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Approfondimento: il modello del dato per la gestione della Sentieristica

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UN NUOVO MODELLO DEL DATO GEOGRAFICO

Negli ultimi anni l'Ente Foreste ha sviluppato, sfruttando il lavoro dei propri tecnici congiuntamente a quello di esperti del settore, un nuovo "modello concettuale del dato",  

Il sentiero, in quest'ottica, è visto come un elaborato progettuale che si posiziona a valle di una lunga lavorazione tecnica e multi-disciplinare: dal rilievo del dato sul campo (tramite dispositivi G.P.S.)  alla creazione del dato post-elaborazione sul G.I.S. sino alla realizzazione sul campo (sistemazione non invasiva del terreno finalizzata alla predisposizione del percorso, realizzazione ed apposizione di manufatti lineari e puntuali - ad esempio i corrimano e la segnaletica orizzontale e verticale) sino ad un inventario-catalogo dei lavori (con un dettagliato computo metrico) orientato anche alla manutenzione della infrastruttura

Tutto ciò rappresenta, di fatto, un sistema di  gestione del ciclo di vita della filiera sentieristica così costituita.

In questo modello concettuale (per i dettagli tecnici si rimanda all'approfondimento che verrà pubblicato nella sezione NEWS in home page) niente è lasciato al caso: il sentiero è una entità connotata da numerose caratteristiche ed attributi numerici - unitamente ad ogni aspetto gestionale e materiale che gravita intorno alla filiera.  I protagonisti del modello del dato sono, brevemente quelli di seguito elencati:

  • Tratto: una porzione di un sentiero delimitata da due bivi, o compresa tra due punti di interesse o più in generale, waypoint. Eventualmente un tratto può essere comune a più sentieri, che proprio "in quel tratto" percorrono la stessa strada, per poi separari e diramarsi al bivio successivo.  Il tratto è il fondamentale tassello di una Rete, intesa come un grafo connesso (tanti archi che collegano fra loro tanti punti, permettendo di viaggiare tra essi scegliendo molteplici percorsi...)
  • Sentiero: è una composizione di due o più tratti, per congiungere un punto di partenza ad una destinazione.  Ogni sentiero ha un verso di percorrenza preferenziale (quello che unisce il punto di partenza alla destinazione finale) ma può, ovviamente, essere percorso anche in senso inverso.  Casi particolari:
    • sentieri ad anello (partenza e destinazione coincidono
    • sentieri  con intersezioni (punti di tangenza con altri sentieri) o diramazioni (da un punto del sentiero principale si può snodare un piccolo percorso laterale, ad esempio verso un punto panoramico nelle vicinanze, che si visita per poi tornare sul tracciato principale e continuare a percorrerne la strada);
    • raccordi: piccoli (brevi) tracciati - tipicamente singoli tratti - che permettono di passare da un sentiero (direttrice A-B) ad una altro (ad es: direttrice C-D)
  • Itinerario: la composizione di più sentieri (o tratti-porzioni  provenienti da più sentieri) per comporre un percorso diverso (e tipicamente più complesso delle singole direttrici individuate dai singoli sentieti) che permette di toccare più tappe di interesse.
  • frecce segnavia: le classiche frecce (tipicamente più dìuna su un singolo palo in legno) che indicano le mete (meta vicina-intermedia-lontana) raggiungibili seguendo una data direzione
  • tabelle località:apposte sui pali (spesso unitamente alle frecce) indicano il toponimo della località in cui si trovano (e, spesso, anche la quota in metri sul livello del mare)
  • manufatti: qualunque oggetto artefatto si trovi sul sentiero e ne faccia parte (ringhiere, segnaletica, panchine e tavoli per le aree di sosta, parapetto e pannelli informativi nei punti panoramici, corrimano....). Spesso sono caratterizzati dalla loro intrinseca natura "geometrica" dividendoli in manufatti puntuali (la loro posizione nello spazio è ben rappresentata da un punto) o manufatti lineari (caratterizzati dalla dimensione lineare, esempio tipico: un corrimano).