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Nordic Walking

51 pathways

La camminata nordica o camminata con bastoni (in inglese nordic walking o pole walking) è attività fisica e sportiva che ben si coniuga con percorsi in bosco, in pianura o in vallate, lungo scogliere o spiagge.  La Rete dei sentieri della Sardegna offre tantissime occasioni per cimentarsi nella camminata nordica... 

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Results

Austis, Sa Crabarissa La roccia della leggenda

Accesso

Dall’abitato si seguono le indicazioni per Sa Crabarissa, percorrendo la via Gramsci che si tramuta ben presto in un viottolo di campagna. Si lascia a destra il bel santuario di S. Antonio, sempre su strada asfaltata, scendendo leggermente fino ad un bivio evidente dove si prende a sinistra, sempre seguendo le indicazioni.

Bortamelone

La zona è dominata dal morbido rilievo del Monte Bortamelone, riconoscibile dagli imponenti rimboschimenti. La strada corre tra pascoli e zone a macchia. Sulla sinistra si cela la roccia di Nodu Pertuntu, non segnalata, dalla caratteristica sommità forata.
Si prosegue sempre sulla strada principale, circondati dai corbezzoli, finché l’asfalto termina e la strada procede, sterrata, sempre in ottime condizioni e in leggera discesa, ora molto panoramica.

Sa Crabarissa

Si raggiunge un vasto spiazzo sterrato, tenendo alle spalle Bortamelone e dopo aver parcheggiato si prende a destra per un sentiero evidente che si dirige verso la sagoma slanciata ed elegante di Sa Crabarissa.
Questo straordinario monumento naturale deve il suo nome ad una leggenda: una donna di Cabras (una crabarissa) si innamorò di un pastore di Austis che si trovava nel paese di lei per la transumanza. I due si giurarono eterno amore ma, quando lei andò a trovarlo, scoprì che lui era già sposato ed aveva una famiglia. La ragazza tornò indietro, ma il terribile dolore la tramutò in pietra: ancora le sue forme ricordano quelle di una ragazza di Cabras col tipico costume.

La roccia è posta in un contesto ambientale straordinario e si raggiunge per il bel sentiero, tenendola sulla sinistra.


Anello nella macchia

Si prosegue sul sentiero, con poche pendenze, individuando un bivio sulla destra che, una volta imboccato, porta in salita ad un piccolo laghetto artificiale. Qui si prende a destra, su sterrata, tenendo ancora la destra e ritornando in breve all’auto.

Lenght 19.500 m

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Total elevation gain 511 metri

Contiene carte
Spento

Belvì, Pitzu ‘e Pranu. Overlooking the valley

Access 

From the inhabited centre of Belvì, the excursion begins by reaching the square in front of the church and from here take Via Marconi, where you descend slightly downhill, then turning right along a country lane into the countryside, indicated by a wooden signpost that points the way to some domus de Janas. You continue downhill, embraced by thick hazel tree groves that clutter the small road. This was once an important cart-track, as indicated by the ancient paving and the care with which the dry-stone walls bordering it were built. 

Uphill 

You lose altitude until you reach a bridge that crosses a noisy stream, in the map as Riu Salasi. Looming over the area are the walls of Pitzu 'e Pranu, the destination of the itinerary, while to the right is the beautiful arched bridge of the railway along which the Trenino verde (The little green train) now travels. Having crossed the bridge, you keep to the right at the next fork and begin to climb rapidly between the various fenced allotments that occupy the valley. The cart-track is still very evident, albeit slightly more ruined: at the top of the climb you come out on asphalt, on the SP 61 bis. Here the cart track continued, but is now overgrown by brambles. 

Towards the summit 

You then turn left, travelling about 200 metres downhill on the main road and finding a dirt road that turns right, uphill, immediately meeting a fork with a wider dirt road where you turn right. You are now at altitude, skirting the walls of Pitzu 'e Pranu in a counter-clockwise direction. The road is flanked by some large wooden poles and has been built precisely on the geological discontinuity between the limestone that makes up the mountain above and the schists of the ancient basement on which one has walked so far. You flank some allotments and soon reach a crossroads with a paved road, where you take a left, uphill, surrounded by Holm oak forest. At the next hairpin bend, not far from the road, is a beautiful lime kiln, used for processing limestone. 

