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L'Isola offre una splendida varietà di chiavi di lettura del paesaggio: tra queste, i Cammini storico-minerari-religiosi inseriti nel Registro regionale sono uno splendido campionario di proposte per il camminatore-pellegrino: sterrati, carrarecce, mulattiere e ferrovie dismesse del Sulcis, dell’Iglesiente e del Guspinese.  Oppure lungo le coste, dove si snoda il percorso delle 100 Torri, o attraverso Gerrei, Sarcidano e Tacchi d'Ogliastra, dove altre Vie della Transumanza conducono al Gennargentu e al Supramonte lungo decine di siti tutelati dal Parco Geominerario della Sardegna...un tempo percorsi da operai o dai pastori...

Itinerari

Desulo, Girgini. Il cuore del Gennargentu

Accesso 

Questo magnifico itinerario si svolge in parte su strada asfaltata e in parte su sterrata: l’utilizzo delle mountain-bike è sicuramente il modo migliore per apprezzarlo. 

Dal paese di Desulo si comincia a risalire la SP7 in direzione di Fonni. La dura salita si snoda per circa 7 km e in molti preferiscono raggiungere il passo montano in auto, cominciando a pedalare proprio da Tascusì. Proprio quando si arriva al valico dalla salita si prende a destra, in discesa su strada asfaltata e panoramica, poi con fondo sempre più dissestato. Percorsi 5,6 km si arriva ad Arcu Guddetorgiu e qui si va a sinistra, in discesa, seguendo solo in questo bivio le indicazioni per l’agriturismo Girgini

La sterrata 

Subito sotto il bivio se ne incontra un altro dove si va a destra, poi a sinistra, lasciando dalla parte opposta l’agriturismo. Subito comincia una strada ampia e ben tenuta che si snoda tra bosco, ericeti e roverelle monumentali, in ambiente ampio a maestoso. 

L’asfalto cede posto allo sterrato subito dopo un ponte, mentre si prosegue con scarse pendenze o in leggera salita. Si passa accanto ad un edifico dell’Agenzia Forestas, che si occupa della cura del bosco, incontrando spesso delle vacche al pascolo.

Girgini 

Ad una improvvisa svolta della strada si distingue la sagoma piramidale, inconfondibile, di su toni de Girgini. Il termine “toni” indica un isolato rilievo calcareo, circondato solo da rocce differenti: in questa zona, oltre al principale, si incontra quello di Genna Eragas che si raggiungerebbe continuando a pedalare a destra al primo incrocio. 

Girgini era un’area molto frequentata fin dall’antichità, come rivelano una tomba dei giganti e la presenza di resti di numerosi villaggi. Si può salire sulla cima calcarea seguendo un accennato sentiero che tiene il crinale, con partenza proprio dallo spiazzo in cui si è giunti. Dalla cima, il vasto panorama spazia nella maestosità del massiccio del Gennargentu, che abbraccia il visitatore con i suoi vasti costoni. Si ritorna a Desulo per la strada seguita all’andata.

Itinerary roadbook

Lenght 39.800 m

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Dislivello totale 1 825 metri

Gadoni, Foresta Corongia. Tra breccas e disterrus

Accesso 

Si parte dal centro abitato di Gadoni percorrendo la SP2 in direzione Seulo, prendendo poi a destra per strada asfaltata in direzione di Funtana Raminosa. La bella strada ricalca in parte la viabilità dei minatori e costeggia gli orti ed i frutteti che essi curavano recandosi alla miniera ogni giorno, partendo dal paese. Si guadagna gradualmente quota, con vista sempre più ampia sulle vallate del Flumendosa, addentrandosi poi tra gli edifici della miniera abbandonata che occupa la valle del Riu Saraxinus

Il complesso minerario è oggi visitabile (www.visitgadoni.info) e la sua visita è fortemente consigliata. Si procede ancora in salita per alcuni km finché essa termina, prendendo a sinistra e seguendo le indicazioni per Foresta Corongia su strada parzialmente sterrata. Quando la strada si spiana si raggiunge l’area attrezzata di Bauzzoni, dove si lascia l’auto. 

Su Campalini 

Si prosegue su strada sterrata a piedi, ignorando alcune deviazioni secondarie e prendendo a sinistra all’unico bivio evidente. Poco sotto la strada, raggiungibili con qualche difficoltà e non segnalate, si incontrerebbero le grotte di Grutas de Perdu, con una scenografica cascata che discende dalla volta. La strada che si percorre è ora in piano, sotto un bel bosco dove si riconoscono gli spiazzi circolari e privi di vegetazione dove i carbonai costruivano le loro aie per la produzione del carbone da legna. 

A metà del lungo rettilineo si incontra un cartello in legno che segnala Su Campalini: si abbandona la sterrata principale e ci si inoltra nel bosco, raggiungendo il ciglio vertiginoso delle pareti di Lartinatzu: qui Foresta Corongia precipita verso il greto del Flumendosa e qui si staglia un pinnacolo roccioso esile ed ardito, quasi un campanile, come il nome in sardo pare suggerire. 

