbonia Iglesias e del Medio Campidano, il Consorzio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, l’ANCI SARDEGNA e l’Associazione Pozzo Sella: si tratta di un partenariato per la costruzione e la gestione dell’itinerario storico, culturale, ambientale e religioso denominato “Cammino Minerario di Santa Barbara”.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI, DETTAGLI E INFO AGGIORNATE SULLE TAPPE
Si consiglia di consultare il sito ufficiale del cammino: www.camminominerariodisantabarbara.org/
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Roadbook
Dalla valle del Cixerri dove si procede tra numerose aziende agropastorali presenti in questa fertile pianura, fino al parco naturale di S’Ortu Mannu, dove si possono ammirare maestosi ulivi secolari. Al centro del parco, all’interno di una staccionata circolare, si trova sa Reina (la regina), un ulivo di circa 900 anni di dimensioni impressionanti con un fusto di 16 metri di circonferenza considerato uno tra gli ulivi più grandi del Mediterraneo.
Oltrepassato il Parco si comincia a salire verso le colline fino al villaggio minerario di Orbai nel complesso forestale di Monte Cadelano. Il piccolo villaggio e la laveria furono costruiti nel 1872. La miniera fu chiusa e la concessione fu ritenuta definitivamente decaduta nel 1968. Oggi sono visibili i resti di laveria e del forno mentre le strutture del villaggio, uffici direzionali e le casette dei minatori, sono state recentemente restaurate.