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Accessible trails

1 pathway

Sentieri per tutti...in questa categoria rientrano i sentieri progettati o riadattati perchè il contatto con l'ambiente naturale sia sempre di stimolo al miglioramento della vita personale di chiunque, con attenzione alle condizioni di disabilità motoria, sensoriale o della sfera psichica e relazionale...

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Results

Tonara, i boschi. Le strade dei castagni

Accesso

Il centro abitato di Tonara è sovrastato dalla sua montagna e dai suoi bei boschi, un tempo costituiti prevalentemente da castagneti inframmezzati da piccoli orti. Si parte direttamente dal centro del paese, parcheggiando accanto al Municipio e dirigendosi verso la casa natale del Poeta Peppino Mereu, orgoglio tonarese e dell’Isola. Da qui si percorrono le vie XX Settembre, Via Angioy e poi via Galusé che porta alla sorgente omonima, cantata proprio dal poeta locale. Si è al limite estremo del borgo e dalla fonte incomincia una stradina pavimentata che si infila tra gli orti, ombreggiata da castagni e frutteti.

Gli orti

Come in tutti i centri dell’interno, la cintura di orti abbracciava il paese ma a Tonara, vista la forte pendenza dei versanti, questi erano terrazzati e sostenuti da murature a secco. Si rimane sulla strada principale con scarse pendenze, continuando anche quando questa si sterra sotto un fitto bosco. Superato un piccolo guado, al primo bivio che si incontra, si prende a sinistra in ripida salita per un viottolo di campagna circondato da muretti a secco, poi ancora a sinistra ad un incrocio a tre vie successivo. In quest’ultimo tratto si procede circondati dai castagneti che, sebbene oggi in parziale abbandono, costituiscono una ricchezza inestimabile di queste montagne.


Nel bosco

L’ultimo incrocio ha permesso di guadagnare una carrareccia silenziosa ed immersa nel bosco. Si passa subito accanto ad un deposito dell’acqua, proseguendo poi con improvvisi strappi in salita dove, talvolta, la vegetazione si apre permettendo ampie viste panoramiche verso occidente. La faticosa salita è sempre ben ombreggiata e ben presto si giunge a tre incroci in rapida successione, dove si prende inizialmente a sinistra, poi ancora a sinistra e infine a destra in salita, guadagnando una bella sterrata in località Morturasà. Qui si prende a sinistra, in leggera discesa.

I castagneti

La sterrata che si percorre è perfettamente tenuta e si tiene ai margini di una vasta area di rimboschimento. Ben presto però ai cedri ed ai pini neri larici si sostituisce l’albero protagonista di questa montagna: il castagno. Il bel bosco aperto, nel quale figurano alcuni grossi esemplari monumentali, racconta dell’importanza della selvicoltura per queste comunità.
Si passa accanto ad una sorgente, in secca nella stagione estiva, raggiungendo in breve una strada asfaltata: prendendo a sinistra, in discesa si ritornerebbe rapidamente in paese, ma è possibile svoltare a destra all’incrocio successivo per visitare poi la sorgente di Funtana ‘e s’Abe, ottima e fresca in tutte le stagioni, ideale per ristorarsi dopo la lunga camminata prima di rientrare, per le strette vie del centro, all’auto.

Itinerary roadbook

Lenght 4.700 m

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Total elevation gain 296 metri

Aritzo, Texile. The natural monument

Itinerary

Access 

You commence the walk from the centre of Aritzo by taking Via Garibaldi, easily reached in the lower part of the village, then turning left once you reach the small panoramic square of Sant'Antonio, from which you can clearly distinguish the rocky taccu of Texile on the other side of the valley, the destination of the excursion. You continue down a narrow lane that leaves the last houses behind, immediumtely entering terraced allotments, dense hazelnut groves and tall walnut trees, splendid in autumn for their intense foliage.

The springs 

The descent is interrupted at an opening near the Giaria spring. Here, the route continues initially slightly uphill and on a sometimes concreted road always in a beautiful wooded environment despite its proximity to the village. In addition, to the essences already observed, there are dense holly trees and splendid specimens of chestnut and alder. You come to a fork where you turn right, slightly downhill on a cobbled road, following the signs for the Funtana de Zia Albara. Another stretch through hazel groves and terraced allotments separates this junction from the beautiful spring. Take a right here, also meeting the signs for Texile. Gradually descend, first encountering a picnic area near which the monumental Addalcia pine, which unfortunately recently fell to the ground. At a ford, a last spring is finally encountered. 

Texile 

Once past the ford, the dirt road worsens slightly and begins to climb, making a wide hairpin bend but always remaining defined. Ignore minor detours occasionally encountering some signs for Texile and keeping to the south-west direction until one can clearly distinguish the limestone peak above, which is reached at the top of the ascent. The geological peculiarity of Texile is that, similar to many taccos in Ogliastra and the Barbagia di Belvì and Seulo, it is completely isolated from similar rocks and is an island completely unique to its surroundings, consisting as it does of limestone and resting on Palaeozoic schists. This has allowed a rare and peculiar flora to vegetate only on its walls, making Texile a treasure chest of biodiversity, which has therefore become an SCI area (Site of Community Importance) and strictly protected. For the more intrepid, a rocky gully allows access to the summit, from which an extraordinary view of Aritzo, Belvì, the Gennargentu peaks and the Uatzo valley can be admired. On the summit of the peak one can also find numerous ceramics from the proto-historic period, which testifies to ancient settlements or places of worship on the mountain. After a long panoramic rest, you finally return to the village by the same route as the outward journey.

