Il sentiero che si sviluppa all’interno del canyon è segnalato e attrezzato con corrimano in corda e scale in metallo per i punti più difficili da percorrere. Si consiglia di indossare un casco visti i tratti stretti tra le pareti rocciose. Numerose sono le sorgenti che si possono incontrare lungo il percorso, tra cui Funtana Abbamessi, Funtana Perdu Corona Funtana Stangione.
Le formazioni forestali più rappresentative sono costituite da boschi di leccio, da macchie-foreste di corbezzolo, fillirea e ginepro oltre che da rimboschimenti a conifere. Rilevante in tutta l’area la presenza di endemismi, esclusivamente sardi. Il parco riveste un’importanza rilevante da un punto di vista naturalistico in quanto, non è raro incontrare il cervo sardo e il muflone, esemplari protetti recentemente reintrodotti in questi territori.
Tra le evidenze storico-culturali-archeologiche visitabili lungo i tracciati si segnalano la chiesa campestre di Santa Barbara, I nuraghi Prediargiu, San Pietro, Trutturis. Di grande interesse naturalistico è inoltre il belvedere, situato proprio sulla vetta di Bruncu Santoru (643 m.s.l.m.) da cui è possibile ammirare un panorama sulle vette e le valli circostanti.
All’interno del Parco è presente la scuola di speleologia con una parete attrezzata utile per svolgere corsi ed allenamenti. Un centro utile allo svolgimento di convegni fiere ed incontri di vario genere. Nel territorio si conservano le antiche attività agropastorali come l’allevamento, la viticoltura e l’artigianato. La rete dei sentieri in oggetto presenta un grado difficoltà pressoché uniforme, permettendo di raggiungere tutto l’areale, sia costiero che montano, consentendo sia il percorso di lunga percorrenza ad anello o brevi percorsi per visitare attrattori specifici, oltre che permettere di raggiungere le aree settentrionali e meridionali dell’isola percorrendo il Sentiero Italia che attraversa l’area del Parco Santa Barbara limitrofa al Parco Santoru.