INQUADRAMENTO GENERALE
Ottomila ettari di foreste incontaminate, sentieri, sorgenti e corsi d'acqua.
Sono queste le caratteristiche del Parco Naturale Regionale di Tepilora che si estende nella parte più settentrionale delle regioni storiche del Nuorese e della Baronia nei territori dei comuni di Bitti, Lodè, Torpè e Posada. Dai mille metri dell'altopiano granitico Bittese sino alla foce del Rio Posada, in mezzo si staglia il monte Tepilora (m. 528 s.l.m.), una punta rocciosa dal pro- filo triangolare che guarda verso il lago di Torpè, con l'area fittamente boscosa di Crastazza fino a Littos. La zona in questione è poco antropizzata. L'ambiente naturale conserva molto della originaria copertura vegetale, perlopiù boscata, persistono habitat diversi tra loro che hanno favorito la conservazione di specie endemiche sia vegetali che animali come il muflone e l’aquila reale. Nell’area è presente anche il daino e l’aquila del Bonelli, specie reintrodotta di recente.
Il Parco Naturale Regionale di Tepilora, insieme al Rio Posada e al Montalbo, fa parte della "Riserva della Biosfera", riconoscimento internazionale dell'UNESCO per la salvaguardia e la conservazione dell'ambiente all'interno del territorio circoscritto, nel “Programma MAB" (Man and Biosphere). L'obiettivo è consolidare il rapporto tra montagna e mare, simboli caratteristici della zona, e trovare un equilibrio tra le biodiversità, creando consapevolezza nella popolazione, ma anche valorizzando la crescita sostenibile dell'intera zona, promuovendo ugualmente l'agricoltura e l'artigianato, la cultura ed il paesaggio.
La rete escursionistica nel territorio, costituita da percorsi per escursionismo e ciclo escursionismo, si estende per oltre 220 km principalmente nei comuni di Bitti, Lodè, Torpè, Siniscola e Lula. La rete escursionistica include 60 km dell’itinerario nazionale chiamato Sentiero Italia (buona parte del tratto che da Alà dei Sardi porta sino ad Irgoli). Nel territorio di Bitti la rete si estende per oltre 90 km di percorsi all’interno dei boschi delle Foreste demaniali di Crastazza e Littos dove è possibile ammirare oltre alla ricca flora e fauna, corsi d’acqua con diverse cascate tra cui la “S’Illiorai” e “s’Abba ‘e s’Alinu”; rocce tafonate antropomorfe e a forma di animali come la roccia ad elefantino. L’area è ricca di sorgenti con annesse aree di sosta.