Lenght 7.800 m

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Total elevation gain 420 metri

Aritzo, Texile, Il monumento naturale

Accesso

Si inizia a camminare dal centro abitato di Aritzo si prende la via Garibaldi, facilmente raggiungibile nella parte bassa del paese, svoltando poi a sinistra una volta raggiunta la piazzetta panoramica di Sant’Antonio, dalla quale si distingue chiaramente il taccu roccioso di Texile dall’altra parte della vallata, meta dell’escursione.

Si prosegue scendendo per uno stretto viottolo che si lascia le ultime case alle spalle, inoltrandosi subito tra orti terrazzati, fitti noccioleti o alti noci, splendidi in autunno per il loro intenso foliage.


Le sorgenti

La discesa si interrompe in uno slargo presso la sorgente di Giaria. Qui si prosegue inizialmente in leggera salita e su fondo talvolta pavimentato, sempre in bell’ambiente boscoso pur nella sua vicinanza al paese ed alle essenze già osservate si aggiungono i fitti agrifogli e splendidi esemplari di castagno ed ontano. Si incontra un bivio dove si prende a destra, in leggera discesa su strada selciata, seguendo le indicazioni per la Funtana de Zia Albara.

Ancora un tratto tra i noccioleti e gli orti terrazzati separa questo incrocio dalla bella sorgente. Qui si prende a destra, incontrando anche le indicazioni per Texile. Si scende gradualmente, incontrando prima un’area pic nic presso la quale era presente il pino monumentale di Addalcia, purtroppo rovinato al suolo recentemente. Presso un guado si incontra infine un’ultima sorgente.

Texile

Superato il guado la sterrata peggiora leggermente e comincia a salire, compiendo un ampio tornante ma rimanendo sempre evidente. Si trascurano deviazioni minori, incontrando saltuariamente alcune indicazioni per Texile e tenendo la direzione sudovest fino a distinguere chiaramente il picco calcareo soprastante che si raggiunge al culmine della salita.

La particolarità geologica di Texile è quella, simile a molti taccos dell’Ogliastra e della Barbagia di Belvì e Seulo, di essere completamente isolato da rocce simili, costituito com’è da calcari e poggiante sugli scisti paleozoici. Questo ha permesso ad una flora rara e peculiare di vegetare solo sulle sue pareti, rendendo Texile uno scrigno di biodiversità, divenuto perciò area SIC e rigorosamente protetto.

Per i più intrepidi, un canalino roccioso permette di accedere alla sommità da cui si ammira una vista straordinaria su Aritzo, Belvì, le vette del Gennargentu e la vallata di Uatzo. Sulla sommità del picco si ritrovano inoltre numerose ceramiche di epoca protostorica a segnalare antichissimi insediamenti o luoghi di culto sulla montagna.

Dopo una lunga sosta panoramica si ritorna infine in paese per la stessa via dell’andata.

Lenght 7.800 m

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Total elevation gain 420 metri

Atzara, Su Caminu ‘e i’Bingias. In the ancient landscape of wine

Access 

This simple cycle route starts from the centre of the village in Mandrolisai, known for its beautiful territory and above all for the very high quality of its grapes and wines. Together with Sorgono, it possesses the only Sardinian landscape registered in the national register of Historic Rural Landscapes (Pesaggi Rurali Storici) testifying to the very long tradition of wine-making in this area. Proceed along the main street of the village, the SS 128 here called Via Vittorio Emanuele, turning east towards the church of Sant'Antioco Martire and then left into Via Pertini. The road leaves the last houses of the village on the left, continuing along Via Molinu and then meets the signs for Funtana 'e Paule, now immersed in the fields. 

Between the fields 

You continue slightly downhill, encountering a small ford and then beginning to climb, keeping to the asphalt road. Soon you come to a fork in the road: here you keep to the left, always slightly uphill, surrounded by beautiful cork oaks and the first vineyards. Soon, the vineyards begin to alternate regularly with pastures and wooded areas, often occupied by cork oaks and dense scrubland, immersed in the silent landscape of this corner of Mandrolisai. At the end of a straight stretch, you come to a fork where you keep to the right. A little further on, near a slight descent after a bend to the right, you reach the rural church of Santa Maria 'e Susu. The small building was built in the Middle Ages and stands near the disappeared village of Leonissa (Leonisa or Laonisa) and the ancient path to Belvì, of which some parts you are walking on. 

