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Nordic Walking

51 pathways

La camminata nordica o camminata con bastoni (in inglese nordic walking o pole walking) è attività fisica e sportiva che ben si coniuga con percorsi in bosco, in pianura o in vallate, lungo scogliere o spiagge.  La Rete dei sentieri della Sardegna offre tantissime occasioni per cimentarsi nella camminata nordica... 

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Results

Forest'Anela

Nei comuni di Anela, Bono e Bultei ricade il territorio di Forest'Anela, istituita nel 1886 con regio decreto ed ingrandita nel corso degli anni. Raggiunge l'altitudine massima nella Punta Masiedda (1158 m), ma la maggior parte del territorio si trova a circa 1000 m in un ampio altipiano, da cui le acque defluiscono dando luogo ai principali affluenti del fiume Coghinas e del Tirso.

Tutta l'area è ricoperta da leccete piuttosto fitte, che in alcune zone sono frammiste a piante di agrifoglio, mentre alcune parcelle rimboschite ospitano esemplari alloctoni di faggio, castagno, cedro dell'Atlante, pino nero e abete, che hanno ricreato in Sardegna un lembo di bosco appenninico. Di notevole dimensione i cedri dell'Atlante che si ergono in località Masiemmera, al centro di ampie distese prative che in primavera si ricoprono di fiori dai mille colori.

Fonte: https://www.sardegnaturismo.it/it/esplora/forestanela

How to get here

Forest'Anela è accessibile dalla SP 36 Ozieri, Nughedu, Bultei, ma anche dalla SP 45 Ittireddu, Bono. Lungo la strada si raggiunge un bivio segnalato con una capannina in legno dal quale parte una strada pavimentata che conduce alla caserma forestale.

Geographical area Goceano

Sas Presones di Bultei

La tomba di giganti di Sas Presones presenta la tipica architettura funeraria dell'età nuragica: una camera rettangolare, costruita con lastroni verticali e copertura a piattabanda, preceduta da un'esedra semicircolare.

Lo spazio dell'esedra era destinato ad accogliere i riti e le offerte che precedevano la deposizione, mentre la camera, accessibile da una stretta apertura sormontata da una stele, ospitava il defunto e il suo corredo. Il monumento, oggi molto frammentario, è stato osservato e disegnato alla fine del XIX sec. dall'archeologo scozzeze Duncan Mackenzie.

La Civiltà Nuragica: sotto la definizione Civiltà nuragica possiamo includere tutta la produzione e diffusione di prodotti culturali dal Bronzo Antico, incluse le nozioni di urbanistica. Queste manifestazioni culturali sono interpretate dagli storici come un segno eloquente di un cambiamento culturale. Il nome Cultura nuragica esprime i due elementi simbolici che la caratterizzano. Per l’appunto, il termine cultura esprime la transizione da una situazione socio - economica di un certo tipo a un contesto sociale, politico, economico e religioso più complesso.

Inoltre, l'aggettivo “nuragico” richiama l'attenzione verso i nuraghi, i ben noti edifici che distinguono la Sardegna dalle altre regioni. La Civiltà nuragica non è solo caratterizzata da caratteristiche pressochè uniche, ma anche da molte affinità con altre culture del Mediterraneo. Le antiche sepolture chiamate Tombe di Giganti, un nome mutuato dagli antichi sardi e usato dagli archeologi, sono tombe megalitiche a galleria, lunghi edifici sotterranei edificati interamente in pietra.

Si caratterizzano per la presenza di una pianta che ricorda una protome taurina e di due ali laterali che formano una sorta di vano semicircolare chiamato esedra. L'esedra è generalmente costruita con lastroni di pietra in posizione verticale (ortostato) o usando blocchi di pietra squadrati (muratura). Essa si caratterizza per la presenza di una stele centinata centrale. La copertura della stanza centrale era ottenuta con una speciale tecnica chiamata “piattabanda", una sorta di arco piatto di tipo monolitico. Dentro le tombe dei giganti avevano luogo riti funerari collettivi, uno strano uso in una società che attribuiva di certo uno speciale significato ai rapporti gerarchici sociali.

Geographical area Goceano

Nuraghe Su Tassu

Su Tassu, un nuraghe costruito sulla roccia, in un punto dove è possibile dominare gran parte dell’ampia foresta.  

La Civiltà Nuragica: sotto la definizione Civiltà nuragica possiamo includere tutta la produzione e diffusione di prodotti culturali dal Bronzo Antico, incluse le nozioni di urbanistica. Queste manifestazioni culturali sono interpretate dagli storici come un segno eloquente di un cambiamento culturale. Il nome Cultura nuragica esprime i due elementi simbolici che la caratterizzano. Per l’appunto, il termine cultura esprime la transizione da una situazione socio - economica di un certo tipo a un contesto sociale, politico, economico e religioso più complesso.

