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Accessible trails

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Sentieri per tutti...in questa categoria rientrano i sentieri progettati o riadattati perchè il contatto con l'ambiente naturale sia sempre di stimolo al miglioramento della vita personale di chiunque, con attenzione alle condizioni di disabilità motoria, sensoriale o della sfera psichica e relazionale...

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Monumento Naturale di Texile di Aritzo

Su Texile, o meglio il Tacco di Texile, è un rilievo calcareo giurassico, con vertiginose pareti a strapiombo, situato su un rilievo conico formato da rocce scistose paleozoiche. Il tacco, costellato di cavità carsiche, appare fortemente inclinato sul versante della valle del Rio S'Iscara. Le sue dimensioni sono notevoli. La superficie è di 0,8 ettari, con un diametro che 1 varia tra i 50 e i 70 metri. La cima raggiunge un'altitudine di 974 metri.   

Texile è uno dei testimoni dell'antica copertura calcarea giurassica, risparmiata dall'erosione. Il blocco è profondamente fessurato, con esemplari di leccio radicati nelle spaccature. Texile, come gli altri tacchi, ospita una flora calcifila prevalentemente sempreverde, che contrasta con quella delle valli e delle montagne circostanti, dove la foresta è formata principalmente da specie decidue. Qui il leccio sale a un'altitudine insolita nel massiccio del Gennargentu. Altri elementi naturali vicini sono Su Campanili di Gadoni, proposto come monumento naturale, e la grotta Su Stampu 'e su Tùrrunu vicino a Seulo. Nella località Riu Brebegargius di Gadoni si trovano fossili siluriani.

La morfologia di Texile è tipica anche di altri rilievi della regione circostante, come il Tònneri di Belvì, indicato nella cartografia come Pitzu 'e Pranu (846 m), e il Tònneri di Tonara, che insieme rappresentano le propaggini di altopiani calcarei che si ampliano verso Sud. Il paesaggio varia considerevolmente a seconda dell'altitudine, dell'esposizione e della pendenza dei versanti della valle. Le aree boschive si estendono principalmente sui pendii più ripidi, mentre le creste arrotondate sono prevalentemente pascoli. L'originaria foresta di lecci è stata in parte sostituita da castagneti e noccioleti. Nei fondovalle si trovano alcuni imponenti esemplari di noce. Nelle aree circostanti sono presenti progetti di rimboschimento con conifere.

Inoltre, sono presenti tracce di insediamenti dal Neolitico all'età nuragica: il Nuraghe Su Nuracciolu, la tomba dei giganti vicino al Rio Melanusé e le domus de janas lungo il Rio su Frusci. In località Gidilao, tra Aritzo e Belvì, fu rinvenuto un ripostiglio di monete puniche, mentre vicino a Texile furono trovate monete romane del I e II secolo d.C., attualmente conservate presso il Museo Sanna di Sassari. Questa località, una nota meta escursionistica, è facilmente raggiungibile tramite un sentiero pedonale di 1,5 km che parte dalla SS 295, al km 20,300, con un dislivello di circa 100 metri

trekking - waypoint

Geographical area Barbagia

Is Muralleddas - Texile (punto di partenza T-521)

Il punto di partenza è posto in prossimità del centro abitato di Meana Sardo, il quale è servito da mezzi pubblici.

Il Centro agropastorale barbaricino, al centro della Sardegna, caratterizzato da tradizioni secolari, antichi edifici di culto, un importante sito nuragico e buon cibo.

Si distende in posizione panoramica ai piedi del monte Sant’Elia, ai margini sud-occidentali del massiccio del Gennargentu. Meana Sardo è un paese di meno di duemila abitanti della Barbagia di Belvì, le cui prime notizie storiche risalgono al XII secolo. Il suo spirito conviviale e ospitale è espresso ogni anno, a inizio ottobre, da Domos Antigas, evento del circuito Autunno in Barbagia. Da non perdere, a fine giugno, è la sagra del formaggio (durante la festa di san Giovanni): gusterai pecorino e altri formaggi tradizionali.