Is Breccas 

Dopo una lunga sosta panoramica si ritorna sulla strada sterrata continuando in direzione sud finché si incontra un grosso bivio: qui si prende a destra, in salita, oltrepassando un cancello e proseguendo sulla strada principale. Ben presto la strada ritorna in piano, su terreno argilloso e comincia a costeggiare dei singolari torrioni isolati di roccia che divengono sempre più numerosi, fino a formare un vero e proprio labirinto di pareti, grotte, fenditure e diaclasi. La zona è nota come Is Breccas ed era il regno di pastori e del bandito Torracorti, vissuto oltre un secolo fa. 

Su Pinneddu 

L’esplorazione del labirinto di Is Breccas vale ogni minuto speso e nelle pareti si potranno riconoscere vari endemismi floristici, mentre si percorrono gli esili sentieri che seguono le ardite conformazioni della roccia. Si prosegue quindi ancora su sterrata finché essa esce dal bosco: qui, sulla destra, si staglia un torrione isolato noto come Su Pinneddu. La strada si congiunge ad una sterrata principale che si segue verso destra, cominciando a scendere ed raggiungendo dopo un lungo tratto nel bosco il primo bivio incontrato all’andata. Qui si prende a sinistra, raggiungendo in breve la zona di Bauzzoni e l’auto.

Itinerary roadbook

Lenght 25.600 m

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Dislivello totale 1 022 metri

Sentiero Italia (Tappa Z28) Valico Sette Fratelli - Castiadas

In sintesi

Il Sentiero Italia attraversa in lunghezza il settore orientale dell’isola toccandone i sistemi montuosi più rilevanti, in 28 tappe.  Partendo da nord: tocca il massiccio del Monte Limbara, attraversa i calcari del Mont'Albo e del Tuttavista sfiorando il Golfo di Orosei,  attraversa il Supramonte, il Gennargentu, i Tacchi dell’Ogliastra e giunge a Perdasdefogu.  Più a sud, transita da Armungia e dalla subregione del Gerrei. Infine tocca l’abitato di Burcei e San Gregorio, per continuare nel massiccio dei Sette Fratelli fino alle vecchie carceri di Castiadas.

Informazioni generali sull'itinerario sentiero Italia

Il Sentiero Italia, come spiegato anche nel sito ufficiale, è un itinerario (o Cammino) lungo tutta l'Italia, che utilizza prevalentemente ma non esclusivamente "sentieri accatastati".   
In particolare, in Sardegna, non tutte le tappe del Sentiero Italia del CAI coincidono con sentieri già inseriti nel catasto della Rete Escursionistica della Sardegna (RES), perché non hanno ancora superato le verifiche di percorribilità oppure semplicemente perché non possono essere accatastati non avendone i requisiti.  Tuttavia, nel suo insieme, il Sentiero Italia rappresenta l'unica, la più grande dorsale escursionistica che attraversa attualmente la nostra Isola da nord (S. Teresa Gallura, tappa Z 1) a sud (Castiadas, fine tappa Z 28) toccando le aree montane della Sardegna centro-Orientale più affascinanti: l'altopiano di Buddusò, Tepilora, la valle del Cedrino, i boschi vetusti di Montes, Perda Liana e la foresta demaniale di Montarbu, il Monte Genis, e infine la foresta demaniale di Settefratelli (tra le tante attraversate dal lungo itinerario escursionistico a tappe).

Info sul percorso di questa tappa

Baccu Malu è una delle cime del massiccio dei Sette Fratelli, le punte che caratterizzano il versante granitico che svetta nella punta sud orientale della Sardegna. L’ultima tappa sull’isola del cammino o itinerario chiamato "Sentiero Italia Cai" non presenta difficoltà particolari anche perché si svolge su terreno prevalentemente in discesa attraverso la foresta di Monte Arbu e ancora su fino al Bruncu su Adulu da cui si gode uno  splendido panorama  sulla meta d’arrivo. 

Il percorso termina nei pressi della colonia agricola penale di Castiadas, quasi sul livello del mare, bonificata nell’800 e utilizzata fino agli anni ’50 del Novecento quando fu definitivamente chiusa. Oggi si può visitare grazie a un interessante percorso museale.

Informazioni utili

Lungo il percorso non sarà sempre presente la copertura telefonica

Itinerary roadbook

Lenght 14.900 m

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Dislivello totale 445 metri

Area geografica Sarrabus-Sette Fratelli

Contiene carte
Spento

Gavoi, Gusana. Il lago tra le montagne

Accesso 

Dal centro abitato si prende la SS 128 in direzione di Ovodda, in discesa, fino ad incontrare sulla destra le indicazioni per l’Hotel-Ristorante Sa Valasa. Si è ormai sulle sponde del bel Lago di Gusana, il vasto invaso nato per la produzione di energia e circondato da fitti boschi. Sulla sinistra della strada, poco oltre la deviazione per l’Hotel dove è possibile lasciare l’auto, si incontra una strada sterrata in salita.