Inoltre, l'aggettivo “nuragico” richiama l'attenzione verso i nuraghi, i ben noti edifici che distinguono la Sardegna dalle altre regioni. La Civiltà nuragica non è solo caratterizzata da caratteristiche pressochè uniche, ma anche da molte affinità con altre culture del Mediterraneo. Le antiche sepolture chiamate Tombe di Giganti, un nome mutuato dagli antichi sardi e usato dagli archeologi, sono tombe megalitiche a galleria, lunghi edifici sotterranei edificati interamente in pietra.

Si caratterizzano per la presenza di una pianta che ricorda una protome taurina e di due ali laterali che formano una sorta di vano semicircolare chiamato esedra. L'esedra è generalmente costruita con lastroni di pietra in posizione verticale (ortostato) o usando blocchi di pietra squadrati (muratura). Essa si caratterizza per la presenza di una stele centinata centrale. La copertura della stanza centrale era ottenuta con una speciale tecnica chiamata “piattabanda", una sorta di arco piatto di tipo monolitico. Dentro le tombe dei giganti avevano luogo riti funerari collettivi, uno strano uso in una società che attribuiva di certo uno speciale significato ai rapporti gerarchici sociali.

Geographical area Goceano

San Saturnino of Usolvisi Church

San Saturnino of Usolvisi Church owes its attractions not only to its Romanesque forms, characterized by great architectural simplicity, but also to the scenic value of the site, as well as the interest of the layout on the collapse stones of a nuraghe.

The first news of the title "sancti Saturnini de Usolvisi" dates back to 1163, the year in which it was donated to the Camaldolese monks by Attone, bishop of Castra. The construction of the church can be ascribed to workers operating around the mid-twelfth century.

The church, with a single nave, is made of volcanic cantons from local quarries. The apse is oriented N/E and surmounted by a bell tower, perhaps not in its original position. The facade, very linear, is reinforced at the corners by robust angular pilasters; in the center opens the portal with an architrave on which a raised round arch is set. The same happens for the portal opened laterally. There are two windows in the sides and one in the apse.

Continue reading:  https://www.sardegnacultura.it/cerca/119143?internal=0

 

How to get here

Exit the SS 131 highway at Macomer and take the 129, driving for about 15 km. Then turn south onto the 128 bis. After passing the town of Anela, after a few kilometers you will reach Bultei. Leaving the town in the direction of Benetutti, you will arrive at the rural site of Terme Aurora, where the church stands on an isolated hill.

Places of memory and faith

Geographical area Goceano

Chiesa di San Saturnino di Usolvisi

La chiesa di San Saturnino di Usolvisi deve le sue attrattive non solo alle forme romaniche, caratterizzate da grande essenzialità architettonica, ma anche al valore paesaggistico del sito, nonché all'interesse dell'impianto sulle pietre di crollo di un nuraghe.

La prima notizia del titolo "sancti Saturnini de Usolvisi" risale al 1163, anno in cui fu donato ai monaci camaldolesi da Attone vescovo di Castra. La costruzione della chiesa si può ascrivere a maestranze operanti attorno alla metà del XII secolo.

La chiesa, ad aula unica, è in cantoni vulcanici provenienti da cave locali. L'abside è orientata a N/E e sormontata da un campanile a vela, forse non in posizione originaria. La facciata, molto lineare, è rinforzata negli spigoli da robuste paraste angolari; al centro si apre il portale con architrave sul quale imposta un arco a sesto rialzato. Lo stesso accade per il portale aperto lateralmente. Due sono le finestre nei fianchi e una nell'abside.

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How to get here

Si lascia la SS 131 all'altezza di Macomer e si imbocca la 129 percorrendola per circa 15 km. Si gira quindi a s. per imboccare la 128 bis. Superato l'abitato di Anela, dopo pochi km si raggiunge Bultei. Lasciato il paese in direzione di Benetutti, si arriva al sito campestre delle Terme Aurora, dove in un poggio isolato si erge la chiesa.

Luoghi di memoria e di fede

Geographical area Goceano

Sos Nibberos


The Sos Nibberos area covers a surface of approximately 7 hectares and has a buffer and renewal area of 350 hectares around it. It falls entirely within the Monte Pisanu State Forest.

A portion of the total surface is occupied solely by yews, the remaining part also by holly and some sporadic downy oak.

It was declared a "Natural Monument" with decree no. 24 of January 29, 1994, by the Department of Environmental Defense of the Sardinian Region pursuant to Regional Law no. 31/89.

It represents a plant formation of considerable scientific, historical-cultural and landscape importance populated by yews, almost millenary, which also reach a meter in diameter and heights of about 15 meters. The density is not excessive, yet it ensures considerable coverage, since the yew canopies are very expanded: in fact, in the points where the population is closed, the undergrowth is almost absent and completely lacks heliophilous species, while in the areas where the forest is more open, mesophilic vegetation is prevalent.   

The soil that supports this formation is very evolved and, as the physical-chemical analyses confirm, very rich in organic substance and with intense biological activity.

Inside the area along the course of the stream there is a rare botanical endemism confined to this area, the Arrigoni bramble (Rubus Arrigoni Camarda) with characteristics very different from the common bramble (Rubus ulmifolius) such as, for example, a much larger leaf, tomentose and less spiny branches, a smaller infructescence with larger and less sweet individual fruits.

