Anello Buggerru - Galleria Henry - Cala Domestica (D-301)
Il percorso è inserito nel SIC (Sito di Interesse Comunitario) della costa di Nebida. Questo bel sentiero effettua un lungo anello con partenza dal centro abitato, visitando alcuni dei luoghi simbolici e più significativi del territorio: la Galleria Henry, il villaggio e lo scavo di Pranu Sartu, Cala Domestica, Gutturu Cardaxius. Si alternano tratti all’interno con altri nei pressi delle alte falesie a picco sul mare, sempre in contesto ricco di interesse per l’archeologia mineraria e gli splendidi paesaggi visitati. Il sentiero può essere percorso in parte per raggiungere la bella insenatura di Cala Domestica e rientrare al paese senza compiere l’ascesa per Genna Arenas.
ATTENZIONE: Tracciato e segnaletica in fase di verifica. PERCORSO IN PRE-ACCATASTAMENTO
Nota: addentrarsi in questi luoghi significa allontarsi molto dai centri abitati e dalle aree antropizzate: occore dunque attrezzarsi con calzature e abbigliamento adeguati, predisporsi con riserva d'acqua e cibo ed essere in compagnia di persone esperte. Anche le condizioni fisiche dell'escursionista devono essere ottimali. Non ovunque è presente il segnale cellulare.
Si parte dal paese di Buggerru, individuando la Via Pranu Sartu che conduce alla Galleria Henry. Abbandonata la strada asfaltata e le ultime case si arriva ad una stretta stradina in salita, dove si incontra il bivio per la Galleria, vera e propria testimonianza di ingegneria mineraria. Si procede a sinistra, in salita per stretti tornanti, sbucando su una pista sterrata prossima all’orlo delle falesie con bella vista sul paese.
Si è giunti nella località Pranu Sartu, sede di una delle storiche e più importanti miniere di Buggerru. Le testimonianze minerarie sono ovunque: scavi a cielo aperto, accumuli di materiali detritici, resti di strutture di servizio. Percorsi pochi passi tra la rada vegetazione si raggiungono i ruderi del villaggio di Planu Sartu, posto accanto all’enorme scavo a cielo aperto oggi non visitabile per ragioni di sicurezza. Nel periodo di massima attività della miniera, qui vivevano oltre 2000 persone e fu questa comunità a dare avvio ai giustamente celebri Moti di Buggerru. Visitato il villaggio in direzione del mare, il sentiero ritorna indietro per una stretta sterrata tra lentischi e ginepri.
Superato un bivio, si percorre la sterrata in direzione sud. Si tiene un ovile sulla destra, cominciando a camminare per un sentiero nella macchia rada e martoriata purtroppo da incendi recenti, tenendo la quota finché un evidente impluvio non sbarra il cammino. È il canale di Cala Domestica, per il quale si discende rapidamente in ambiente selvaggio giungendo al mare nei pressi della caletta settentrionale. Alcuni ruderi a servizio dell’attività mineraria e di installazioni militari rimangono alle spalle dell’arenile. Una spettacolare galleria riporta invece alla maggiore delle due cale, giustamente celebre per la scenografica collocazione e le alte falesie circostanti.
Ci si porta sul lato opposto della cala, dominato dalla torre di avvistamento costiero. Verso l’interno si individua il tracciato di una antica ferrovia, oggi dismessa: si tratta della prima ferrovia elettrificata della Sardegna. Lo si percorre finché questo non si avvicina alla strada statale, attraversandola e inoltrandosi per una strada bianca sul fondo del Gutturu Cardaxius.
Si percorre un breve tratto del canyon, uscendone a sinistra (destra idrografica) dopo alcune decine di metri e tenendosi sulla sinistra un ovile. Si sale ripidamente su una vecchia strada mineraria sterrata, fino a raggiungere ad una quota superiore una ulteriore strada sterrata sulla sinistra. Qui si incrocia la partenza del sentiero 302.
Si prende una buona sterrata sulla sinistra, superando il valico di Genna Arenas e riconquistando un bel panorama su Buggerru. Pochi e rapidi tornanti permettono di scendere verso il paese, incrociando nella discesa l’uscita del sentiero 306-A.
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