 S’Iscrithola 

Si imbocca la sterrata che guadagna quota per qualche decina di metri, proseguendo poi in piano immersa in un costone soleggiato e coperto di macchia mediterranea. La strada è straordinariamente panoramica ed è possibile ammirare una vasta porzione di lago, con i caratteristici contrasti tra i colori dell’acqua e dei boschi circostanti che ne hanno decretato la fortuna. La sterrata procede piegando leggermente a sinistra e si immerge gradualmente in un bosco di sughere e macchia evoluta, incontrando un bivio dove si prosegue dritti. 

Poche decine di metri, in leggera discesa, separano dall’incontro con alcuni massi granitici: si è in località Iscrithola e qui si trova una necropoli a Domus de Janas che conta 5 tombe, scavate direttamente nei macigni, mentre un grande antro in un masso più grande mostra un fondo pavimentato e segni di lunga frequentazione antropica. 

Il lago 

Si prosegue ancora per un breve tratto, ignorando alcune deviazioni minori sulla sinistra e prendendo poi a destra ad un bivio evidente. Si è tornati quasi alla quota del lago e si procede in direzione sudest, tenendo sempre la strada principale. Superato un piccolo edificio si ritorna alla SS 128 per un cancello che è opportuno richiudere. Qui si potrebbe tornare a Sa Valasa ma si può proseguire a sinistra, sul ponte, superato il quale si scende per una evidente sterrata in direzione del lago, sulla destra. Qui inizia uno splendido sentiero che costeggia il lago, sempre ombreggiato dal bosco, seguendo il dolce andamento delle sponde e con scarse pendenze. Saltuariamente, si incontrano alcune aree attrezzate per la sosta con panche e tavoli di legno

L’ultimo tratto del percorso aggira la struttura ricettiva dell’Hotel Taloro, oltre il quale una breve sterrata riconduce alla SS 128, tramite la quale è possibile ritornare facilmente a Sa Valasa e a Gavoi. Per chi volesse prolungare l’escursione è possibile, dall’Hotel Taloro, attraversare la strada e compiere un grande anello lungo il Riu Perdas Fittas, nella valle di Aratu, dove una serie di strade sterrate conducono al fiume e ad alcuni Menhir ancora in posizione verticale.

Lenght 20.200 m

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Dislivello totale 690 metri

Lodine, Puddis. Un balcone panoramico sul lago

Accesso

Seppure il parco comunale di Puddis sia di proprietà del Comune di Lodine, esso appartiene territorialmente al Comune di Gavoi, ma il forte legame della comunità lodinese con questa montagna è dovuto anche alla sua vicinanza col piccolo centro montano. 

Si parte a piedi dunque dalla SP30 che costituisce anche la via principale, individuando le indicazioni per il Parco Comunale Puddis che portano ad imboccare la Via IV Novembre, in leggera discesa. 

La sorgente 

Dopo un breve tratto si svolta a destra, raggiungendo rapidamente la sorgente di s’Antana ‘e Bidda, posta leggermente sotto il piano stradale e sempre ottima e fresca. Lasciata la sorgiva alle spalle si prende a salire gradualmente per una rotabile fiancheggiata da muretti a secco, circondati da roverelle mature e rade, nel tipico ambiente della Barbagia di Ollolai. La strada procede rettilinea e dopo un primo tratto si spiana, rimanendo sempre cementata fino ad un grosso spiazzo dove termina il tratto pavimentato. Leggermente a sinistra rispetto alla direzione di arrivo si trova un cancello che è necessario richiudere, mentre un cartello in legno segnala che si è arrivati ormai al parco di Puddis.

Puddis

Si entra quindi nel grosso tancato, mirando ad una strada sterrata sulla sinistra. Sarebbe possibile, inoltre, visitare il castagneto che si trova ad una quota inferiore, oggetto attualmente di un governo a ceduo. Imboccata la strada si sale leggermente di quota, fiancheggiati da un bosco di roverelle piuttosto giovane, inframezzate da un fitto ericeto. Sulla zona si staglia il profilo di una grossa antenna che fa da ripetitore televisivo. 

La strada prosegue in direzione sudovest e poi piega bruscamente a destra in direzione delle antenne. Sulla sinistra si individua qui un esile sentierino che scende leggermente, mirando ad una vasta radura sovrastata da alcune rocce granitiche dalle belle forme tafonate. 

Vista lago 

Si risale cautamente sulle rocce, scoprendo un panorama di straordinaria vastità. 

Ai piedi del picco si apre la valle di Gusana, col suo lago montano circondato dai boschi ad occupare il ruolo di protagonista. Il Gennargentu e il Supramonte, sullo sfondo, coronano con le loro sagome montuose un dedalo di valloni boscosi, creste ondulate o rotte da picchi granitici, lontani paesi o forre profonde. Nei pressi del rocciaio, le case di Gavoi e le cime di San Basilio concludono questa straordinaria veduta su quest’angolo di Sardegna. 

Una volta ultimata la visita, si ritorna al paese per la strada seguita all’andata.

Lenght 2.800 m

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Dislivello totale 116 metri