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Accessible trails

1 pathway

Sentieri per tutti...in questa categoria rientrano i sentieri progettati o riadattati perchè il contatto con l'ambiente naturale sia sempre di stimolo al miglioramento della vita personale di chiunque, con attenzione alle condizioni di disabilità motoria, sensoriale o della sfera psichica e relazionale...

Rio Ermolinos.jpg

Results

Agruxiau Mount

Trail 314 is a short section that connects the mining village of Monte Agruxiau with the Funtana Cuperta locality, with an intermediate stop in the mining village of Bindua. 

The Village of Monte Agruxiau 

The mining village of Monte Agruxiau takes its name from the hill overlooking it and the homonymous mine, which once belonged to the Belgian company Vieille Montagne, with a concession dating back to 1876. The exploitation of lead and zinc veins continued, under various companies, until 1981.

The village is still inhabited by about 150 people, and the main small square is barely enlivened by the recent opening of the Iglesias office of the Regional Forestry Agency (Agenzia Regionale Forestas).

The school, the company store, the after-work club, the workers' housing, and even the beautiful small church dedicated to Saint Barbara with its characteristic mullioned and pointed arch windows are now closed. The industrial plants are now in complete abandonment. Among them stand out the washing plant with the magnetic sorter, the Oxland furnace, and a beautiful shaft furnace.

Rifugio, presidi abitati

Geographical area Iglesiente

Monte Agruxiau

Il sentiero 314 è un breve tratto che collega il villaggio minerario di Monte Agruxiau con la località Funtana Coperta con tappa intermedia nel villaggio minerario di Bindua.
 

Il Villaggio di Monte Agruxiau

Il villaggio minerario di Monte Agruxiau prende il nome dal rilievo che lo sovrasta e dall'omonima miniera, a suo tempo appartenuta alla società belga Vieille Montagne, con concessione del 1876.  La coltivazione dei filoni di piombo e zinco proseguì, con diverse società, fino al 1981.

Il villaggio è tuttora popolato da circa 150 persone, la piazzetta principale è appena animata dalla recente apertura della sede iglesiente dell’Agenzia Regionale Forestas.
 

Chiusa la scuola, lo spaccio, il dopolavoro, l’alloggio operai e anche la bella chiesetta dedicata a Santa Barbara con le caratteristiche finestre binate e archiacute. Gli impianti industriali sono ormai in completo abbandono. Tra essi spicca la laveria con la cernitrice magnetica, il forno Oxland e un bel forno a tino.

Rifugio, presidi abitati

Geographical area Iglesiente

Baccarini shaft (Iglesias)

This site, of great historical-mining value, partly managed by a private individual, is an intermediate stop on the D-315 trail that connects Monte Scorra to Funtana Coperta.

Baccarini Shaft and the Iglesiente in the 19th Century

The Risorgimento period for the Iglesiente and the entire Sardinia was undoubtedly one of the most important from an industrial, social, economic, and cultural point of view. In an Italian context still fragmented from a geographical and political point of view but with strong patriotic and nationalist values, the Iglesiente was in full industrial ferment, due to the large mineralized masses present in this ancient territory. Since 1850, the entire territory underwent a radical transformation from all points of view: the mine became an institution capable of giving a salary, a roof to live under, an education and health care, but simultaneously freedom, health and life.

The Iglesiente in those years reached a well-being and an industrialization that the newly unified, proletarian and agricultural-oriented Italy conquered only in the early twentieth century, and not throughout its national territory. The first examples of electrification, the first telephone lines, the use of dynamite, the construction of the first railway lines and the construction of buildings with sublime architecture date back to this period.

Icon of the Mining Past

The mining site called Pozzo Baccarini contains within it part of this mining history, remembered as a heroic period due to the great challenges that the man of those years had to face to tame the whims of nature. The site is strongly linked to the glorious history of the Monteponi Company which, from 1850, took over the Royal Mine of Monteponi. This company immediately had to face the problems related to the geomorphology of a territory modeled by the most ancient orogenesis, both on the surface and underground. One of the main problems was the poor road network to the embarkation points, the existing mule tracks were not able to support such intense traffic, hence the need to build a railway line capable of transporting large quantities of ore in a short time, in any weather condition.

Inside the site, thanks to the presence of a small section of railway line and the first railway tunnel in Sardinia, it will be possible to retrace the history of this very important railway also with the help of some period images.