Due to its peculiarities, the area represents a unique population in Sardinia, whose naturalistic-vegetational, pedological and climatic characteristics are not renewable and therefore must be rigorously protected in the interest of all.

It is accessed from the Bonorva-Bono and Ittireddu-Bono provincial roads that join at the Foresta Burgos junction; after passing the access to the Monte Pisanu forest barracks, continuing towards Bono, take the dirt road "Ucca 'e Grile" where appropriate signs indicate the precise site.

For greater respect, it is suggested to proceed with the visit of the area on foot, leaving the cars in the parking lot and to use the specially equipped areas for any lunch breaks.

To visit the area, which is not easy to find, it is necessary to contact the Monte Pisanu Forestry Office.
 

Links

How to get here

To reach the Sos Nibberos forest, it is advisable to go to the Monte Pisanu state-owned forest (Bono, SS):

  • For those arriving from Cagliari along the Carlo Felice highway, it is possible to head towards Bono by exiting the S.S. 131 at the junction for Nuoro and Macomer, or continue to the junction for Bonorva, and from there head to Bono following the road signs. For those arriving from Sassari, it is advisable to leave the S.S. 131 at the junction for Thiesi-Torralba. Access to the forest is via the provincial roads Ittireddu–Bono and Bono–Foresta Burgos which cross it along its entire length: from the center of Bono there are appropriate road signs.

Route location Sos Nibberos, Bono

Wonders of nature...

Geographical area Goceano

Sos Nibberos


L'area di Sos Nibberos copre una superficie di circa 7 ettari e ha intorno a sè un'area di rispetto e di rinnovazione di 350 ettari. Ricade completamente all'interno della Foresta Demaniale Monte Pisanu.
Una porzione della superficie totale è occupata unicamente da tassi, la rimanente anche da agrifoglio e qualche sporadica roverella. 
E' stata dichiarata "monumento Naturale" con il decreto n. 24 del 29 gennaio 1994 dall'Assessorato della Difesa dell'Ambiente della Regione Sarda ai sensi della L.R. n. 31/89. 
Rappresenta una formazione vegetale di notevole importanza scientifica, storico-culturale e paesaggistica popolata da tassi, pressoché millenari che raggiungono anche un metro di diametro e altezze sui 15 metri. La densità non è eccessiva eppure assicura una notevole copertura, poiché le chiome dei tassi risultano molto espanse: infatti, nei punti dove il popolamento è chiuso, il sottobosco è quasi assente e manca completamente di specie eliofile, mentre nelle zone in cui il bosco è più aperto è prevalente una vegetazione mesofila. 
Il suolo che sostiene questa formazione è molto evoluto e, come confermano le analisi fisico-chimiche, ricchissimo di sostanza organica e con una intensa attività biologica. 
All'interno dell'area lungo il corso del torrente è presente un raro endemismo botanico circoscritto a questa zona, il rovo di Arrigoni (Rubus Arrigoni Camarda) con caratteristiche molto diverse dal comune rovo (Rubus ulmifolius) quali, ad esempio una foglia molto più grande, rami tomentosi e meno spinescenti, una infruttescenza più piccola con i singoli frutti più grandi e meno dolci. 
Per le sue peculiarità l'area rappresenta un popolamento unico in Sardegna, le cui caratteristiche naturalistico-vegetazionali, pedologiche e climatiche non sono rigenerabili e quindi vanno rigorosamente tutelate nell'interesse di tutti. 

Vi si accede dalle strade provinciali Bonorva-Bono e Ittireddu-Bono che si uniscono nel bivio Foresta Burgos; superato l'accesso alla casermetta forestale Monte Pisanu continuando per Bono si imbocca la strada sterrata "Ucca 'e Grile" dove apposita segnaletica indica il sito preciso. 
Per un maggior rispetto si suggerisce di procedere alla visita dell'area a piedi, lasciando le macchine nel parcheggio e di utilizzare per le eventuali soste per il pranzo le aree appositamente attrezzate. 

Per visitare l'area, non semplice da trovare, è necessario prendere contatto con l'Ufficio Forestale di Monte Pisanu
 

Links

How to get here

Per arrivare al bosco di Sos Nibberos conviene raggiungere la foresta demaniale di Monte Pisanu (Bono, SS):

per chi arriva da Cagliari lungo la Carlo Felice è possibile dirigersi a Bono uscendo dalla S.S. 131 in corrispondenza del bivio per Nuoro e Macomer, oppure proseguire sino al bivio per Bonorva, e da qui dirigersi a Bono seguendo le indicazioni stradali. Per chi arriva da Sassari è consigliabile lasciare la S.S. 131 in corrispondenza del bivio per Thiesi-Torralba. Si accede alla foresta dalle strade provinciali Ittireddu–Bono e Bono–Foresta Burgos che la attraversano per tutta la sua lunghezza: dal centro di Bono sono presenti apposite indicazioni stradali.

Route location Sos Nibberos, Bono

Meraviglie della Natura...

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