Sentiero Sa Tappara
Il sentiero, nel tratto iniziale, circa 200 metri, ha il tracciato in comune con il sentiero n.504 "Maria Lai". Il percorso si può dividere in due principali tratti: il primo (circa 1,7 chilometri) quasi interamente su sentiero mentre il secondo si chiude ad anello fino al punto di partenza (ulteriori 0,6 chilometri) su strada asfaltata. Il tracciato è quindi percorribile in entrambe le direzioni (verso Nord in senso antiorario e verso Ovest in senso orario); esso ha inizio-fine nel centro abitato di Ulassai nei pressi dell’opera d’arte “Il lavatoio di Maria Lai e Nivola” la fontana che suona: una struttura di coppi in rame che, ordinati in due alti scivoli speculari, conducono il flusso delle acque verso un coppo unico, alla base del quale si riversa nelle dodici vasche sottostanti amplificando la melodica armonia dell’acqua che sgorga. Questo sentiero è caratterizzato da luoghi di interesse naturalistico e culturale. Dai punti panoramici è possibile dominare la vallata del Rio Pardu con gli abitati di Osini e la costa orientale. Il percorso attraversa aree ad uso forestale, qualche area a pascolo e piccoli spazi orticoli arrivando infine in prossimità di un’oasi di protezione faunistica.
Ulassai è un piccolo paese dell'Ogliastra, situato a circa 720 metri d’altitudine ai piedi dello splendido e imponente Tacco di Tisiddu e affacciato sulla profonda valle del rio Pardu. Confina con i territori di Jerzu, Osini, Perdasdefogu, Tertenia, Villaputzu, Gairo, Seui, Esterzili e Ussassai. Possiede un territorio di selvaggia e incontaminata bellezza, caratterizzato dalla presenza degli inconfondibili e caratteristici tacchi, altopiani di origine carsica, e ricco di corsi d’acqua e impetuose cascate che rendono ancora più suggestivo questo splendido paesaggio. La vegetazione è composta prevalentemente da rigogliosi boschi di leccio, roverelle, querce, lentischi, ginestre e dalla tipica e profumatissima macchia mediterranea.
Ulassai si presenta come un tipico paesino di montagna, con strade strette e tortuose in cui ancora si possono vedere antiche e tradizionali abitazioni, a cui si sono aggiunti nuovi e più moderni rioni. Nel paese si possono ammirare inoltre delle interessanti opere d’arte moderna realizzate dall’artista Maria Lai, nativa di Ulassai.
Come arrivare a Ulassai
In auto:
- da Cagliari si percorre la Strada Statale 125 sino allo svincolo per Jerzu da cui si prosegue fino a Ulassai.
- da Sassari si percorre la Strada Statale 131 arrivando allo svincolo della Strada Statale 537 per Nuoro, proseguendo lungo la Strada Statale 389 direzione Villagrande Strisaili, continuando verso Gairo per poi giungere fino a Ulassai.
- da Oristano si percorre la Strada Statale 131 arrivando allo svincolo della Strada Statale 537 per Nuoro, proseguendo lungo la Strada Statale 389 direzione Villagrande Strisaili, continuando verso Gairo per poi giungere fino a Ulassai.
- da Nuoro si percorre la Strada Statale 389 direzione Villagrande Strisaili, continuando verso Gairo per poi giungere fino a Ulassai.
Il percorso ha inizio e fine nel centro abitato, nei pressi dell'opera d'arte "Il Lavatoio" di Maria Lai e Nivola. Sulla destra del lavatoio si trova una delle sorgenti di acqua fresca più belle e imponenti dell’intera zona. A 20 metri dalla fonte, con una scalinata situata sulla destra e corredato di segnalazioni e descrizioni ,si diparte il sentiero che inizia a salire con alcuni ripidi tornanti.
È possibile a questo punto avvistare alla propria destra un masso di enormi proporzioni e un muretto a secco da cui , grazie ad una breccia, è chiaramente visibile ciò che resta di un’antica casa ormai sepolta: il trave in ginepro, parte dei muri, le tegole della copertura.
In appena 10 minuti di salita si giunge all’ingresso di Sa Tappara, un Canyon dalle imponenti pareti calcaree verticali, una spaccatura profonda della montagna, causata dallo spostamento millimetrico costante della roccia. Tramite un cunicolo, si raggiunge agevolmente il suo interno, dove è possibile ammirare una delle aree di arrampicata sportiva più belle d’Italia, con circa 100 vie con diversi gradi di difficoltà. Occorrono circa 15 minuti per oltrepassare Sa Tappara.
Si attraversa lentamente il Canyon e all’uscita, sulla destra, si presenta allo sguardo l’incantevole visione della Valle del Pardu fino alla marina di Cardedu.
Proseguendo, si giunge ad un bivio: se si segue il sentiero a destra, si fa rientro in paese, mentre imboccando la via a sinistra, si intraprende il sentiero numero 504 "Maria Lai" verso monte Tisiddu e la Grotta del Marmuri.
Per portare a conclusione l’itinerario escursionistico originario, chiudendo l'anello del n.503 si prosegue dunque alla destra dove, per circa ulteriori 15 minuti, la strada corre sull’altopiano con linearità.
Successivamente si percorre un buon tratto in discesa, con pendenza discreta, attraversando un fitto bosco di pini e inoltrandosi tra i massi staccatisi dalla montagna, che sono divenuti veri e propri costoni rocciosi, dando origine a cavità di spettacolare bellezza. Dopo appena 15 minuti si fa ingresso in paese.
Commenta