Al centro, in cima a una scalinata, si erge la parrocchiale di san Bartolomeo apostolo, costruita a fine XVI secolo su un più antico edificio citato in un documento del 1341, di cui non rimane traccia. Il patrono è celebrato a fine agosto. Mentre la chiesa di san Salvatore risale forse al XV secolo. La piccolissima chiesa di sant’Antonio è sede, a metà gennaio, dei fuochi di sant’Antonio abate, accompagnati da dolci e vini.

Il territorio è caratterizzato da aspre montagne e colline coltivate a vigneti ed è ricco di bellezze naturali, come Funtana Casida, Bruncu Sant’Elia e i boschi di Ortuabis e su Melone. Non mancano testimonianze di tradizione pastorale, come is pinnazzus, antichi ricoveri in pietra. L’area fu abitata dalla preistoria: numerose, soprattutto, le testimonianze dell’età del Bronzo. Le due maggiori eredità sono il nuraghe Maria Incantada e, soprattutto, a sei chilometri dal paese, in su Planu (oltre 700 metri d’altitudine), il nuraghe Nolza, studiato dal ‘padre’ degli archeologi sardi Giovanni Lilliu. La struttura, che richiama il famoso su Nuraxi di Barumini, è formata da quattro torri angolari unite da bastioni e da una torre centrale alta oggi 13 metri.

Continua a leggere: https://www.sardegnaturismo.it/it/esplora/meana-sardo

Geographical area Barbagia

Is Muralleddas - Texile (punto di arrivo T-521)

Il punto di arrivo è posto in prossimità del centro abitato di Aritzo, costeggiando il tacco Su Meseddu de Texile, fino a raggiungere la Strada Provinciale n. 295, in località “Genna Entu”.

Aritzo, borgo di montagna cinto da foreste al centro della Sardegna, un tempo sede del commercio della neve, oggi centro turistico con tradizioni artigiane e culinarie.

Tra paesaggi fiabeschi nel cuore dell’aspro massiccio del Gennargentu, si erge a 800 metri d’altitudine, in una dolce vallata ricoperta di foreste. Aritzo, paese di mille e 300 abitanti della Barbagia di Belvì, distante 70 chilometri da Nuoro, è centro di villeggiatura, grazie a natura incontaminata, aria salubre e una miriade di sorgenti d’acqua leggera: le più frequentate sono is Alinos e la funtana de sant’Antoni.

A sant’Antonio da Padova è dedicata anche una chiesetta quattrocentesca in campagna. Nel borgo case con facciate in pietra e balconi in legno o ferro battuto si affacciano su stradine lastricate, accese dai riflessi del sole. Al centro si erge la parrocchiale di san Michele arcangelo, la cui parte più antica risale all’anno mille. Il restauro del 1917 le ha conferito eleganza e maestosità, lasciando intatte le parti gotico-aragonesi (XIV-XV). All’interno custodisce una miriade di opere d’arte: dipinti, statue, organo settecentesco e altare in marmi policromi. All’esterno su Bastione si affaccia su boschi di castagni e noccioli, dove scegliere tra escursioni a piedi o a cavallo, alla scoperta del monumento naturale Texile, roccia ‘dolomitica’ a forma di fungo e delle domus de Janas di is Forros a Mont’e Susu.

Continua a leggere: https://www.sardegnaturismo.it/it/esplora/aritzo

Geographical area Barbagia

Texile Trail (T-521A Arrival Point)

The trail, notable for its panoramic views, arrives near the town center of Aritzo and is easily accessible thanks to the public transportation service.

Wonders of nature...

Geographical area Barbagia

Sentiero Texile (Punto di arrivo T-521A)

Il sentiero, notevole per i suoi panorami, arriva in prossimità del centro abitato di Aritzo ed è facilmente raggiungibile grazie al servizio dei mezzi pubblici

Meraviglie della Natura...

Geographical area Barbagia