Sentiero dei Nuraghi
Il sentiero dei Nuraghi è connesso a Nord con il Sentiero T-102 e a Sud con il Sentiero C-505. Il percorso attraversa luoghi di interesse naturalistico, archeologico e antropologico. La caratteristica di questo sentiero è la presenza di vari punti panoramici, diversi nuraghi e paesaggi esclusivi. In particolare si segnalano la vedetta Punta Su Scrau, il punto panoramico Punta Scala Su Istressi, il nuraghe Urceni, il nuraghe Orruttu, il paesaggio dei Tacchi, il Tacco di Perda Liana ed il Gennargentu. L’itinerario si sviluppa quasi interamente su strada comunale sterrata. Il percorso a piedi è accessibile a tutti, anche ai non esperti di escursionismo. Il tracciato ha inizio-fine in località Pizzu e Taccu, in prossimità del confine con il Cantiere Forestale di Taccu dell’Ente Foreste della Sardegna, è ad anello, quindi percorribile in entrambe le direzioni: in senso antiorario dirigendosi verso Nord e in senso orario verso Sud. Nella zona si trovano due Monumenti Naturali della Sardegna: la Valle Scistosa del Rio Pardu e la Scala di San Giorgio di Osini.
Come arrivare
Per chi giunge da Cagliari, Osini si trova lungo la strada che conduce a Gairo, dopo aver percorso una buona metà della strada statale125.
Per chi giunge dal resto dell'isola si deve invece costeggiare per un breve tratto il lago Alto Flumendosa e prendere sempre la strada per Gairo.
Dal centro abitato di Osini si seguono le indicazioni per la scala di San Giorgio, percorsi alcuni chilometri su una strada asfaltata a forte pendenza, si arriva alla scala di San Giorgio (gola carsica) e si prosegue sulla strada sull’altopiano.
Il sentiero dei Nuraghi ha inizio in località Pizzu 'e Taccu.
Il sentiero ha inizio in località Pizzu ' e Taccu. Proseguendo, in salita, si incontra il primo grande monumento naturale nel territorio di Osini: la Scala di San Giorgio.
Un breve viottolo in salita, consente di raggiungere, a pochi metri, uno spettacolare punto panoramico sulla parete Est. Da quì la vista può spaziare sul vasto scenario della valle del Rio Pardu.
Muovendosi da quì, in senso antiorario verso Nord, il sentiero si snoda per un chilometro fino a raggiungere Punta Su Scrau (1032 mt) dove è presente il punto di
vedetta, che si consiglia di visitare per la sua peculiarità architettonica.
Da quest’altura suggestiva, sempre attraverso strada sterrata, si discende proseguendo il tragitto che conduce ad un incrocio:
mantenendo la destra, ad appena 10 metri, è opportuno prestare attenzione al segnavia del sentiero, il
quale offre più avanti altri due straordinari belvedere: quello di Perdu Cuccu e quello di Is Arenas.
Superato il Nuraghe Serbissi, si prosegue il sentiero in direzione Sud, fino ad incontrare la splendida grotta di Su Lioni,
anch’essa visitabile, dalla quale è possibile spaziare con lo sguardo ed ammirare la valle di Gairo
Taquisara, caratteristica per la sua stazione ferroviaria.
Da qui, ancora su sfondo sterrato, si raggiunge una seconda torre nuragica, Nuraghe Urceni.
Ora l’itinerario si inoltra in discesa verso l’altipiano e conduce direttamente ad una bella sorgente d’acqua, Funtana Urceni e ai resti di
un insediamento romano. Si prosegue e si raggiunge la colonia di Taccu, punto di ristoro attrezzato e
dotato di vari servizi.
La strada, ormai asfaltata, conduce a visitare altri due nuraghi degni di nota:
Si prosegue e si raggiunge la colonia di Taccu, punto di ristoro attrezzato e dotato di vari servizi.
La strada, ormai asfaltata, conduce a visitare altri due nuraghi degni di nota:
prima il Nuraghe Sanu e successivamente il Nuraghe Oruttu.
L'itinerario si conclude con l'arrivo a scala San Giorgio.
Commenta