Pitzu ‘and Pranu 

A final uphill stretch leads to a windswept, very scenic saddle, where there is a large crossroads. Here, one turns left, uphill, entering the reforestation that occupies the summit of Pitzu 'e Pranu and on which an adventure park, now disused, was built. Vetta del taccu (limestone formation), as its name suggests, is occupied by a vast plateau where small depressions betray the presence of several chasms, attributable to the karstic nature of the area. At the highest point, you reach a Virgin Mary, statue located on the edge of the walls. Here one literally overlooks the village and the neighbouring village of Aritzo, letting one's gaze wander as far as the Gennargentu and the wide surrounding valleys. You return to the village along the path followed on the outward journey.

Lenght 5.900 m

belvi.gpx

Total elevation gain 269 metri

Belvì, Pitzu ‘e Pranu. A picco sulla valle

Accesso

Dal centro abitato di Belvì si inizia l’escursione raggiungendo la piazza antistante la chiesa e da qui la via Marconi, dove si scende leggermente di quota prendendo poi a destra per un viottolo di campagna, indicato da un cartello di legno che segnala la direzione per raggiungere alcune Domus de Janas.
Si prosegue in discesa, abbracciati da fitti noccioleti che ingombrano la stradina. Questa era in passato una importante carrareccia, come segnala l’antico selciato e la cura con cui erano realizzati i muretti a secco che la delimitano.

In salita

Si perde quota fino a raggiungere un ponte che supera un rumoroso torrente, in carta come Riu Salasi. Sulla zona incombono le pareti di Pitzu ‘e Pranu, meta dell’itinerario, mentre sulla destra si individua il bel ponte ad arcate della ferrovia lungo la quale transita oggi il Trenino verde. Superato il ponte, si tiene la destra al bivio successivo e si comincia a salire rapidamente tra i vari orti recintati che occupano la vallata. La carrareccia è sempre ben evidente, pur se leggermente più rovinata: al culmine della salita si sbuca su asfalto, nella SP 61 bis. Qui la carrareccia continuava, ma è oggi invasa dai rovi.

Verso la cima

Si prende quindi a sinistra, percorrendo circa 200 metri in discesa sulla statale ed individuando una strada sterrata che si discosta a destra, in salita, incontrando subito un bivio con una sterrata più ampia dove si prende a destra. Si sta ora in quota, costeggiando in senso antiorario le pareti di Pitzu ‘e Pranu. La strada è affiancata da alcuni grossi pali in legno ed è stata costruita proprio sulla discontinuità geologica tra i calcari che costituiscono la montagna soprastante e gli scisti dell’antico basamento su cui si è finora camminato. Si fiancheggiano alcuni orti raggiungendo in breve un incrocio con una strada pavimentata, dove si prende a sinistra, in salita, circondati dalla lecceta. Al tornante successivo, poco discosta dalla strada, si trova una bella fornace della calce, usata per la trasformazione della pietra calcarea.

Pitzu ‘e Pranu

Un ultimo tratto in salita porta a guadagnare una sella spazzata dai venti, assai panoramica, dove si trova un grosso incrocio. Qui si prende a sinistra, in salita, entrando nel rimboschimento che occupa la parte sommitale di Pitzu ‘e Pranu e sul quale era stato costruito un parco avventura, ora in disuso. La vetta del taccu, come suggerisce il nome, è occupata da un vasto pianoro dove piccole depressioni tradiscono la presenza di alcune voragini, imputabili alla natura carsica della zona. Nel punto più alto si raggiunge una madoninna, posta sull’orlo delle pareti. Qui si domina letteralmente il paese e quello vicino di Aritzo, lasciando lo sguardo spaziare fino al Gennargentu ed alle ampie vallate circostanti. Si ritorna al paese per il sentiero seguito all’andata.

