Anello panoramico di Monte Ferru (C-103)
La rete sentieristica in Ogliastra si estende per circa 440 km. Nell’area del Monte Ferru la lunghezza totale dei percorsi escursionistici è circa a 45 km, tutti di grande pregio paesaggistico, con tematismo "costiero" e connotazione molto legata all'altura di punta Cartucceddu nota anche - lato mare - come Capo Sferracavallo, e al Monte Ferru di Cardedu.
L’estensione territoriale dell’area Monte Ferru è di circa 5000 ettari, comprende numerose evidenze naturalistiche, geologiche, culturali, archeologiche: infatti oltre il 50% dell’area del Monte Ferru ricade all’interno dell'omonimo Sito di interesse comunitario (Zona Speciale di Conservazione). La vegetazione è caratteristica della foresta costiera di Quercus ilex (leccio) e foresta di olivastro e carrubo, con gli arbusteti mediterranei e le formazioni arborescenti a ginepro. L’area è abitata da un tritone endemico sardo - l’euprotto sardo (Euproctus platycephalus) - una specie in pericolo di estinzione.
Orografia e tratti caratteristici del territorio
Caratterizzata dalla presenza di 3 blocchi montuosi principali costituiti dai classici filoni di barite del Monte Ferru ed i graniti porfidici rossi, il più importante è formato da due vette principali: quella di Monte Ferru (820 m.s.l.m.) e Punta Ingannadori (860 m.s.l.m.); un altro blocco minore, più a sud, ha una vetta denominata Punta Cartucceddu (598 m.s.l.m.); il rilievo più ad ovest è dominato dal Monte Tortu (641 m.s.l.m.).
L’unico corso d’acqua perenne è il Riu Badde e Gattiu che forma le caratteristiche le piscine naturali d’acqua dolce di località Is Piscinas (80 m.s.l.m.).
Il percorso litoraneo attraversa una splendida scogliera di porfidi rossi intercalata dalla presenza di diverse spiagge, tra cui: la spiaggia di Su Sirboni (formata da sabbia fine bianchissima) e di Cala e’ Luas e Coccorrocci (formate da ciottoli). L’area in passato (in particolare con riferimento a tutta la zona che sta tra Perda e' pera la punta Cartucceddu) ha avuto utilizzi antropici variegati principalmente legati all’attività agropastorale, in parte ancora in essere; la prova dell’intenso uso pastorale è dato dai toponomi assunti da varie località, come Cuile Mulas, Cuile Tentu, Cuile Baccu e Praidas, Cuile Lispeddas [cuile:=ovile].
Anche l’utilizzo del legnatico per la produzione del carbone, risalente agli anni ‘50, ha avuto un posto importante nell’uso del territorio, come testimoniano le diverse aie carbonili rinvenibili lungo i percorsi.
Le evidenze archeologiche più importanti sono rappresentate da Nuraghe Perdu (25 m.s.l.m.) e da Nuraghe Genna Didu (260 m.s.l.m.).
PERCORSO IN ACCATASTAMENTO
Tracciato in fase di verifica finale. Segnaletica verticale e orizzontale già presenti. Pannelli informativi lungo il percorso: in stampa, prevista a giugno 2023.
Sulla rete escursionistica nel suo insieme
Percorsi adatti a tutte le stagioni (da evitare nel caldo estivo, specie nelle ore centrali). La rete escursionistica di quest'area è rappresentata da tre sentieri principali (il 101, 102 e 103) e numerose piccole bretelle che raggiungono alcuni punti di interesse, staccandosi dal tracciato principale. L'intero sviluppo è studiato affinchè, costruendo sulla rete uno o più itinerari ad anello, l'escursionista possa conoscere in uno o due giorni le più importanti bellezze naturali tra Monte Ferru, Punta Cartucceddu e Capo Sferracavallo
Percorso ad anello - composto dai sentieri C-101 e C-103
Può essere esplorato anche in più tappe, ha una lunghezza complessiva di circa 27,5 Km (e unisce due sentieri più varie possibili varianti su bretelle secondarie) con una percorrenza di oltre 8 ore, con una tipologia prevalente di tipo escursionistico (E), a tratti per esperti (EE). A differenza del 101 e 103, il C-102 invece è da considerarsi un collegamento tra la parte a mare di Cardedu-Marina di Gairo-Tertenia ed i tacchi di Jerzu (foresta Bingionniga).