The vineyards 

Immediately after the church, you come to a fork in the road: here you take a right, continuing downhill to the village, now surrounded by vineyards. It is possible, taking a right, to make an detour, albeit not used frequently, continuing on an asphalt road to the natural spring of Laonisa and from here turn right onto a dirt road, then right again along a little-trodden lane to an antenna, from where you return to the asphalt road. A little further on, turn left immediately after a carpentry shop, returning to the village via a lane through the countryside.

Lenght 4.100 m

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Total elevation gain 109 metri

Atzara, Su Caminu ‘e i’Bingias. Nel paesaggio antico del vino

Accesso

Questo semplice itinerario ciclabile parte dal centro del paese del Mandrolisai, noto per il suo bel territorio e soprattutto per l’altissima qualità delle sue uve e dei suoi vini. Insieme a Sorgono possiede l’unico paesaggio sardo iscritto al registro nazionale dei Pesaggi Rurali Storici, a testimonianza della lunghissima tradizione della vinificazione in queste zone.

Si procede sulla via principale del paese, la SS 128 qui chiamata Via Vittorio Emanuele, svoltando in direzione est in direzione della chiesa di Sant’Antioco Martire e poi a sinistra per via Pertini. La strada lascia a sinistra le ultime case dell’abitato proseguendo in Via Molinu e incontra poi le indicazioni per Funtana ‘e Paule, ormai immersa per i campi.

Tra i campi

Si prosegue in leggera discesa, incontrando un piccolo guado e cominciando poi a salire, mantenendosi sempre su strada asfaltata. Ben presto si incontra un bivio: qui ci si tiene a sinistra, sempre in leggera salita, circondati da belle sugherete e dalle prime vigne. Ben presto, i vigneti cominciano ad alternarsi con regolarità ai pascoli ed a zone boscose, spesso occupate da sughere e da una fitta macchia, immerse nel paesaggio silenzioso di quest’angolo di Mandrolisai.

Al termine di un rettilineo si incontra un bivio dove si tiene la destra. Poco oltre, in prossimità di una lieve discesa dopo una curva a destra, si raggiunge la chiesa campestre di Santa Maria ‘e Susu.
La piccola costruzione è stata edificata in età medioevale e sorge nei pressi del villaggio scomparso di Leonissa (Leonisa o Laonisa) e dell’antico cammino per Belvì, di cui si stanno percorrendo alcuni passi.

I vigneti

Subito dopo la chiesa si incontra un bivio: qui si prende a destra, proseguendo in discesa fino al centro abitato, ormai circondati dai vigneti. È possibile, prendendo a destra, compiere una variante escursionistica, anche se poco frequentata, continuando su asfalto sino alla sorgente di Laonisa e da qui a destra per sterrata, poi ancora a destra per un viottolo poco battuto sino ad una antenna, da cui si ritorna all’asfalto. Poco oltre si prende a sinistra subito dopo una falegnameria, rientrando per un viottolo tra le campagne al paese.

Lenght 4.100 m

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Total elevation gain 109 metri

Austis town, GAL BMG itinerary starting point

GAL BMG itinerary starting point

How to get here

From the town, follow the signs for Sa Crabarissa, along Via Gramsci, which soon turns into a country road. Leave the beautiful sanctuary of S. Antonio on the right, still on the tarmac road, descending slightly to an obvious fork where you will turn left, still following the signs.

Route location centro abitato

Rifugio, presidi abitati

Geographical area Barbagia Gennargentu

Paese di Austis, partenza itinerario del GAL BMG

Punto di partenza dell'itinerario del GAL BMG

How to get here

Dall’abitato si seguono le indicazioni per Sa Crabarissa, percorrendo la via Gramsci che si tramuta ben presto in un viottolo di campagna. Si lascia a destra il bel santuario di S. Antonio, sempre su strada asfaltata, scendendo leggermente fino ad un bivio evidente dove si prende a sinistra, sempre seguendo le indicazioni.

Route location centro abitato

Rifugio, presidi abitati

Geographical area Barbagia Gennargentu

Austis, Sa Crabarissa, end point of the GAL BMG route

Start point of the GAL BMG route.

How to get here

You will reach a large dirt clearing. Park your car and, keeping Bortamelone behind you, turn right onto a clearly visible trail that heads towards the imposing rocky pinnacle of Sa Crabarissa.
The rock is set in an extraordinary natural setting and is reached via a beautiful path. It stands on the path’s left hand side.
 

Route location Monumento naturale

Rifugio, presidi abitati

Geographical area Barbagia Gennargentu

Austis, Sa Crabarissa, arrivo itinerario GAL BMG

Punto di partenza dell'itinerario del GAL BMG

How to get here

Si raggiunge un vasto spiazzo sterrato, tenendo alle spalle Bortamelone e dopo aver parcheggiato si prende a destra per un sentiero evidente che si dirige verso la sagoma slanciata ed elegante di Sa Crabarissa.
La roccia è posta in un contesto ambientale straordinario e si raggiunge per il bel sentiero, tenendola sulla sinistra.
 

Route location Monumento naturale

Rifugio, presidi abitati

Geographical area Barbagia Gennargentu