Lenght 5.900 m

belvi.gpx

Total elevation gain 269 metri

Desulo town center, GAL BMG itinerary starting point

GAL BMG itinerary starting point

How to get here

"This magnificent itinerary unfolds partly on paved road and partly on dirt track: using mountain bikes is certainly the best way to appreciate it. From the village of Desulo, you begin to ascend the SP7 in the direction of Fonni. The tough climb winds for about 7 km, and many prefer to reach the mountain pass by car, starting to cycle right from Tascusì. Just as you reach the pass from the ascent, you turn right, downhill on a paved and panoramic road, then with an increasingly uneven surface. After 5.6 km, you arrive at Arcu Guddetorgiu, and here you go left, downhill, following only at this junction the signs for the Girgini farmhouse.

Route location centro abitato

Rifugio, presidi abitati

Abitato di Desulo, partenza itinerario del GAL BMG

Punto di partenza dell'itinerario del GAL BMG

How to get here

Questo magnifico itinerario si svolge in parte su strada asfaltata e in parte su sterrata: l’utilizzo delle mountain-bike è sicuramente il modo migliore per apprezzarlo. Dal paese di Desulo si comincia a risalire la SP7 in direzione di Fonni. La dura salita si snoda per circa 7 km e in molti preferiscono raggiungere il passo montano in auto, cominciando a pedalare proprio da Tascusì. Proprio quando si arriva al valico dalla salita si prende a destra, in discesa su strada asfaltata e panoramica, poi con fondo sempre più dissestato. Percorsi 5,6 km si arriva ad Arcu Guddetorgiu e qui si va a sinistra, in discesa, seguendo solo in questo bivio le indicazioni per l’agriturismo Girgini

Route location centro abitato

Rifugio, presidi abitati

Desulo, Girgini, GAL BMG itinerary arrival point

GAL BMG itinerary arrival point

How to get here

Ghirgini. At a sudden turn in the road, the unmistakable pyramidal shape of Su Toni de Ghirgini stands out. The term "toni" indicates an isolated limestone relief, surrounded only by different rocks: in this area, in addition to the main one, you encounter that of Genna Eragas, which could be reached by continuing to cycle to the right at the first intersection. Ghirgini was a very frequented area since ancient times, as revealed by a giant's tomb and the presence of remains of numerous villages. You can climb the limestone peak following a faint path that keeps to the ridge, starting right from the open space where you arrived. From the top, the vast panorama sweeps across the majesty of the Gennargentu massif, which embraces the visitor with its vast slopes. Return to Desulo via the same road you took to get there.

Route location monumento naturale

Rifugio, presidi abitati

Desulo, Girgini, arrivo itinerario del GAL BMG

Punto di arrivo dell'itinerario del GAL BMG

How to get here

Girgini Ad una improvvisa svolta della strada si distingue la sagoma piramidale, inconfondibile, di su toni de Girgini. Il termine “toni” indica un isolato rilievo calcareo, circondato solo da rocce differenti: in questa zona, oltre al principale, si incontra quello di Genna Eragas che si raggiungerebbe continuando a pedalare a destra al primo incrocio. Girgini era un’area molto frequentata fin dall’antichità, come rivelano una tomba dei giganti e la presenza di resti di numerosi villaggi. Si può salire sulla cima calcarea seguendo un accennato sentiero che tiene il crinale, con partenza proprio dallo spiazzo in cui si è giunti. Dalla cima, il vasto panorama spazia nella maestosità del massiccio del Gennargentu, che abbraccia il visitatore con i suoi vasti costoni. Si ritorna a Desulo per la strada seguita all’andata.

Route location monumento naturale

Rifugio, presidi abitati

Desulo, Girgini. The heart of the Gennargentu

Access 

This magnificent tour is partly on an asphalt road and partly on a dirt track: the use of mountain bikes is certainly the best means of appreciating it. From the village of Desulo you start to climb the SP7 in the direction of Fonni. The tough climb is about 7 km long and many prefer to reach the mountain pass by car, starting the cycle ride directly from Tascusì. Just as you reach the pass from the climb, you turn right, downhill on a asphalt and scenic road, with an increasingly uneven surface. After 5.6 km you arrive at Arcu Guddetorgiu and here you go left, downhill, following only at this fork the signs for the Girgini agriturismo. 