Another age-old problem was the massive presence of water in the bowels of the earth: the Cambrian limestones were rich in it and conditioned the cultivation of mineralized masses in the levels below +80 meters above sea level. During the visit it will be possible to discover and see how the Monteponi Company, thanks to the construction of the Pozzo Baccarini and the pharaonic drainage tunnel, managed to solve this problem, using the greatest technologies present in those years. Furthermore, it will also be possible to visit a small botanical path, a series of archaic dwellings (cuili or pinettasa) and an example of a tunnel with wooden armor.

For information and guided tours, call 3282890512 

Nuraghi and other places of history and archaeology

Geographical area Iglesiente

Pozzo Baccarini (Iglesias)

Questo sito dal grande valore storico-minerario, in parte gestito da un privato, è una tappa intermedia del sentiero D-315 che collega Monte Scorra a Funtana Coperta
 

Pozzo Baccarini e l’Iglesiente nel XIX secolo

Il periodo risorgimentale per l’Iglesiente e l’intera Sardegna è stato senza alcun dubbio uno dei più importanti dal punto di vista industriale, sociale, economico e culturale. In un contesto italiano  ancora frazionato dal punto di vista geografico e politico ma con forti valori patriottici e nazionalisti, l'Iglesiente era in pieno fermento industriale, per via delle grandi masse mineralizzate presenti in questo antico territorio. Dal 1850 tutto il territorio, subì una trasformazione radicale sotto tutti i punti di vista: la miniera divenne un'istituzione capace di dare un salario, un tetto in cui vivere, un’istruzione e l’assistenza sanitaria, ma contemporaneamente libertà, salute e vita.
 

L’Iglesiente in quegli anni raggiunse un benessere e un’ industrializzazione che l’Italia appena unita, proletaria e con vocazione agricola, conquistò solo ai primi del ventesimo secolo, e, non in tutto il suo territorio nazionale. Risalgono a questo periodo i primi esempi di elettrificazione, le prime linee telefoniche, l’uso della dinamite, la realizzazione delle prime linee ferrate e la costruzione di immobili dalle architetture sublimi.

Icona del passato minerario

Il sito minerario denominato Pozzo Baccarini racchiude al suo interno parte di questa storia mineraria, ricordata come periodo eroico per via delle grandi sfide che l’uomo di quegli anni dovette affrontare per domare i capricci della natura. Il sito è legato fortemente alla gloriosa storia della Società Monteponi che dal 1850 prese in concessione la Regia Miniera di Monteponi. Questa società dovette da subito affrontare i problemi legati alla geomorfologia di un territorio modellato dalle più antiche orogenesi, sia in superficie che in sottosuolo. Uno dei problemi principali fu la scarsa viabilità verso i punti d’imbarco, le mulattiere esistenti non erano in grado di sopportare un traffico così intenso, da lì la necessità di realizzare una linea ferrata in grado di trasportare grosse quantità di minerale in tempi ridotti, in qualsiasi condizione meteo.
All’interno del sito, grazie alla presenza di un piccolo tratto di linea ferrata e alla prima galleria ferroviaria della Sardegna, sarà possibile ripercorrere la storia di questa importantissima ferrovia anche mediante l’ausilio di alcune immagini d'epoca.
Altro annoso problema fu la presenza massiva dell’acqua nelle viscere della terra: i calcari cambrici ne erano ricchi e condizionavano le coltivazioni delle masse mineralizzate nei livelli inferiori a +80 metri metri s.l.m.. Durante la visita sarà possibile scoprire e vedere come la Società Monteponi, grazie alla realizzazione del Pozzo Baccarini e della faraonica galleria di scolo, riuscì a risolvere questo problema, avvalendosi delle più grandi tecnologie presenti in quegli anni. Inoltre sarà anche possibile visitare un piccolo sentiero botanico, una serie di abitazioni arcaiche (cuili o pinettasa) e un esempio di galleria con armatura in legname.

Per informazioni e visita guidata telefonare al 3282890512

Nuraghi e altri luoghi storico-archeologici

Geographical area Iglesiente

Mount Scorra (D-315 trail starting point)

The village of Monte Scorra can be reached on foot from Monte Agruxiau or from Nebida along trail 313. Trail 315 branches off from this one downstream from the village and descends steeply southwards through the natural drainage basin.

trekking - waypoint

Geographical area Iglesiente

Monte Scorra (partenza sentiero D-315)

Il villaggio di Monte Scorra è raggiungibile a piedi da Monte Agruxiau o da Nebida lungo il sentiero 313. Il sentiero 315 si stacca da questo a valle del villaggio e scende decisamente verso sud attraverso il compluvio naturale.

trekking - waypoint

Geographical area Iglesiente