Ippovia è un itinerario percorribile a cavallo, raramente asfaltato, che attraversa riserve naturali, boschi, colline e vallate, talvolta costeggiando corsi d'acqua e spiagge, attraversando evidenze storiche-culturali o borghi. L'ippovia consente la pratica dell'equiturismo ma può anche essere percorsa a piedi. Lungo il percorso si prevedono tappe, distanti non più di 20 km, dove cavaliere e cavallo possano trovare assistenza, ristoro ed eventuale pernottamento...
Punto di snodo cruciale dei percorsi che salgono sulle alte vie del Linas provenienti dal territorio di Gonnos (Perd'e Pibera) e diretti a Villacidro. Vi si diramano, fra gli altri, il Sentiero 120 (da Villascema - dispensa a 320 slm - verso Genna Farraceus -694 slm).
Da qui si raggiunge facilmente (ma con una notevole salita) la punta di Santu Miali che offre viste che spaziano su tutto il compendio del Linas e Marganai.
The Santu Miali (San Michele) peaks are, among the upper ridges of the Linas mountain range, those closest to the town of Villacidro.
There are exactly 5, all above 1000 m: considering them from the Northwest (the point farthest from the town), and proceeding towards the East (the point closest to the town) there are:
These peaks form a rounded plateau used by monks to build hermitages and the church of San Michele (in Sardinian "Miali"), from which this alignment of peaks takes its name. Once reached, you have the sensation of being on an enormous panoramic plateau. Today, only the ruins of those monastic structures remain near Cucuru de sa Cresia.
The vegetation is sparse, consisting of yellowish grasses, which give the typical color to the Linas mountains, vast meadows covered with wild thyme (Thymus herba-barona) and some trees completely bent by the strong Mistral wind.
Le cime di Santu Miali (San Michele) sono, tra le creste superiori del Linas, quelle più prossime al centro abitato di Villacidro.
Sono esattamente 5, tutte al di sopra dei 1000 m: considerandole da Nord Ovest (la punta più lontana dal centro abitato), e procedendo verso Est (la punta più vicina al centro abitato) ci sono:
Queste cime formano un altopiano arrotondato utilizzato dai frati per costruire eremi e la chiesa di San Michele (in sardo "Miali"), da cui prende il nome questo allineamento di cime, raggiunte le quali si ha la sensazione di trovarsi su un enorme plateau panoramico. Oggi di quelle strutture monastiche rimangono soltanto i ruderi nei pressi di Cucuru de sa Cresia.
La vegetazione è scarsa, composta da graminacee di colore giallastro, che danno il tipico colore alle montagne del Linas, da vasti prati ricoperti di timo selvatico (Thymus herba-barona) e con qualche albero completamente piegato dal forte maestrale.
Panoramic point overlooking Villacidro town, from here a long descent towards the village begins, allowing you to "glide" over the inhabited center while constantly keeping your gaze from above. Final stage of a circuit that, starting from Genna Farraceus, reaches the peaks of Santu Miali, Genna 'e Cannas, and then descends again towards the town, overlooking the Villascema valley.
Punto panoramico che sovrasta l'abitato di Villacidro, da qui inizia una lunga discesa verso il paese, che permette di "planare" sul centro abitato manentendovi costantemente lo sguardo dall'alto. Tappa finale di un circuito che, partendo da Genna Farraceus raggiunge le punte di Santu Miali, Genna 'e Cannas, per poi ridiscendere verso il paese, sovrastando la vallata di Villascema.
The hill is the last elevation overlooking the town, above the Carmine Church.
Il colle è l'ultima altura che sovrasta il paese, sopra la Chiesa del Carmine.
On the edge of the town center, the area that currently hosts the Castangias Park once housed a beautiful forest of cherry trees, saxifrages, walnut trees and especially chestnut trees that gave their name to the locality.
The Castangias valley can be considered the cradle of Villacidro: it is here that the Rio Fluminera originates, along whose banks the town has grown, protected by the steep slopes of Monte Omo and Monte Cuccureddu. The abundance of water has always characterized the park area, where, in the years between 1928 and 1932, the aqueduct was built which collected the waters of numerous springs to distribute them in the town.
The aqueduct structures, built in the style of Tuscan villas, gave the area an elegant and refined appearance, and the park was a destination for continuous walks by vacationers who chose Villacidro as the location for their holidays.
The Park is an excellent starting point to reach the Coxinas plateau and some of the highly suggestive panoramic points from which to admire the mountains that embrace the town of Villacidro.
The area has never lost its natural charm and is a traditional destination for relaxing and rejuvenating walks.
Al limitare con il centro abitato, l’area che accoglie attualmente il Parco di Castangias ospitava un tempo un bellissimo bosco di ciliegi, spaccasassi, noci e soprattutto castagni che davano il loro nome alla località.
La vallata di Castangias si può considerare come la culla di Villacidro: è qui che nasce infatti il rio Fluminera, lungo le cui sponde è cresciuta la cittadina, protetta dai ripidi versanti del Monte Omo e del Monte Cuccureddu. La ricchezza d’acqua ha sempre caratterizzato l’area del parco, dove, negli anni tra il 1928 e il 1932, venne realizzato l’acquedotto che raccoglieva le acque di numerose sorgenti per distribuirle nel paese.
Le strutture dell’acquedotto, realizzate nello stile delle villette toscane, davano all’area un aspetto elegante e signorile e il parco era mèta di continue passeggiate da parte dei villeggianti che sceglievano Villacidro come sede delle proprie vacanze.
Il Parco è un ottimo punto da cui partire per arrivare all’altopiano di Coxinas e ad alcuni dei punti panoramici di grande suggestione da dove ammirare le montagne che abbracciano la cittadina di Villacidro.
L’area non ha mai perso il suo naturale fascino ed è tradizionale meta di passeggiate rilassanti e rigeneranti.