La sterrata -The dirt track 

Immediately below the fork you meet another one where you go right, then left, leaving the agriturismo on the opposite side. Immediately a wide, well-maintained road begins, winding its way through woodland, heather groves and monumental downy oaks in a wide and majestic environment. The asphalt gives way to a dirt road immediately after a bridge, The asphalt gives way to dirt road immediately after a bridge, as the route continues on a slight incline or uphill. You pass a building belonging to Agenzia Forestas, which look after the forest, often encountering grazing cows. 

Girgini 

At a sudden turn in the road, one can distinguish the unmistakable pyramidal shape of Su Toni de Girgini. The term 'Toni' indicates an isolated limestone elevation, surrounded only by different rocks: in this area in addition to the main one, you encounter that of Genna Eragas, which you can reach by continuing to cycle to the right at the first crossroads. Girgini has been a popular area since ancient times, as revealed by a giants' tomb and the presence of the remains of numerous villages. You can climb to the limestone peak by following a footpath along the ridge, starting right from the clearing where you arrived. From the summit the vast panorama sweeps across the majesty of the Gennargentu mountain range, which encircles the visitor with its vast ridges. You return to Desulo by the road followed on the outward journey.

Itinerary roadbook

Lenght 39.800 m

desulo.gpx

Total elevation gain 1 825 metri

Desulo, Girgini. Il cuore del Gennargentu

Accesso 

Questo magnifico itinerario si svolge in parte su strada asfaltata e in parte su sterrata: l’utilizzo delle mountain-bike è sicuramente il modo migliore per apprezzarlo. 

Dal paese di Desulo si comincia a risalire la SP7 in direzione di Fonni. La dura salita si snoda per circa 7 km e in molti preferiscono raggiungere il passo montano in auto, cominciando a pedalare proprio da Tascusì. Proprio quando si arriva al valico dalla salita si prende a destra, in discesa su strada asfaltata e panoramica, poi con fondo sempre più dissestato. Percorsi 5,6 km si arriva ad Arcu Guddetorgiu e qui si va a sinistra, in discesa, seguendo solo in questo bivio le indicazioni per l’agriturismo Girgini

La sterrata 

Subito sotto il bivio se ne incontra un altro dove si va a destra, poi a sinistra, lasciando dalla parte opposta l’agriturismo. Subito comincia una strada ampia e ben tenuta che si snoda tra bosco, ericeti e roverelle monumentali, in ambiente ampio a maestoso. 

L’asfalto cede posto allo sterrato subito dopo un ponte, mentre si prosegue con scarse pendenze o in leggera salita. Si passa accanto ad un edifico dell’Agenzia Forestas, che si occupa della cura del bosco, incontrando spesso delle vacche al pascolo.

Girgini 

Ad una improvvisa svolta della strada si distingue la sagoma piramidale, inconfondibile, di su toni de Girgini. Il termine “toni” indica un isolato rilievo calcareo, circondato solo da rocce differenti: in questa zona, oltre al principale, si incontra quello di Genna Eragas che si raggiungerebbe continuando a pedalare a destra al primo incrocio. 

Girgini era un’area molto frequentata fin dall’antichità, come rivelano una tomba dei giganti e la presenza di resti di numerosi villaggi. Si può salire sulla cima calcarea seguendo un accennato sentiero che tiene il crinale, con partenza proprio dallo spiazzo in cui si è giunti. Dalla cima, il vasto panorama spazia nella maestosità del massiccio del Gennargentu, che abbraccia il visitatore con i suoi vasti costoni. Si ritorna a Desulo per la strada seguita all’andata.

Itinerary roadbook

Lenght 39.800 m

desulo.gpx

Total elevation gain 1 825 metri