Buholi - Gonare (T 602)

Credits immagine Unione Comuni Barbagia
Il sentiero
Descrizione tappe (roadbook)
Si parte in località Marine, lasciandosi alle spalle la strada asfaltata e cominciando subito a salire. Sulla destra, lungo la salita, si osservano alcune cave di marmo: Gonare è diviso in tre cime distinte e due di esse sono formate da rari marmi paleozoici, oggetto di attenzioni estrattive per alcuni brevi periodi. Si prosegue tenendo la strada più evidente che, dopo un breve tratto cementato, diviene infine sterrata
Un cancello segna i limiti di una proprietà privata attraversata nella sua interezza dall’antica strada catastale. Si supera il cancello tramite un passaggio sulla sinistra, proseguendo con attenzione e rispetto per il bestiame sulla antica via e prendendo a destra, in salita, poco prima delle strutture moderne che servono l’azienda agricola. La strada prosegue in salita e raggiunge il limite superiore della proprietà dove alcuni gradini permettono, sulla sinistra di un ulteriore cancello, di guadagnare la sede stradale di una delle vie che salgono alla montagna.
L’antica via dei carri proseguiva però diritta e ci si inoltra così nella lecceta, proseguendo paralleli alla strada per alcune centinaia di metri sempre in salita e raggiungendo nuovamente la rotabile ad una quota più alta presso una struttura ricettiva attualmente chiusa. Qui si prende a sinistra, in leggera salita, seguendo la strada finché questa termina presso le cumbessias.
Le cumbessias sono le abitazioni legate al santuario: qui, durante la festività, si radunano le famiglie dei fedeli e dei due paesi cui appartiene il celebre santuario: Sarule e Orani. Le cumbessias sono il cuore della festa profana, il luogo dove alle celebrazioni si avvicendano i canti e le danze. Da qui parte il tratto più suggestivo del percorso, posto ad est del largo spiazzo circondato dalle strutture.
Si prosegue ora in ripida salita su un esile sentiero tra le rocce marmoree che appaiono lisciate dal passaggio secolare di migliaia di pellegrini. Ai lati del sentiero, alcune forme rocciose sono state interpretate dai fedeli come segni legati alla Madonna ed al Bambino. Un bosco di lecci giovani e piegati dal vento accompagna i passi dell’escursionista, mentre tra le rocce si incontrano le croci della via crucis ed alcuni ex voto lasciati dai fedeli. Più in alto, alcune radure nascondono qualche tesoro botanico: in primavera, fioriture generose di gigli e peonie ravvivano la monotonia della lecceta.
Infine, avvolti da un’aura mistica e dalla sensazione di essere giunti in un luogo speciale, ci si accorge che il bosco si abbassa, lasciando spazio ad uno sparuto grumo di rocce sulla cima. Qui si trova la chiesa della Madonna di Gonare, eretta in epoca poco precisa nel pieno del medioevo giudicale. Dalla chiesa si ammira una vista meravigliosa che comprende sia il mare occidentale che quello orientale, abbracciando quasi tutta l’intera Sardegna Centrale.
Dati catastali e altimetrici
Galleria fotografica
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