Scarpe da escursione: scopri come sceglierle!
La calzatura è fondamentale. La prima domanda da porsi è: che tipo di utilizzo ne andrai a fare? Le scarpe si differenziano per la flessibilità della suola e per la calzata. Le scarpe da trekking basse offrono libertà di movimento e garantiscono un peso contenuto. Sono adatte a un utilizzo diversificato e sui percorsi facili sia in ambiente montano che urbano. Per contro non proteggono adeguatamente le caviglie: se il terreno è sconnesso preferisci le scarpe alte.
Alcuni accorgimenti consentono di ridurre il rischio di cadute: ad esempio, l'utilizzo di calzature idonee dotate di suola scolpita (non esitate a risuolare o sostituirle qualora questa risulti consumata).
Bolle ai piedi
Forse è l'inconveniente più comune. Durante un’escursione i piedi sopportano, oltre al peso del corpo, anche quello di uno zaino e sui piedi scarica lo sforzo muscolare esercitato ad ogni passo, spesso in terreni dissestati che aumentano le sollecitazioni alla pianta o i micro-traumi alla base.
Occorre utilizzare scarpe robuste, collaudate (ossia non al primo utilizzo intensivo) evitando quindi di usare calzature appena acquistate che potrebbero avere tessuti o pellame ancora troppo rigidi.
Qualora si incorresse in questo inconveniente occorrerà intervenire tempestivamente con l’applicazione di cerotti appositi. Se si cammina con i piedi doloranti per troppo tempo questi si gonfiano e può capitare, dopo una sosta, di non riuscire ad infilarli nuovamente negli scarponi.
Può essere utile, in tutti questi casi alla ricerca di sollievo e per attunuare l'entità, una breve immersione del piede nudo nell'acqua fresca di un ruscello (che però è sconsigliabile naturalmente d'inverno!)