S’Infurcau - Sa Serra (G 401)

Image credits Unione Comuni Barbagia
The pathway
Roadbook
Si comincia a camminare poco a monte dello snodo di S’Infurcau, incontrando un cancello sulla sinistra che dà accesso al territorio comunale di Oniferi: gran parte dell’itinerari si snoda proprio su terreni comunali adibiti a pascolo ed è pertanto importante rispettare gli animali e le strutture pastorali che si incontrano lungo il percorso.
Si prosegue per un breve tratto fiancheggiando la SP 47: sulla sinistra si trova la zona di Brodu dove, oltre ad i resti di un piccolo nuraghe monotorre, si trova la celebre necropoli a domus de janas: nelle celle più grandi si possono osservare splendide raffigurazioni di protomi bovine in rilievo, isolati pilastri, raffinate rifiniture nei portelli. Sulle pareti, inoltre, rimangono evidenti tracce di ocra rossa, similmente ad altri vani funerari di tutta la Sardegna. La necropoli è attualmente raggiungibile in una proprietà privata.
Superata la zona di Brodu si raggiunge una ampia sterrata che serve il pascolo. La si segue per un lungo tratto in costante e leggera salita, lasciandosi ai lati spesso alcune strutture che servono alla cura delle greggi. Si raggiunge così una fascia frangifuoco ampia e panoramica che si segue per un lungo tratto, entrando talvolta sotto le sughere che la fronteggiano ed aggirando isolati tor granitici di piccole dimensioni.
Finalmente si raggiunge la cima di Sa Serra: si tratta di un lungo costone allungato, disseminato di macigni di granito e belle sugherete. Questa zona di confine appartiene ai Comuni barbaricini di Orotelli, Oniferi, Orani, Nuoro e Orune e tutti fronteggiano, verso nord, l’allungata valle del Tirso e l’agro di Benetutti. Da qui, un tempo, i pastori proseguivano nella loro transumanza verso nord, raggiungendo le montagne del Goceano od i lontani appoderamenti del Mejlogu e della Nurra.
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