I servizi principali sono rappresentati dalle strutture ricettive turistiche come il campeggio di Coccorrocci e le varie aree di servizio balneare estivo. Nell’area di Is Piscinas si dovrà attraversare un torrente; mentre in prossimità della SS 125 sarà necessario attraversare il Rio Quirra con notevole difficoltà nel periodo delle piogge. Rispetto alla percorrenza nel periodo estivo, si raccomanda ampia dotazione d'acqua (almeno 2 litri) evitando sempre le ore calde.
Dettagli sul singolo tracciato (C-103)
Se si vuole focalizzare sul singolo sentiero, il 103 è suddiviso in due tappe - per una lunghezza complessiva di circa 22 Km e un tempo (che non varia significativamente nei due sensi di perccorrenza ) di oltre 7 ore. Il sentiero (nel senso principale) inizia dalle spiagge sulla strada, località Baccu e Praidas (7 m.s.l.m.) e si percorre verso nord; da qui il sentiero corre inizialmente verso lungo la linea di costa per circa 2 Km e poi risale fino alla vetta del Monte Ferru (820 m.s.l.m.) per poi concludersi in località Coccorrocci (20 m.s.l.m.) nei pressi di un’area di sosta.
Quasi tutto il percorso ricade all’interno dell’area naturalistica (SIC-ZSC) del Monte Ferru.
PRIMA TAPPA - il sentiero si sviluppa inizialmente lungo il litorale del Comune di Cardedu: infatti il primo tratto (circa 2 km) parte da località Baccu e Praidas (10 m.s.l.m.) e si percorre verso nord parallelo alla linea di costa fino a giungere in prossimità del Nuraghe Perdu (25 m.s.l.m.). Da Nuraghe Perdu il sentiero si spinge verso l’interno salendo e prendendo quota (per circa 6 Km e con discreta pendenza): qui si attraversano boschi di leccio e macchia mediterranea, scoprendo un panorama della costa sempre più ampio man mano che si risale.
Dopo circa 8,5 Km dalla partenza, attraversati alcuni tratti impegnativi (sia per le pendenze, sia per la conformazione del fondo del sentiero) si giunge in località Piscina e Cerbus (500 m.s.l.m.); qui si incontra un piccolo altopiano con un pascolo arborato all’interno di un ampio recinto per i mufloni e varie infrastrutture gestite dall’amministrazione forestale (casermetta forestale/infopoint, vivaio didattico). Si conclude così la "prima tappa" del 103 mettendosi alle spalle una percorrenza di circa 2 ore e 30 minuti.
SECONDA TAPPA - da località Piscina e Cerbus percorreremo la seconda parte del sentiero, che prosegue in salita: il primo chilometro successivo è su pista sterrata con una percorribilità agevole fino a località S’arridelargiu (570 m.s.l.m.) dopo cui il tracciato si riduce a un sentiero che in poco più di un km permetterà di superare un dislivello di circa 250 m (pendenza media del 20-25%) fino ad arrivare a Punta Ingannadori (860 m.s.l.m.) che è anche sede della famosa e panoramica vedetta antincendio, che basterà a ripagare la fatica della scarpinata fin qui: è possibile ammirare tutto il paesaggio costiero dell'Ogliastra, dall’agro di Tertenia sino a Tortolì-Arbatax, nonché la parte interna del territorio di Tertenia e Cardedu.
Proseguendo il cammino inizia la discesa (pendenza media del 15-18%) per circa 2,5 Km attraverso un bosco di leccio sino ad arrivare a località Funtana e S’axina (370 m.s.l.m.) al confine con l’agro di Gairo, che qui ha una piccola enclave comunale. Il sentiero continua la discesa, per altri 2 Km, verso le piscine naturali d’acqua dolce di località Is Piscinas (80 m.s.l.m.), per poi risalire sul monte Cartucceddu (598 m.s.l.m.) con un percorso irto e faticoso...
Ancora una volta lo sforzo viene ripagato dal panorama che si potrà ammirare una volta giunti sulla Punta Cartucceddu (598 m.s.l.m.), dalla cui vetta scendiamo rapidamente. A circa mezza costa, sulla destra, incontriamo il bivio (sentiero C-102) per la marina di Tertenia (che si trova a circa 2 Km); continuando la discesa giungiamo alla fine del sentiero in località Coccorrocci (20 m.s.l.m.): qui dopo circa 12,5 Km si conclude la seconda tappa con un tempo di percorrenza di circa 4 ore e 45 minuti.
Siamo nei pressi di un’area di sosta, vicino all’omonima spiaggia di ciottoli ed al campeggio di Coccorrocci - punto d'arrivo anche del sentiero 101, che si potrà percorrere per circa 5 km per tornare verso il punto di partenza del 103.
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